domenica 21 aprile 2013

Mursi: "La riapertura dei rapporti diplomatici con l'Iran é una legittima scelta egiziana che non minaccia nessuno!"

Nonostante i gravi torbidi che lo scorso venerdì hanno scosso la capitale egiziana e altre città del Paese delle Piramidi ci troviamo oggi a registrare un'affermazione del Presidente Mohamed Mursi che, inaspettatamente, dobbiamo collocare tra le migliori e più felici dimostrazioni di autonomia (quantomeno d'intenti) rilasciate fin dal momento del suo insediamento al vertice dello Stato.

Certo, essa può parere in contraddizione con l'atteggiamento fin qui tenuto da lui e dal suo movimento politico di riferimento nei confronti degli Usa, di Israele, dell'IMF e della Banca Mondiale, e soprattutto verso la Striscia di Gaza assediata e verso l'Asse della Resistenza, eppure, con l'inguaribile ottimismo che ci contraddistingue, non possiamo fare a meno di sperare, di augurarci, che ad essa possano seguire nuove e più determinate prese di posizione.

Parlando ai rappresentanti della stampa Mursi ha difeso il 'disgelo' politico-diplomatico verso Teheran illustrando come, essendo la Repubblica Islamica una delle principali potenze musulmane del mondo, é soltanto legittimo per l'Egitto post-Mubarak intrattenere rapporti e dialogo con la sua dirigenza, contatti che potrebbero benissimo espandersi con accordi bilaterali nei campi più diversi.

Fino ad adesso Mursi si é recato in Iran per presenziare al vertice dei Paesi non Allineati e ha ricevuto al Cairo il Presidente Ahmadinejad. Moltissimi Egiziani, anche tra coloro che hanno sostenuto elettoralmente Mursi e l'Ikhwan musulmana sperano che nel futuro dell'Egitto possa esserci un'autonomia diplomatica e politica che avvicini il Cairo più alla Repubblica Islamica che non alle capitali degli emirati petroliferi succubi di Washington e Tel Aviv.


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