sabato 6 ottobre 2012

Cittadino libanese processato a Beirut per contrabbando di armi a favore dei wahabiti attivi in Siria!

Il Giudice militare libanese Riad Abu Ghida ha istruito un procedimento penale a carico di un certo Hassan Ali, arrestato presso il villaggio di confine di Majdal Anjar, nella zona di Al-Bireh, con un carico di munizioni e armamenti da inviare in Siria.

Ali é anche sospettato di aver cercato di organizzare un centro di addestramento e di sostegno logistico per i miliziani wahabiti in territorio libanese, secondo i desideri più volte espressi dai partiti filo-Usa e filo-Sauditi dell'Alleanza 14 marzo, dai loro alleati imperialisti e sionisti e dagli estremisti sunniti libanesi.

Questa ennesima operazione delle autorità libanesi mira a evitare che il Paese dei Cedri si trasformi nel 'Pachistan' dell'insorgenza qaedista in Siria, con tutte le ricadute di destabilizzazione, violenza, attentati e persecuzioni contro le comunità religiose non-sunnite che ne deriverebbero.
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Quattro agenti turchi uccisi dalle forze di Assad ad Aleppo! Erdogan gioca tutte le carte contro Damasco, ma invano!

Il vero e proprio "diluvio" di notizie positive e confortanti in arrivo dalla Siria, che indicano come le forze del Governo di Assad siano sempre più vicine a infliggere colpi definitivi alla canaglia terrorista wahabita ancora attiva nel paese fa ben capire il disperato tentativo della NATO di attivare il suo pupazzo Erdogan nel tentativo di distrarre forze e risorse dell'Esercito di Damasco dal lavoro di "pulizia" nel quale tanti successi sono stati recentemente mietuti.

In primis occupiamoci di Aleppo: intorno alla città la località di Al-Sakhour é stata completamente liberata da ogni presenza terrorista con la distruzione di numerosi veicoli usati dai mercenari stranieri per spostare armi e rifornimenti tra i loro covi, altri scontri si sono avuto presso Al-Sheik Qudr, dove sono stati uccisi anche quattro agenti turchi per la cui presenza in Siria Ankara riceverà presto una protesta ufficiale di Damasco.

Parlando della capitale, nella provincia circostante, vicino Qudssaiya otto civili sequestrati dai takfiri qaedisti sono stati liberati dall'Esercito e sono tornati alle loro famiglie, mentre quindici bombe preparate dai mercenari stranieri sono state ritrovate e disattivate dagli artificieri prima che potessero nuocere a chicchessia.

Un'altra operazione di sicurezza ha portato alla distruzione di un nucleo terrorista vicino ad Al-Mseifreh, intorno a Daraa, durante la quale il capo wahabita  Subhi al-Jawfi ha trovato la morte. Il suo cadavere é stato identificato in mezzo agli altri morti dagli esperti dell'Intelligence di Assad.
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venerdì 5 ottobre 2012

Il reuccio ascemita scioglie il Parlamento e migliaia di cittadini scendono in piazza ad Amman chiedendo un cambiamento!

La Fratellanza Musulmana giordana ha lanciato nella giornata di ieri una immensa manifestazione detta "Il Venerdì della Salvezza Nazionale" portando in strada quasi centomila persone, dopo che il reuccio ascemita Abdullah, noto ai rotocalchi occidentalisti soprattutto per la sua appariscente moglie-trofeo, ha sciolto il Parlamento in vista di nuove elezioni dopo venti mesi di "balletto" di Primi Ministri inetti e di condizioni sociali ed economiche in caduta libera.

La dimostrazione si é incentrata sulla richiesta di una profonda revisione della legge elettorale e dei meccanismi costituzionali che, tuttora, vedono una eccessiva discrezionalità lasciata al sovrano e alla sua corte di sicofanti. Nel Parlamento giordano, non esattamente un faro di "democrazia" il voto degli elettori conta solo per il 12 per cento dei seggi! Eppure la Giordania viene ogni giorno lodata dagli ipocriti media occidentali e dalle imbelli cancellerie europee come "paese moderato"...moderato in cosa?
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Agente qaedista americano condannato all'ergastolo in Irak...era lì per conto della CIA?

Il cinquantatreenne Omar Rashad Khalil, cittadino Usa, é stato condannato all'ergastolo senza alcuna possibilità di libertà sulla parola o sconto di pena, in Irak; l'uomo, che andava anche sotto l'alias di 'Abu Mohammed' era parte di un network di terroristi wahabiti collegati con Al-Qaeda, responsabile di stragi, attentati, omicidi, rapimenti e dozzine e dozzine di altri reati.

Come mai il Dipartimento di Stato americano guidato dalla "Strega dell'Ovest" Hillary Clinton non si é mobilitato in favore di Omar Khalil come invece ha fatto per i piloti assassini del Cermis in Italia e con qualunque altro cittadino americano che si macchi di un qualunque reato, per quanto ripugnante e odioso in un altro paese del mondo? Forse Dama Clinton e i suoi colleghi della lobby sionista hanno paura che, attivandosi per trasferire Omar Khalil negli Usa e fargli scontare colà la pur severissima pena, possano emergere suoi collegamenti con la CIA?

Il fatto che la fantomatica "Al-Qaeda" non sia altro che la 'legione islamica' della CIA e della Casa Bianca e che venga scatenata solo e soltanto colà dove bisogna trescare e destabilizzare paesi ostili a Washington (Siria, Libano, Irak, Iran) o che sono sul punto di diventarlo (Mali, Yemen e altrove) é una specie di 'segreto di pulcinella' e l'ignavia di Washington verso questo suo cittadino condannato al "fine pena: mai" in Mesopotamia non fa che ribadirlo ulteriormente.
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La Repubblica Araba di Siria dimostra il suo potere deterrente contro le aggressioni straniere, grazie alle armi iraniane!

Dopo le inaccettabili minacce turche contro il suo territorio e la sua indipendenza (immediatamente "stoppate" in sede ONU dal pronto veto russo) la Repubblica Araba Siriana ha deciso di dimostrare la sua prontezza a rispondere colpo su colpo a ogni velleità 'interventista' di Ankara o di altri stati NATO con una vasta e approfondita esercitazione militare aeronavale che ha dimostrato ulteriormente (se non fosse bastato il jet turco abbattuto mesi fa) la preparazione e la responsività militare di Damasco.

Nella foto vediamo un pattugliatore costiero veloce modello Tir ('Freccia')-2 lanciare un missile antinave 'Noor' durante la fase saliente della manovra. Il contributo della Repubblica Islamica dell'Iran alla preparazione del personale militare siriano e all'arsenale a disposizione di esso é fondamentale nell'ambito dell'Asse della Resistenza per mantenere le mire espansioniste dell'arroganza imperialista globale ben lungi dal potersi realizzare.
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Sionista Usa in visita all'occupazione ebraica impazzisce e spara a un cameriere, viene poi massacrato da polizia ed esercito sionazista!

"Visitate Israele" é il caramelloso e ipocrita slogan con cui il regime ebraico di occupazione della Palestina cerca di convincere sionisti americani, inglesi, olandesi e di altri paesi a spendere denari per fare il 'giro turistico' della Palestina invasa, come se in effetti esistesse "qualcosa" chiamato 'Israele', ma questa volta l'ipocrisia dolciastra si é tramutata in tragedia quando un sionista americano, perduto il senno in un alterco con un cameriere d'hotel, ha impugnato un'arma mettendosi a sparare all'impazzata.

Il folle si trovava a Umm-Rashrash (chiamata 'Eilat' dall'occupazione) all'interno del "Leonardo Club Hotel", un nome che suona strano, non potevano, gli occupanti ebrei della Palestina, trovare un "tipico nome israeliano" per il loro albergo??? Comunque, l'Americano, arrivato nella Palestina occupata con un programma turistico sponsorizzato dalla lobby ebrea internazionale, ha perso il senno litigando con un cameriere e, afferrata la pistola di una guardia giurata che stava cercando di separarli lo ha ammazzato con numerosi colpi di pistola.

Barricatosi in una stanza dell'albergo é stato circondato da unità della polizia e dell'esercito sionazista che, non riuscendo a farlo uscire, hanno fatto irruzione massacrandolo. Come si usa dire in questi casi: E NIENTE DI VALORE ANDO' PERDUTO!
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giovedì 4 ottobre 2012

L'arroganza imbecille di Erdogan porta la Turchia vicina alla guerra civile! Scontri in piazza ad Ankara!

Come lo stupido che lancia pietre contro le case dei vicini quando quella che occupa é fatta di fragile vetro Recep Erdogan ha pensato di poter utilizzare l'incidente di confine avvenuto presso Akcakale per poter uscire dall' "impasse" in cui il totale tracollo della guerriglia armata dei terroristi wahabiti in Siria aveva fatto impantanare i suoi sogni di gloria: non aveva calcolato, lo stolto neo-ottomano, che il popolo turco non ha nessuna voglia di aggredire Damasco e, per ricordaglierlo, una immensa manifestazione é stata subito improvvisata tra le strade della capitale Ankara.

"Non vogliamo nessuna guerra!" "I Siriani sono nostri fratelli!" erano alcuni degli slogan scanditi dalle migliaia di dimostranti fuori dal Parlamento, che sono stati allontanati dalla polizia con uso di idranti e di gas lacrimogenti, come una folla di rivoltosi. L'avventurismo militare di Erdogan sta spaccando profondamente l'opinione pubblica turca dove ormai soltanto una minoranza sostiene l'operato del Premier.

 Paradossalmente il profilarsi di una minaccia militare turca non farà che ricompattare ulteriormente i ranghi siriani dove anche coloro che ideologicamente o politicamente non sono favorevoli ad Assad certo non vogliono vedere una Siria invasa e asservita ai disegni espansionisti dell'aspirante 'sultano' Erdogan.
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Ahmad Vahidi in Irak dichiara: "La Repubblica Islamica é intenzionata e pronta ad aiutare militarmente Bagdad!"

Durante una visita in Irak, incontrando il responsabile per la Sicurezza Nazionale Faleh al-Fayad il Ministro della Difesa iraniano Brigadier Generale Ahmad Vahidi ha dichiarato l'intenzione della Repubblica Islamica di aiutare militarmente il vicino mesopotamico, migliorando la prontezza, l'equipaggiamento e l'autonomia delle proprie forze armate.

Teheran si sente già pronta a questa sfida grazie ai risultati della cosiddetta 'Jihad per l'Autosufficienza Militare', i cui ultimi e più raffinati frutti si sono visti nel corso della recentemente conclusa 'Settimana Sacra della Difesa'. Ironico pensare come tale celebrazione, commemorante proprio l'invasione dell'Iran lanciata nel 1980 da Saddam Hussein segnali ora la prontezza della Repubblica Islamica a estendere la propria influenza proprio verso il paese che trentadue anni fa l'aggredì a tradimento.

Del resto con l'abbattimento di Saddam Hussein e l'instaurazione della Democrazia era soltanto e solamente logico che il 65 per cento di irakeni sciiti esprimendo liberamente la loro volontà dessero luogo a uno Stato amico e alleato dell'Iran, checché ne dicano "progressisti" sedicenti di Sinistra con in tasca il santino del macellaio Saddam Hussein come il cretinissimo nostrano Fulvio Grimaldi.
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Le truppe di Assad eliminano 'mufti' wahabita e seguaci vicino Aleppo e altri capi qaedisti presso Al-Kallasa!

Abdul-Rahman, famigerato 'mufti' wahabita é stato identificato tra i numerosi cadaveri di terroristi vittime della "pulizia" della zona di Al-Kallasa, attorno ad Aleppo, compiuta dalle truppe di Assad nella giornata di ieri; sempre nella stessa area, ma in un diverso contesto operativo i capi qaedisti Abu Duraid e Abu Nazeeh hanno trovato la morte insieme ai loro seguaci.

Gli artifcieri di Assad, inoltre, hanno trovato e disinnescato ben dieci congegni esplosivi, alcuni armati con mezzo quintale di esplosivo, nel villaggio di Beit Nayhem, nella regione di Al-Ghouta attorno alla capitale Damasco.

Sulla superstrada tra Idlib ed Aleppo le forze governative hanno intercettato tre "tecniche" (fuoristrada equipaggiati con mitragliatori) dei terroristi mercenari e le hanno distrutte uccidendo tutti gli occupanti dopo una breve sparatoria. Nella provincia di Idlib, vicino al villaggio di Ghazaleh, un gruppo di terroristi proveniente dalla Turchia é stato intercettato e respinto al di là della frontiera.
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mercoledì 3 ottobre 2012

Tala al-Bagdadi, tre anni, l'ultima vittima dello shylockiano strangolamento del ghetto di Gaza!

Un Olocausto infantile, l'ennesimo, per la sete di vittime dei "Moloch" sionazisti di Tel Aviv, ben più voraci di quello venerato da Karthalo nel celebre film di Pastrone, é stato quello di Tala al-Bagdadi, bambina di appena tre anni perita nel rogo della povera casa della sua famiglia, nel campo profughi di Burej, quando una candela, usata per vincere le tenebre del quasi costante blackout che affligge la Striscia di Gaza, ha propagato la sua favilla trasformando la piccola abitazione in un rogo assassino.
Saranno soddisfatti i politici e i generali israeliani che da anni hanno sottoposto il ghetto palestinese di Gaza a uno strangolamento più severo di quello di Varsavia sperimentato dai nazisti sugli Ebrei polacchi; ancora una volta a pagare per la shylockiana crudeltà sionista sono i più indifesi abitanti dell'enclave costiera che hanno la doppia sfortuna di essere bambini e di essere poveri.
Appena sei mesi fa altri tre bambini erano morti a Gaza in un evento simile, Gaza continua a soffrire di blackout nonostante le promesse egiziane di attaccarla alla rete elettrica del Sinai e di alcuni emirati petroliferi sunniti di fornire a prezzo di favore gasolio e carburante: al contrario della solidarietà iraniana, siriana e libanese a marca Hezbollah sembra che quella della Fratellanza Musulmana e dei despoti del Golfo sia più "pelosa" e meno pronta a manifestarsi.
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Processo in contumacia per Ahmed Shafiq, ex-uomo di punta del regime di Mubarak latitante presso i corrotti emiri del Golfo!

Come abbiamo già scritto in passato Ahmed Shafiq, ex-uomo di punta del regime di Mubarak, che ha cercato senza successo di opporsi alla scalata alla Presidenza di Mohammed Mursi ed é quindi prontamente fuggito negli Emirati Arabi Uniti dopo la sconfitta alle elezioni é stato oggetto di provvedimenti restrittivi della magistratura egiziana nelle ultime settimane, per il ruolo avuto nelle maleversazioni e nel peculato su cui si fondava la cleptocrazia del deposto tiranno del Cairo.

Adesso Adel Saeed, Portavoce dell'Ufficio della Procura Generale egiziana, ha dichiarato che, stante la grande massa di prove e testimonianze contro Shafiq emerse e raccolte negli ultimi mesi, un processo verrà istruito contro di lui per molteplici imputazioni tra cui corruzione, concussione, malversazione di fondi e proprietà pubblica e peculato e il procedimento avrà seguito anche in mancanza dell'imputato principale che, se condannato, verrà quindi fatto oggetto di una ufficiale richiesta di estradizione internazionale.

La maggior parte dei reati ascritti a Shafiq si sarebbero consumati durante i suoi otto anni spesi come Ministro dell'Aviazione e il più grave di essi sarebbe stato la vendita di beni immobiliari dello Stato a un trust capitanato dai figli del dittatore, Alaa e Gamal Mubarak. Shafiq, dal Golfo Persico ha dichiarato che il procedimento contro di lui costituisce una "persecuzione politica".
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Il Premier Mikati dichiara: "Il Libano vuole estendere e approfondire i suoi legami con la Repubblica Islamica!"

Incontrando il rappresentante diplomatico iraniano a Beirut, Ghazanfar Roknabadi, il Premier libanese Najib Mikati ha rivelato di avere intrattenuto uno scambio "intenso e proficuo" con il Presidente Ahmadinejad a New York a latere della sessantasettesima cerimonia di apertura dei lavori ONU la scorsa settimana e che essa é servita da 'overture' a un periodo di "ampliamento e intensificazione dei legami" tra Paese dei Cedri e Teheran, di cui spera presto di vedere i primi frutti.

Mikati e Roknabadi hanno annunciato che verso la fine di ottobre si aprirà in Iran un seminario che analizzerà prospettive e possibilità di investimenti in Libano e di creazione di joint-venture irano-libanesi: a esso sono attesi cinquanta uomini d'affari tra i più in vista di Beirut e oltre cinquecento imprese iraniane.

Roknabadi, inoltre, ha menzionato la recente visita di una delegazione di esperti e tecnici iraniani nel Paese dei Cedri, augurando che in seguito ai rilevamenti e alle stime da loro effettuate sia possibile quanto prima implementare l'annunciato programma di esportazioni energetiche dall'Iran verso le coste del Mediterraneo Orientale.
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Nelle galere del corrotto despota Al-Khalifa muore Mohammed Mushaima, martire per la Democrazia nell'isola di Barhein!

Aveva soltanto ventiquattro anni Mohammed Mushaima, detenuto nelle carceri di Re Al-Khalifa a Manama, capitale del Barhein, per il "crimine" di avere partecipato alle manifestazioni popolari di protesta che ormai da oltre un anno domandano la cacciata del sovrano e della sua famiglia e l'instaurazione nel paese di una effettiva democrazia.

Moshaima, sofferente di anemia falciforme, era stato ricoverato il 29 agosto scorso dopo che le sue condizioni di salute erano "pesantemente peggiorate", si suppone per un letale 'mix' di sevizie infertegli dai secondini del regime e di trascuratezza della sua condizione pregressa. Il giovane, comunque, non é il primo a morire nelle carceri del tiranno sunnita e l'associazione Human Rights Watch ha chiesto un'indagine indipendente sulle cause del suo decesso.

Tutto questo accade mentre il superficiale e ipocrita occidente non si cura minimamente della lotta per la Democrazia che si protrae, un martire dopo l'altro, nella cosiddetta "Isola delle Perle" e in Arabia Saudita.
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martedì 2 ottobre 2012

Mentre il popolo di Aleppo ringrazia l'Esercito di Assad le truppe regolari eliminano altri diciassette terroristi!

Nuovi positivi sviluppi nella lotta del Governo siriano contro la guerriglia terrorista wahabita condotta nel paese da mercenari foraggiati dalle monarchie sunnite del Golfo e dalla Turchia nel tentativo di destabilizzare il paese e rovesciarne il Governo con la violenza.

Dopo avere completamente ripulito da ogni presenza wahabita la zona di Al-Amiriyeh attorno ad Aleppo le forze dell'Esercito si sono spinte ad Azizla dove hanno ingaggiato battaglia contro altri qaedisti abbattendone almeno diciassette e costringendo gli altri a ritirarsi. La popolazione civile della metropoli, intanto, si riuniva in piazza per manifestare la propria gratitudine verso l'Esercito per il salivifico intervento che ha posto fine all'incubo della presenza dei fondamentalisti armati nella città.

Intanto a Qaban nell'hinterland della capitale Damasco altri reparti militari hanno distrutto una cellula armata andata "in letargo" dopo il fallimento dell'avanzata sulla capitale lo scorso luglio e, distruttala, hanno anche recuperato il suo arsenale, nascosto in un canale di scolo della zona in attesa di una ripresa delle attività di guerriglia.
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La società giordana si mobilita contro la minaccia sionista! "La nostra identità nazionale messa in pericolo dai piani del regime ebraico!"

Intellettuali giordani e figure della società civile e politica, riuniti in un simposio organizzato dai maggiori sindacati del paese hanno lanciato l'allarme riguardo alla crescente minaccia posta alla sicurezza nazionale e all'identità nazionale rappresentata dal regime ebraico e dalle sue mire etnocide ed espansionistiche. La conferenza, intitolata "Rafforzare l'identità nazionale giordana di fronte al pericolo sionista" ha preso spunto dal non nascosto o segreto obiettivo israeliano di cacciare tutti i Palestinesi dalla West Bank e trasferirli forzatamente in Giordania, piano più volte proposto dai gerarchi sionazisti come "Soluzione Finale".

Il decano dei medici giordani, Zuhair abu Faris ha messo in guardia dagli schemi espansionisti ebraici avvertendo che, come prima Israele pretendeva di voler occupare la Palestina fino alla West Bank e poi ha iniziato a fagocitare anche quest'ultima, non é detto che voglia rispettare nemmeno il confine con la Transgiordania e potrebbe nel prossimo futuro iniziare a inviare coloni e militari anche verso di essa.

L'espansione sionista infatti non é mai stata bloccata, arrestata o anche soltanto temperata da nessun "trattato" firmato; come e peggio degli Americani nei confronti dei Pellerossa i 'trattati' firmati da Israele servono solo a nascondere e celare la prossima aggressione, il prossimo furto di terra e risorse naturali. Il Professore di Scienze Politiche Hosni al-Shayyab ha dichiarato che l'obiettivo israeliano di trasferire i Palestinesi in Giordania é mirato a creare un clima di rivalità e conflitto tra Palestinesi e Giordani non dissimile da quello che eruppe nel 1970, per approfittare poi dell'indebolimento di entrambi.

Wasfi al-Rashdan, un altro oratore, ha sottolineato come il regime ebraico tenti costantemente di suscitare instabilità e conflitto civile nelle società arabe, indicando la sua nefasta influenza in Libano (dove sostiene i partiti filo-sauditi e filo-usa contro la Resistenza guidata da Hezbollah) e anche in Siria (dove é arrivato ad allearsi con i wahabiti di Al-Qaeda contro gli Alawiti e gli Sciiti sostenitori del legittimo Presidente Assad e legati a Hezbollah e all'Iran).
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Come Caino! Violenti coloni ebrei assassinano un ragazzo Palestinese vicino a Ramallah!

Nell'ennesimo caso di violenza omicida da parte di coloni ebrei armati degli insediamenti illegali in Cisgiordania un ragazzo palestinese di nemmeno vent'anni é stato trovato massacrato a colpi di pietra e pugnalate nella West Bank vicino a Ramallah.

La vittima, Ashraf Al-Ali di diciannove anni, era originaria di un villaggio a Ovest di Salfit; la sua famiglia ha dato l'allarme quando non lo ha visto rientrare a casa come d'uso. Il suo cadavere straziato é stato trovato vicino all'insediamento ebraico di Beit Aryeh da cui probabilmente provenivano anche i suoi carnefici.
I coloni ebrei armati sono sempre più incontrollabili e le loro violenze in Cisgiordania rimangono costantemente impunite. La corrotta 'autorità' collaborazionista di Fatah non si azzarda a muovere contro di loro e possono sempre e comunque contare sul sostegno dell'Esercito di occupazione del regime ebraico, che li spalleggia e li copre.
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lunedì 1 ottobre 2012

Migliaia di partecipanti trasformano le esequie degli ultimi tre martiri assassinati dai Saoud in una nuova enorme manifestazione di protesta!

La scorsa settimana abbiamo dovuto, con cordoglio, aggiornare il bilancio delle vittime della bestiale sete di sangue di Abdallah al-Saoud, despota di Riyadh, registrando la morte di altri tre cittadini sciiti (Salman al-Bandari, Khaled al-Labbad e il ragazzino Hassan Zaheri, di appena sedici anni.
Siamo lieti di poter scrivere che il sacrificio di questi tre eroi del movimento per la democratizzazione dell'Arabia e la cacciata dal trono dell'arteriosclerotica e corrotta dinastia Al-Saoud non é passato invano, come hanno dimostrato le decine di migliaia di persone che si sono presentate ai loro funerali e che, prendendo metaforicamente la fiaccola della protesta dalle dita dei martiri hanno giurato, a nome loro e di coloro che già prima hanno pagato il prezzo ultimo per il loro coraggio, di continuare la lotta fino alla vittoria.

Al-Saoud, i suoi rozzi e ignoranti 'imam' wahabiti, e le orde di fanatici assoldati col prezzo del disonore che agiscono a loro nome potranno uccidere altre persone, forse a centinaia, fors'anche a migliaia, ma come già successo in Iran con lo Scià, in Libano con l'Esercito sionista invasore ed occupante e in Irak con gli invasori e occupanti americani e inglesi, la capacità di resistere, soffrire e lottare del Popolo avrà ancora una volta la meglio.

Questa non é una scommessa o una predizione, é semplicemente lo stato delle cose.
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L'SPD tedesca dà l'altolà ai progetti della "culona"; "Mai e poi mai carri armati tedeschi ai tiranni sunniti!"

Riguardo agli sconci progetti della più snella che intelligente Primo Ministro tedesco Angela Merkel di rimpinguare gli arsenali delle corrotte monarchie petrolifere sunnite con ingenti quantitativi di "panzer" Leopard 2 abbiamo già scritto in passato, riportando anche coraggiose e lodevoli prese di posizione contro tali progetti di esponenti dell'opposizione interna tedesca.

Adesso abbiamo anche il piacere di riportare come non solo singoli rappresentanti politici tedeschi, ma la base del più grande raggruppamento politico del paese (Il Partito Socialdemocratico) si siano mobilitati per ribadire il loro "no" all'idea di diventare, in quanto tedeschi, corresponsabili delle vittime delle violente repressioni inflitte dai vari despoti Al-Saoud, Al-Thani e Al-Khalifa contro i loro stessi cittadini o quelli dei paesi vicini scossi da aneliti democratici e riformatori.
Aspettando con fiducia, come abbiamo aspettato di vedere quelli di Mubarak, Ben Ali e Abdullah Saleh, di veder passare lungo il fiume i cadaveri politici (o anche quelli effettivi) dei monarchi assoluti del Golfo, inviamo a tutti i partecipanti tedeschi alle manifestazioni anti-Merkel passate e prossime il plauso e il riconoscimento ufficiali di tutta la redazione di "Palaestina Felix"!
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Comandante terrorista ucciso dai suoi stessi uomini vicino Daraa! Le truppe di Assad respingono militanti al confine col Libano!

 I terroristi wahabiti guidati da Rabea Swaidan dichiaravano di essere arrivati in Siria per abbattere il Governo legittimo del Presidente Assad, ma, nei fatti, più che da combattenti si comportavano da comuni banditi e predoni: estorsioni, rapimenti a scopo di riscatto, rapine, saccheggio di case e fattorie erano le loro specialità, piuttosto che la guerriglia contro l'Esercito e le forze di sicurezza.

E proprio la virgiliana "maledetta fame dell'oro" é risultata fatale al capo-predone Swaidan, che é stato ucciso dai suoi stessi uomini nella giornata di ieri per contrasti riguardo alla ripartizione del bottino e dei finanziamenti garantiti dagli "sponsor" del terrorismo qaedista in Siria: Arabia Saudita, Qatar, Turchia e Stati Uniti.

Nel frattempo, mentre l'avidità e la miopia dei predoni qaedisti facevano il gioco delle truppe di Assad gli uomini dell'Esercito siriano sono riusciti a ricacciare indietro diversi gruppi di mercenari armati che cercavano di infiltrarsi nel paese attraverso il confine col Libano. Presso i villaggi di Halat, Idlin e Al-Armouta nella regione di Talkalakh bande wahabite sono state ricacciate tra le gonne di Saad Hariri e alleati, non prima di vedersi inflitte gravi perdite.
Intanto intorno ad Aleppo sono stati registrati intensi scontri nelle zone di Bab al-Nairab, Bustan al-Qasr e intorno alla rotatoria di Bab al-Hadid. Il Comando Supremo dell'Esercito ha comunicato che le proprie forze sono riuscite a sradicare ogni presenza ostile da Al-Amiriyeh e sono sul punto di fare lo stesso anche a Tal al-Zarazir.
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domenica 30 settembre 2012

Madama Clinton e Barack Obanana "sdoganano" gli assassini MKO: si é 'terroristi' solo fino a quando si dà fastidio a Washington e Tel Aviv!

La Malvagia Strega dell'Ovest e lo Zio Tom Obama, cameriere nero della lobby sionista americana, hanno pronta, con molto anticipo sulla carnascialata 'dark' di "Halloween" la loro ultima pozione velenosa: i due infatti sono riusciti a convincere il Congresso Usa a depennare l'organizzazione MKO dalla lista dei 'movimenti terroristi' redatta dalle agenzie di sicurezza americane.
Come sia possibile dall'oggi al domani togliere la qualifica di 'terrorista' una milizia responsabile della morte di almeno diciassettemila persone (in maggioranza cittadini della Repubblica Islamica dell'Iran) é un mistero per sondare il quale bisogna immergersi nei più profondi e mefitici pozzi di ipocrisia e disonestà intellettuale con cui viene impastata quotidianamente la politica estera dell'imperialismo Usa e sionista. Nata inizialmente come movimento 'progressista' e pseudo-'di Sinistra' in opposizione allo Shah Reza Palhevi (allora burattino favorito di Washington), l'MKO non raccolse mai seguito tra la popolazione iraniana e, dopo la Rivoluzione Islamica, venne cacciata dall'Iran e costretta a rifugiarsi sotto le gonne di Saddam Hussein, che la accolse, la rifornì e la usò come arma nella sua lotta contro Teheran.

Intanto il gruppo si trasformava da milizia politica in una vera e propria "setta" egemonizzata dalle figure ambigue di Massoud Rajavi e di sua moglie Maryam, sua anima nera che spronò i militanti MKO ad atrocità inaudite contro i Curdi nel corso della fallita rivolta anti-Saddam del 1991. Buffo come Saddam per aver gassato qualche centinaio di Curdi sia stato portato alla forca (così si pretende) mentre i suoi macellai dell'MKO che ne hanno sterminato varie migliaia sono oggi ricompensati da Dama Clinton e Barack Obanana!

Ma la memoria imperialista é selettiva al massimo visto che convenientemente omette di ricordare che negli anni '70 gli MKO assassinarono anche sei cittadini statunitensi: il Colonnello Louis Lee Hawkins, ammazzato a Teheran ai tempi dello Scià, i Colonnelli Paul Schaffer e Jack Turner, freddati a raffiche di mitra e i tre impiegati della Rockwell William Cottrell, Donald Smith e Robert Krongard. Ma si sa, nel mondo alla rovescia della Clinton e di Obanana, si é terroristi solo quando si spara contro Washington e Tel Aviv!!
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Ali Akbar Velayati: "La Siria di Assad ormai a un passo dal trionfo sui mercenari wahabiti, per l'Iran questa é una vittoria!"

"La posizione del Governo siriano probabilmente non é mai stata così salda e sicura come oggi, da quando é iniziato l'attacco dei mercenari qaedisti sponsorizzati da Arabia Saudita, Turchia e Qatar". Questo il netto, semplice, chiaro giudizio di Ali Akbar Velayati, consigliere personale della Guida Suprema iraniana, Ayatollah Ali Khamenei. Velayati giudica che il "momento critico" sia passato tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate ormai conclusa, quando il tentativo dei terroristi wahabiti di prendere il controllo di Damasco e Aleppo é stato rintuzzato e sventato.

Velayati non nasconde che 'un grande sforzo' (anche se non specifica di che tipo) é stato prodotto da Teheran per aiutare l'alleato siriano, verso cui la Repubblica Islamica ha un debito di riconoscenza che risale addirittura a trent'anni fa, quando Assad padre fu l'unico leader arabo a schierarsi senza alcun 'se' o 'ma' dalla parte iraniana nel quadro della guerra Iran-Irak.

E' quindi logico che la dirigenza iraniana ritenga la sopravvivenza politica di Assad Jr. e la vittoria della Repubblica Araba di Siria contro i suoi nemici regionali e internazionali come una propria grande vittoria che garantirà la saldezza dell' "Asse della Resistenza" e la penetrazione del potere economico, militare e politico della Repubblica Islamica fino alle coste del Mediterraneo Orientale.
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