lunedì 12 agosto 2013

Rivelazione: I colloqui tra 'Bandar Bush' e Putin erano parte di un piano saudita per rovinare le relazioni Mosca-Teheran

Ci era sembrato strano fin dall'inizio che un personaggio addentro ai meccanismi della diplomazia e della geopolitica internazionale come il Principe Bandar 'Bush' bin Sultan fosse andato a Mosca sperando DAVVERO di poter convincere Vladimir Putin, già capo del KGB in Germania Est, ad abbandonare un alleato quasi cinquantennale in cambio di 15 miliardi di dollari di contratti e qualche altro 'cotillon', una tale superficialità si potrebbe aspettarsela da qualche rozzo senatore Usa mai uscito dagli Stati Uniti prima della propria elezione, ma non da un Principe che bene o male i palcoscenici internazionali li ha sempre bazzicati da quarant'anni a questa parte.

Leggiamo oggi in uno scritto di M. K. Bhadrakumar, veterano del Dipartimento di Stato indiano e già ambasciatore in Uzbekistan e Turchia (quindi con una certa esperienza in merito) che nemmeno Bandar Bush sperava di convincere Putin, il suo gioco era leggermente più sottile e consisteva, dopo il previsto 'Nyet' del Cremlino, nel mettere in giro voci sufficienti a far credere dalle parti di Teheran che Putin si fosse soffermato a considerare l'opzione di 'scaricare' Assad molto più a lungo di quanto non abbia fatto in realtà, con l'intenzione, ovviamente, di far circolare un mefitico 'venticello' di calunnia tra Mosca e Teheran, indebolendone l'unità di visione e di intenti.

Adesso anche questo tentativo é stato 'colpito e affondato' e già si parla di intensi contatti tra la Russia e la Repubblica Islamica volti a rassicurare quest'ultima che nemmeno per un istante il Presidente Putin abbia seriamente valutato l'opzione di abbandonare il suo più fedele alleato arabo. 

2 commenti:

  1. Ma che crede il beduino mangia merda di giocare a scacchi con Vladimir Vladimirovich?!
    Poi bisogna sfatare il mito, Vladimir Vladimirovich ha servito a Dresda nella RDT come funzionario del mai abbastanza rimpianto KGB e non ne è mai stato il capo, ed é un titolo di merito ed un onore aver servito come scudo e spada della Patria.
    L'ottimo M. K. Bhadrakumar è un raffinatissimo diplomatico vecchia maniera in grado di dare interessantissime letture a quanto avviene.
    Ivan

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    Risposte
    1. Corretto il refuso, "in Germania Est", era rimasto nelle dita del trascrittore.

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