venerdì 20 settembre 2013

L'Egitto restituisce ben due miliardi di dollari al Qatar e aggiunge: "Non vogliamo aumentare i collegamenti aerei con Doha!"

Secondo quanto annunciato ieri dal Governatore della Banca Centrale egiziana, Hisham Ramez, due miliardi di dollari usa sono stati restituiti alla Banca del Qatar dopo che le trattative per trasformare la somma in un blocco di buoni triennali di uguale importo sono definitivamente naufragate. Non pochi osservatori hanno commentato che questo era esattamente il risultato voluto dal nuovo Governo egiziano sostenuto dai militari e che, se fosse rimasto al potere il partito dei Fratelli Musulmani, l'accordo si sarebbe trovato.

Del resto il Qatar é stato uno dei massimi sponsor finanziari e politici dell'Ikhwan in tutto il periodo del suo predominio sulla scena politica egiziana, sembra anzi, che proprio l'abdicazione dell'Emiro Al-Thani in favore di suo figlio Tamim, accompagnata dalle dimissioni del 'falco' Hamad (Primo Ministro e Ministro degli Esteri) sia stata fondamentale per la tempistica di intervento dell'Esercito egiziano e la rimozione del Presidente Mursi.

Come se questo non bastasse anche le trattative per un'intensificazione dei collegamenti aerei tra Egitto e Qatar si sono concluse con un nulla di fatto, ulteriore segno del drastico raffreddamento dei rapporti bilaterali tra il grande paese nordafricano e il piccolo ricchissimo emirato del Golfo.


1 commento:

  1. Agli Egiziani hanno rotto le palle in modo inverecondo tutti quanti, israeliani, americani, sorelli mussulmani (per me son culattoni stile MI6), beduinastri sauditi, figli di troia qataridioti, caprai turchetti sdottoranti, europei democratici pelosi razza bonino.
    MORALE
    Non si sale gratis sulla coda del coccodrillo perchè alla fine si incoccodrilla e ti sbrana, per giunta qualcuno ricorda l'Egitto solo per RUBARE reperti come nello sfortunato Iraq, ora coccodrillo derubato coccodrillo incoccodrilatissimo.
    Ora sarà divertententissimo vedere cosà farà la sfinge Morsi, intanto il ministro degli esteri ha già fatto una visitina in una piccola insignificante capitale che si chiama Mosca, la prossima sarà probabilmente Pechino con New-Dheli e Teheran a seguire.
    Gli svedesi sono dei balenghi perché dovrebbero istituire il premio nobel per la diplomazia più cazzona e gli americani vincerebbero a mani basse.
    Sono dei veri geni, devastano la Libia e si fanno sbranare l'ambasciatore, che poi era una spia della vecchia fattoria dove c'è il negro con Tobia ja ja oh!
    Rompono i coglioni agli Algerini con l'occupazione di un sito petrolifero (Al Qaida pentagon) e questi notoriamente diffidentissimi (hanno ragione) e di mano pesantina stile rimpianta U.R.S.S. accoppano tutti senza far sottili distinzioni.
    Ne vedremo delle belle e qualche divertente uscita americana in stile Saigon 1975, sempre che riescano a tagliare la corda.
    Ivan

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