giovedì 20 giugno 2013

Dopo Yakhont, S-300 e jet addestratori, Putin prepara nuove forniture militari per la Siria di Assad!

Come già ripetuto in passato Mosca non ha per nulla intenzione di fermare o rallentare il ritmo delle proprie esportazioni militari verso la Siria, anzi, proprio nel corso del recente vertice del G8 nordirlandese il Presidente Vladimir Putin, verificata la perdurante intenzione del blocco imperialista di escalare il sostegno ai mercenari terroristi attivi contro Assad avrebbe immediatamente ordinato a Mosca di elaborare un più intenso programma di assistenza militare a favore del suo storico alleato in maniera da negare qualunque cambiamento nei rapporti di forza tra le forze armate regolari e quel che resta delle bande takfire. Pare che nel nuovo "pacchetto" di aiuti militari per Assad siano inclusi i micidiali lanciarazzi multipli a 24 celle TOS-1 'Buratino', evoluzione del concetto del BM-21 (a sua volta aggiornamento degli storici 'Stalinorgel' che seminavano il panico tra le file della Wehrmacht), con l'organo lanciatore montato però su uno scafo di T-72 modificato in maniera da rendere l'arma ancora più flessibile e versatile. In grado di lanciare razzi dirompenti, incendiari e persino munizioni a risucchio d'ossigeno (che causano la più potente esplosione non-nucleare possibile oggidì su un campo di battaglia) i TOS-1 hanno debuttato nella Guerra Cecena, livellando senza pietà le posizioni dei terroristi di Al-Qaeda contro cui si erano consumate senza successo le costose 'offensive' di Eltsin e più tardi nel conflitto di agosto 2008 tra Russia e Georgia.

2 commenti:

  1. Non c'è più terra dietro la Siria.
    Hurrà! Hurrà! Hurrà!
    Ivan

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  2. la RUSSIA finalmente sta ritrovando un ruolo strategico,che non potra' che fare bene agli equilibri mondiali,visto che qualcuno si stava per pappare la torta,era ora,GRANDE PUTIN,altro che i nostri nanerottoli che a furia di stare a 90 gradi si sono anchilosati ed ora strisciano notte e di.

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