mercoledì 27 febbraio 2013

Gli emiri del petrolio comprano in Croazia le armi per i terroristi wahabiti!

Le continue sconfitte subite dalle cellule cancerose dell'insorgenza terrorista foraggiata contro la Siria dai forzieri dei petrodollari sauditi e qatarioti, con il loro corollario di sequestri e confische di arsenali anche estremamente ingenti hanno messo seriamente "in panne" le possibilità operative dei vari gruppi estremistici e qaedisti attivi nella Repubblica del Presidente Assad (brigata tawheed, fronte al-nusra, brigata jundullah...).

Per ovviare alla penuria di armi e munizioni rappresentanti di Casa Saoud si sarebbero precipitati a Zagabria con valige piene di dollari per comprare a qualunque prezzo residuati delle guerre balcaniche della prima metà degli anni '90 da far filtrare in Siria attraverso il confine giordano per rimpinguare gli esausti arsenali wahabiti.

La Croazia ricevette aiuti tedeschi e americani per combattere la sua sanguinosa guerra di scessione contro la Jugoslavia, durante la quale non si contarono i crimini di guerra a sfondo etnico, convenientemente "dimenticati" da ogni tribunale internazionale asservito ai desideri della NATO e di Washington.

Le sue santabarbare, però, possono fornire principalmente armi leggere individuali e di squadra, e costituiscono un palliativo temporaneo e limitato di fronte a una deficienza dell'apparato di sostegno ai terroristi in Siria che possiamo definire più che sistemica e che forse si rivelerà fatale a una loro sopravvivenza a medio-lungo termine.

1 commento:

  1. In questi giorni, per impegni di lavoro, ho poco di tempo per informarmi, per scrivere, per commentare, ecc... Però un elogio [Meritatissimo] per la sempre Ottima qualità del Blog, e un incoraggiamento ad andare sempre avanti e a continuare così, è d'obbligo!

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