martedì 5 marzo 2013

"Razzismo su ruote!" Nel regime ebraico istituiti gli autobus dell'Apartheid 'per soli Palestinesi!'

Ancora una volta la realtà si incarica di mordere le chiappe a tutti i filosionisti giustificazionisti che infestano e appestano il panorama mediatico italiano forti delle potentissime protezioni degli imperi mediatici condizionati dalla "Lobby a Sei Punte": tutti i Marco Pesach Pasqua, i Fabio Scuto, i Giulio Meotti, le Fiamma Frankenstein che in maniera 'bipartisan' tentano sempre con la scusa in tasca di difendere l'indifendibile e sostenere che il regime ebraico di occupazione della Palestina invasa non sia uno stato razzista ove si pratica l'apartheid.

Adesso, nell'ennesimo caso di mimesi metamorfica che sta trasformando sempre di più Tel Aviv in una caricatura grottesca della Pretoria degli anni '70 e '80, la compagnia di trasporti pubblici Egged, la stessa che serve le comunità di fanatici estremisti giudei armati fino ai denti, la stessa che trasporta plotoni di soldati sionazisti in completo assetto da guerra a massacrare e opprimere i legettimi abitanti della Palestina, ha annunciato la creazione delle prime linee d'autobus "segregate" ove saranno costretti a viaggiare "solo i Palestinesi".

Ovviamente per la proprietà transitiva, ciò sta a significare che sugli "altri" autobus i Palestinesi non avranno più diritto di mettere piede; realizzazione che ha scatenato già diversi furori a partire persino dalla parte meno marcia e corrotta della stessa società israeliana (una parte molto, molto piccola).

Questo fatto, anche da solo, dimostrerebbe come sia pienamente lecito e giustificato qualunque atto di lotta e sabotaggio contro la macchina-israele, meccanismo perverso che diffonde razzismo e iniquità cibanososi di espansionismo razzista che era già fuori moda prima del termine della 'Belle Epoque":

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