giovedì 10 gennaio 2013

Mentre Mishaal e Abbas sono ospiti di Mursi il regime ebraico continua a espandere gli insediamenti illegali in Cisgiordania!

Khaled Mishaal e Mahmud Abbas: il traditore della Resistenza e il gendarme di Israele, proprio una bella coppia di 'leader' che bene incarnano come il Popolo Palestinese, senza dedicarsi a tempo pieno alla Resistenza all'occupazione senza 'se' e senza 'ma' non riuscirà mai a conquistare e garantire i propri Diritti inalienabili.

Per tredici anni Khaled Mishaal si é rifugiato a Damasco, mangiando il pane del Presidente Assad e venendo protetto dagli assassini del Mossad dai servizi segreti siriani, ma l'anno scorso ha 'pensato bene' di abbandonare la Siria come se fosse un Hotel diventato scomodo e da allora si é trovato come un bravo cagnolino domestico uno spazietto ai piedi degli emiri wahabiti del petrolio, imparando ad abbaiare a comando contro chi lo ha aiutato e difeso disinteressatamente dal 1999 a ieri.
Abbas, lo abbiamo ben documentato finora, é diventato tanto connesso e corrotto con il sistema sionazista dell'occupazione da diventarne praticamente parte integrante, guadagnandosi l'eterno disprezzo dei suoi compatrioti che languono sotto il giogo sionista e temono la 'sicurezza preventiva' dell'Anp/Fatah quanto le soldataglie ebraiche.

Adesso questi due "inutiluomi" si stanno incontrando al Cairo in una operazione propagandistica orchestrata dallo staff di Mohamed Mursi che, dopo aver fatto sequestrare carichi di armi inviati tramite il Sinai alla Resistenza di Gaza, ha bisogno di una baracconata mediatica per far vedere che a lui "stanno a cuore i Palestinesi" (ma se gli stessero a cuore veramente avrebbe aperto da un pezzo il varco di confine di Rafah!).

Mentre tale teatrino é in corso (un teatrino vuoto e stupido quanto e forse più di quello andato in onda l'autunno scorso all'ONU, che non ha portato nessun progresso o miglioramento per la Causa palestinese) veniamo raggiunti dalla notizia che a Tel Aviv il Governo Netanyahu ha deciso di "riconoscere" (e perciò espandere, ingrandire e circondare di postazioni militari e ulteriori barriere) l'insediamento ebraico illegale di  Nofei Nehemia, a Sud di Nablus, occupato da violenti estremisti giudei armati.

Gli estremisti hanno creato il loro insediamento dopo il marzo 2001 e, ai sensi degli accordi sottoscritti con Fatah, il Governo sionista si sarebbe dovuto fare carico di scioglierlo e rilocare i suoi occupanti altrove. Questo é il grado di affidabilità, efficacia e serietà degli attuali leader di Hamas e Fatah!
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6 commenti:

  1. Sono solo due due Vermiciattoli. Dei quali uno penso [Mishaal] durerà poco. Ottimo articolo comunque, Concordo Pienamente. -Christian-

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  2. ho sentito che oggi salehi, il ministro degli esteri iraniano, si è recato in egitto x incontrarsi con morsi al qualche ha anche chiesto di recarsi prossimamente a teheran su richiesta di ahmadinejad... avete delle ulteriori informazioni a riguardo? Che strano... mi sembrava di aver sentito da qualcuno che morsi aveva abbandonato la resistenza.

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  3. Mursi ha abbandonato la rsistenza?? Veramente non ha MAI aiutato la resistenza, se non a parole, e quando si trattava o si tratta di FATTI CONCRETI, Mursi non si vede neanche con il binocolo!! Mursi, nei fatti è contro l'Asse Della Resistenza.
    Ed i fratelli musulmani, partito dal quale deriva Mursi, era ed
    è tuttora infiltrato fino ai vertici dalla CIA, dal Mossad, e dagli altri vari servizi segreti occidentali, e dei vari emiri del petrolio wahabiti e sunniti. -Christian-

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  4. Se fosse come dici tu christian perchè l'iran lo sostiene

    http://italian.irib.ir/notizie/politica5/item/119404-iran,-salehi-al-cairo-rapporti-con-egitto-in-continuo-miglioramento

    http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/119405-luna-di-miele-iran-egitto-al-ahram,-morsi-presto-a-teheran

    gli articoli sono dell'IRIB e sono di oggi.

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  5. Ho letto gli articoli che hai indicato. Per come la penso io, non è che l'Iran lo sostiene. Diciamo che questo 'riavvicinamento' riguarda più che altro lo scambio commerciale tra i due paesi. Inoltre Mursi si è dimostrato, sopratutto ultimamente, molto ambiguo riguardo la questione israelo-palestinese e la Siria, Senza contare che l'Iran sta cercando in tutti i modi di tessere una fitta rete di alleanze diplomatiche e accordi commerciali, per far fronte all'isolamento economico e diplomatico a cui è sottoposto per colpa in primis degli USA e poi dell'Europa, giappone e australia. Inoltre anche l'Egitto sta soffrendo una brutta e pesante situazione economica, dovuta in larga misura dallo stato di quasi caos che il paese soffre dopo la caduta di Mubarak, e il rafforzamento dello scambio commerciale con l'Iran offre una buona soluzione al problema. L'Iran sostiene
    si l'Egitto di Mursi, ma non in fatto di politica estera [mediorientale]. Sono due paesi che per necessità reciproche, vogliono sviluppare il potenziale di scambio economico, ma al di la di questo non credo che Teheran e Il Cairo, per quanto riguarda le posizioni sulla situazione generale in medioriente, siano allineate. Anzi tutt'altro. Sono due paesi che allo stato attuale sono 'Neutrali' l'uno nei confronti dell'altro. -Christian-

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