lunedì 18 febbraio 2013

Mustafa Nasser conferma: "Rafik Hariri stava per varare un patto elettorale con Hezbollah, Amal e PSP", Per questo Israele lo ha ucciso?

Questo articolo é stato ideato e composto su richiesta degli amici di "Stato&Potenza" che ci hanno onorato chiedendo di contribuire con qualche scritto alla loro interessantissima iniziativa editoriale. Con il loro permesso presentiamo anche su 'Palaestina Felix' il primo frutto della nostra collaborazione.
Ancora una nuova, autorevole testimonianza, di uno dei più intimi e stretti collaboratori e consiglieri politici del defunto businessman ed ex-Premier libanese Rafik Hariri, arriva a conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto: Hariri Sr era sul punto di varare una inedita coalizione elettorale che avrebbe affratellato i sunniti di Al-Mustaqbal (Movimento Futuro), gli Sciiti di Hezbollah ed Amal e il PSP di Jumblatt, conquistando la maggioranza assoluta dei voti contro un possibile raggruppamento Cristiano-Maronita (Falange, Forze Libanesi, LMP?) che sarebbe stato per semplici motivi demografici sempre sotto scacco rispetto alla coalizione-corazzata di musulmani e drusi. 

Contro tale possibilità intervenne il drone-assassino israeliano che distrusse il SUV corazzato di Hariri con un'arma sperimentale Made in Germany, un missile in grado di saturare il bersaglio con una polvere metallica resa incandescente al momento dell'impatto da un 'innesco' radiologico.
A dichiararlo al canale TV Al-Jadeed é stato Moustapha Nasser, storico collaboratore di Hariri padre, che ha assicurato come, alla base dell'approccio verso Hezbollah e Amal vi fosse la convinzione maturata dal leader di Mustaqbal che fosse necessario proteggere il potenziale bellico della Resistenza libanese per dare al paese una chance di libertà e indipendenza dalle minacce militari sioniste.

Nasser ha dichiarato che Saad Hariri era perfettamente al corrente delle volontà di suo padre e subito dopo la sua morte, visitato da una delegazione di Hezbollah composta da Hussein Khalil e dal Ministro Ali Hasan Khalil (il Libano aveva a quel tempo un Governo istituzionale di larghe intese) sarebbe stato disposto a perseguirle, accordandosi con i rappresentanti sciiti durante una riunione-fiume di 72 ore in casa sua a Riyadh (dove é nato), riunione cui Nasser avrebbe assistito in toto.

Fu Fouad Siniora, secondo quanto affermato dal 'supertestimone' a rifiutare i termini di un'alleanza con drusi e sciiti, con la scusa che Saad Hariri non aveva l'autorità per concludere simili trattative da solo senza consultarsi con altri dirigenti del partito. Da quel rifiuto nacque poi la cosiddetta 'Alleanza 14 Marzo', che mise il Movimento Futuro in coalizione con le stesse forze maronite conservatrici che Hariri padre avrebbe voluto sfidare.
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