mercoledì 27 febbraio 2013

L'Esercito siriano elimina 100 wahabiti mentre anche la propaganda sionista ammette: "Assad ha vinto la guerra!"

Ancora una volta la marmaglia terrorista wahabita ha cercato di usare un 'barrage' di autobombe e orribili attacchi contro civili indifesi come 'testa d'ariete' per un'improbabile avanzata verso Damasco, la conquista di almeno un pezzettino del proprio hinterland deve essere diventata un vera e propria ossessione per i pochi leader terroristi rimasti nella generale atmosfera di 'cupio dissolvi' che si respira sempre più chiaramente tra le loro fila; infatti é bastato un week-end di operazioni militari nemmeno troppo intense per ricacciare indietro le milizie wahabite con circa cento perdite.
Il numero limitato dei terroristi morti, niente in confronto alle stragi degli stessi compiute dalle truppe siriane anche solo poche settimane fa, dimostra come quest'ultima 'offensiva' sia stata abborracciata approssimativamente, con pochi mezzi e ancor meno speranze di successo, nella velleitaria ipotesi di riuscire a mettere un "piede" nella porta per la capitale prima che inizi, seriamente, un processo di negoziati per dirimere come e quando (e a quale prezzo) ai terroristi presenti in Siria sarà permesso di rendere le armi e venire esiliati/espulsi/imprigionati a seconda degli accordi raggiunti.
Intanto leggiamo con piacere che persino il noto sito di propaganda sionista DEBKAfile, in suo recente 'editoriale' ha indicato come ormai chiara e inevitabile la vittoria delle forze Governative contro l'insorgenza terrorista, tributando, suo malgrado, gli onori del caso al Presidente Assad per la maniera prudente ed efficace con cui ha maneggiato la scottante situazione degli ultimi due anni, all'Ayatollah Khamenei per il sostegno sicuro, efficace e poco clamoroso prestato a Damasco, ad Hassan Nasrallah che ha visto preservati i legami privilegiati con l'Iran per tramite di Siria e Irak e a Vladimir Putin per aver evitato gli errori commessi verso la Libia.

Il sito sionista indica come i grandi sconfitti della questione siriana la tentennante politica mediorientale di Obama, il turco Erdogan che si é 'bruciato' rivelandosi come non meno succube di Usa e Israele di altri governanti turchi come Ecevit o i suoi predecessori, i paesi del Golfo e in ultimo anche lo stesso Israele che non é riuscito a imporre il desiderato regime change a Damasco.

3 commenti:

  1. Solo un grido comune....ora e sempre...........W L'ASSE DELLA RESISTENZA......per tutti i valorosi martiri,per tutti i volontari di Hezbullah,di Amal,gli indomiti Pasdaran,a tutti i partigiani di Alì..........HURRà HURRà HURRà

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aldilà che siano del partito di Ali o fedeli ai dieci benedetti dell'islam l'importante è che stiano dalla parte della ragione e quindi dalla parte della resistenza. Non conta la setta, contano gli atti e le azioni.

      Elimina
  2. Siamo alle battute finali... è finita. Vittoria!!! Ho sempre nutrito forti speranze e grande stima nei confronti di Bashar Al-Assad. Ma sempre all'erta, perchè ci sarà ancora moltooo da fare in futuro, e chiuso un capitolo, se ne apre sempre un altro. Dico cio, perchè conosco bene chi ce dietro agli stati "sponsor" della destabilizzante e terrorista alla Syria. Detto questo comunque, sono Contento!!! :D

    RispondiElimina