mercoledì 13 marzo 2013

Storico accordo di cooperazione tra le marine iraniana e irakena! Quasi pronto al varo nuovo cacciatorpediniere!

Anche questo articolo é stato notato e apprezzato dagli amici di "Stato&Potenza", che ringraziamo vivamente! Con un incontro al vertice tra il Comandante della divisione navale della Guardia Rivoluzionaria iraniana Contrammiraglio Ali Fadavi e il Comandante della Marina irakena Viceammiraglio Ali Husayn Ali un importantissimo accordo di cooperazione militare tra Teheran e Bagdad é stato siglato. Le due marine si sono impegnate a espandere il loro lavoro in comune, stabilendo frequenti visite d'istruzione di loro personale scelto presso le reciproche strutture e accordandosi per esercitazioni combinate.

L'accordo dimostra nei fatti quanto stretti si siano fatti i rapporti Iran-Irak dopo la caduta di Saddam Hussein e il susseguente ritiro delle forze di occupazione americane. trentatré anni fa le due forze navali si erano affrontate nell'ambito della Guerra voluta dal dittatore irakeno e la più numerosa ed equipaggiata flotta iraniana aveva distrutto quella di Bagdad, costituita principalmente da guardacoste e pattugliatori veloci, costringendo i pochi scafi superstiti a restare confinati nel porto di Bassora, l'Irak allora era passato a usare gli aerei francesi Mirage F1 e Super Etendard per bersagliare con missili 'Exocet' il naviglio mercantile che si recava a Kharg o a Bandar Khomeini.

In una notizia correlata, fonti del Ministero della Difesa iraniano hanno confermato che entro poche settimane dovrebbe venire varato il nuovo cacciatorpediniere 'Velayat', esemplare (insieme al primo esemplare 'Jamaran') della classe 'Moudge', simbolo effettivo ed efficace della raggiunta capacità iraniana di produrre autonomamente naviglio militare avanzato che ha poco o punto da invidiare alle produzioni dei cantieri navali europei o nordamericani. Come dimostrato dalle recenti attività della Marina Iraniana nel Mediterraneo e persino nell'Oceano Pacifico la flotta della Repubblica Islamica si sta preparando a giocare un importante ruolo anche fuori dalle acque verdi del Golfo Persico.

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