mercoledì 8 maggio 2013

Larijani: "Gli Stati Uniti sono stati complici e accessori nell'attacco sionista contro la Siria!"


Il  Presidente dell'Assemblea parlamentare iraniana dei Majlis ha dichiarato che la dirigenza di Teheran ha "informazioni sicure e dettagliate" riguardo alla connivenza e al ruolo strumentale giocato dagli Stati Uniti nel pianificare e nell'autorizzare l'aviazione di Tel Aviv a compiere il proprio piratesco bombardamento contro la periferia di Damasco la scorsa domenica.

Parlando con emissari della televisione libanese Al-Manar (di proprietà del Movimento sciita Hezbollah) il Presidente siriano Bashir Assad ha ripetuto come: "Il tempo, il modo e le caratteristiche dell'attacco sionista contro la nostra patria dimostrano evidentemente la natura profonda dei legami e della coordinazione che esistono tra il regime di Tel Aviv e i terroristi mercenari presenti sul suolo siriano".

Assad ha tuttavia confermato che Damasco possiede "la conoscenza, la capacità e la volontà" per replicare a tono all'aggressione subita e che si riserva di farlo "quando potrà causare al nemico sionista il massimo di danni, di angoscia e di conseguenze"

2 commenti:

  1. Putin, Netanyahu, S-300 e SS-26
    http://aurorasito.wordpress.com/category/difesa/

    ...“Putin non ha detto come, ma ha annunciato di aver ordinato l’accelerazione delle forniture delle più avanzate armi russe alla Siria. Fonti militari hanno rivelato a DEBKAfile che il leader russo si riferiva ai sistemi antiaerei S-300 e ai missili di superficie con capacità nucleare 9K720 Iskander (codice NATO SS-26 Stone), abbastanza precisi da colpire un bersaglio entro 5-7 metri di raggio a una distanza di 280 chilometri. Nella sua telefonata a Netanyahu, il leader russo non ha fatto mistero della sua determinazione a non permettere che Stati Uniti, Israele o qualsiasi altra forza regionale (ad esempio Turchia e Qatar) rovescino il Presidente Bashar Assad. Ha consigliato il primo ministro di tenere ciò in mente. Le nostre fonti aggiungono: Delle squadre della difesa aerea siriane sono già state addestrati in Russia sulla gestione delle batterie di intercettori S-300, che possono entrare in servizio non appena vengano sbarcati da uno dei voli arerei quotidiani dalla Russia alla Siria. Ufficiali della difesa aerea russa supervisioneranno il loro schieramento e la loro preparazione operativa. Mosca non reagisce solo alle operazioni aeree di Israele contro la Siria, ma anche in previsione dell’imminente decisione dell’amministrazione Obama di inviare le prime armi statunitensi ai ribelli siriani.”
    I dettagli delle armi russi sono importanti. Riguardano due sistemi d’arma verso cui gli israeliani hanno dimostrato di avere una grande paura. Hanno già chiesto ai russi, al massimo livello (primo ministro) e a più riprese fin dal 2007, di non inviare S-300 e SS-26 agli iraniani e ai siriani. Abbiamo già trovato numerose indicazioni sulla possibilità che i russi consegnino gli SS-26 ai siriani (28 agosto 2008, 11 dicembre 2012 e 20 dicembre 2012). Gli S-300 non hanno molta importanza per la Siria, per ora, ma è proprio adesso il problema. Entrambi i casi sono teoricamente molto preoccupanti per Israele.
    • L’SS-26 è un’arma offensiva dalla gittata sufficiente a minacciare in profondità Israele dai Paesi vicini. È molto precisa, molto difficile da rilevare ed estremamente difficile da intercettare. In termini di comunicazione e di simbolismo (ovviamente non parliamo dell’efficacia), vi è il fatto che l’SS-26 è un arma a doppia capacità (convenzionale e nucleare).
    • L’S-300, a causa della sua gittata, elimina il vantaggio aereo essenziale dell’IAF, che interviene spesso contro la Siria in modalità “stand-off”, cioè da una posizione distante (spesso lo spazio aereo libanese) e sparando missili a lungo raggio, ma questo intervallo è più o meno equivalente appunto all’S-300. La vasta gittata dell’S-300 è una grave minaccia siriana all’aviazione militare israeliana....

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  2. La Siria ha gia in dotazione i missili balistici tattici Iskander. l'S-400, che gia è a disposizione della Russia, è ancora meglio dell'S-300. Si tratta di sistemi completamente autonomi, con un bassissimo tempo di dispiegamento, che hanno in dotazione tutti i necessari radar di scoperta ed inseguimento, senza nessun bisogno di appoggiarsi a radar esterni [anche se si possono interfacciare con una rete radar nazionale, o ricevere informazioni via satellite]. Gli Iraniani, lo volevano acquistare, ma allora le pressioni politiche avevano fermato l'accordo, anche se poi il sistema è arrivato a Teheran tramite la Bielorussia [molto probabilmente d'accordo con la Russia], che lo ha usato per sviluppare il BAVAR. Per di più, la Siria, ha ricevuto alcune forniture [circa 70 missili] di missili antinave P-800 Oniks [Yakhont] che è un missile supersonico [2,5 Mach] con una gittata, che in base all'altitudine, varia da 150 a 300 km.

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