sabato 4 maggio 2013

Drone sionista si schianta poco fuori dalla Striscia di Gaza: guasto o abbattimento?

Riportiamo la notizia filtrata nelle ultime ore secondo la quale due giorni fa, giovedì due maggio, un velivolo sionista senza pilota sarebbe precipitato nei territori palestinesi sottoposti all'occupazione, poche dozzine di metri lontano dal confine con la Striscia di Gaza assediata.

E' molto probabile che il drone fosse armato e che fosse stato inviato dal comando sionazista per proseguire la campagna di violazioni della tregua che in meno di una settimana ha visto due bombardamenti aerei, un cannoneggiamento navale e un 'raid' di mezzi corazzati, risultati nella morte di un civile palestinese e nel ferimento di un secondo.

I mezzi di comunicazione sionisti si sono affrettati a dichiarare che il drone sarebbe rimasto vittima di un "guasto tecnico" ma a noi piace ricordare come l'IRGC iraniana abbia a disposizione contromisure elettroniche in grado di confondere e 'bruciare' i sistemi di navigazione degli UAV imperialisti...

Terminato l'interrogatorio dell'uomo che ha scavalcato il 'Confine Tecnico' tra Israele e Libano mercoledì scorso!


L'Armee Libanaise, terminato di interrogare il cittadino dell'entità sionista che aveva violato la Linea Blu che divide il Libano dalla Palestina occupata vicino a Naqoura, starebbe per consegnarlo agli uomini dell'UNIFIL. Il nome del prigioniero non é stato diffuso, ma si sa per certo che é un uomo e che la sua età é di 34 anni. Egli si sarebbe arrampicato lungo la rete divisoria ad Al-Labbouneh e la avrebbe quindi saltata avanzando quindi fino a superare la Linea Blu.

A quel punto una pattuglia del Direttorato Nazionale di Intelligence, che aveva seguito i suoi movimenti fin dall'inizio, si é avvicinata e lo ha fermato; apparentemente l'uomo si é consegnato senza proteste o resistenze. Anche in un caso simile lo scorso agosto il prigioniero era poi stato passato alle forze ONU stanziate nella zona che avevano arrangiato la sua restituzione al regime sionista.

Nella giornata di ieri, inoltre, almeno sei apparecchi sionisti a reazione hanno invaso lo spazio aereo libanese, nell'ennesima violazione dei termini dell'armistizio sancito nel 2006 con la Risoluzione ONU 1701.

Google.ps diventa "Google Palestina"; rabbia impotente del regime ebraico di occupazione per la modifica!

La multinazionale della rete "Google", proprietaria del più famoso e utilizzato motore di ricerca internettiano fino a ieri indicava la propria homepage Google.ps come 'Google Territori Palestinesi' offendendo e sminuendo la dignità storica e culturale di milioni di abitanti legittimi della Palestina, nazione riconosciuta storicamente fin dagli occupanti romani, oltre duemila anni fa.

Adesso il colosso di Mountain View ha corretto le proprie diciture, giustamente indicando l'url Google.ps come 'Google Palestina', scatenando l'ira meschina e impotente dei sionisti del regime ebraico di occupazione che vorrebbero disperatamente negare l'esistenza della Palestina; il territorio che essi abusivamente hanno invaso oltre sessanta anni fa.

Portavoce dell'azienda californiana, rispondendo alle scomposte e offensive reazioni di parte sionista hanno dichiarato che Google.com non ha fatto altro che adeguarsi alla nomenclatura usata in ambito internazionale, in particolare dopo la promozione della Palestina in ambito ONU avvenuta l'anno scorso con voto a maggioranza schiacciante.

venerdì 3 maggio 2013

Roknabadi: "Tre anni di preparazione e lavoro preliminare per la crescita dei rapporti economici Beirut-Teheran daranno presto i loro frutti!"

L'ambasciatore iraniano in Libano Ghazanfar Roknabadi ha dichiarato che i due paesi, legati da cordiali e profonde relazioni diplomatiche, sono pronti a intensificare e approfondire ulteriormente i loro rapporti commerciali ed economici.

"Questo genere di legami vedranno già dai prossimi mesi una intensa e florida crescita, che si accompagnerà all'espansione di numerosi progetti di cooperazione le cui basi sono state gettate nel corso degli ultimi tre anni" ha dichiarato alla stampa di Beirut il capo della delegazione iraniana.


Fra i passi fondamentali compiuti negli ultimi tempi Roknabadi ha indicato la formazione di un consiglio congiunto di imprenditori e professionisti dell'import-export iraniani e libanesi per supervisionare  e governare l'intensificazione dei rapporti economici e la fondazione di una società mista per la distribuzione in Libano di prodotti tipici iraniani.

Le frange terroriste in Siria pressate dall'Esercito e dilaniate dai conflitti interni sempre più vicine al punto di rottura!!

Mentre la saggezza comune vorrebbe che un movimento sfrangiato e diviso in correnti e fazioni, di fronte a una vasta ed efficace azione offensiva da parte del proprio principale nemico, mettesse da parte le differenze interne per serrare i ranghi e affrontare meglio la sfida esterna, la realtà dei fatti in Siria dimostra che, più le truppe regolari del Governo infliggono sconfitte e rovesci alle varie 'anime' dell'insorgenza terrorista mercenaria pagata da Usa, Israele, NATO, Turchia ed emirati del Golfo, più le varie organizzazioni in cui essa é divisa si muovono guerra sanguinosa anche tra loro stesse, facilitando grandemente il compito delle truppe di Assad.

Siamo in grado di confermare che pochi giorni fa un alto dirigente della cosiddetta 'Brigata Tawheed' (gruppo filoturco tra l'alleanza terroristica wahabita) sia stato eliminato con un attentato esplosivo dal gruppo rivale 'Brigata Sawt al-Haq', mentre in un vasto scontro armato la cosiddetta 'Brigata Farouk' sia stata pressoché annientata da terroristi qaedisti del 'Fronte al-Nusra' che nel fare ciò avrebbero però subito a lora volta gravi perdite. Un altro scontro é stato registrato tra i terroristi del 'Battaglione Muawya' e quelli di 'Deree Duma', che si sono affrontati armi in pugno lasciando sul terreno decine di morti nelle campagne della Provincia di Damasco.

Speriamo che il tasso degli scontri e dei morti nelle lotte intestine tra terroristi continui ad aumentare in modo che l'Esercito siriano trovi ancora più facile eliminare i malconci sopravvissuti di queste diatribe interne.

Anche dal mare! Il regime ebraico continua imperterrito le sue aggressioni contro il ghetto inerme di Gaza!!

La marina da guerra sionazista ha aperto il fuoco contro le coste del ghetto di Gaza, colpendo la zona di Al-waha a Ovest di Beit Lahiya, nella parte settentrionale della Striscia litoranea, colpendo case civili e strutture agricole nella notte tra ieri e oggi.

L'insistenza con cui le forze militari dell'entità ebraica di occupazione della Palestina concentrano i loro sforzi contro le infrastrutture civili ed economiche di Gaza dimostra la malizia e la pervicacia del piano sionista contro la cittadinanza palestinese che politici e generali di Tel Aviv vorrebbero piegare con la violenza più cieca e indiscriminata.

Solamente negli scorsi giorni per ben due volte i bombardieri sionisti si sono accaniti contro il campo profughi di Shati, causando la morte di un giovane civile ventinovenne e il ferimento di un secondo abitante della zona, mentre nel week end precedente erano state colpite le zone di Khan Younis e Rafah. Appena ieri, poi, é stata la volta di un attacco terrestre contro le coltivazioni di Beit Hanoun.

Il Premier irakeno Nouri al-Maliki vince il braccio di ferro coi ministri curdi che ritornano alle sedute del Governo centrale!

Già notevolmente rafforzato dalla vittoria netta della sua coalizione nelle recenti elezioni provinciali, il Premier irakeno Nouri al-Maliki ha incamerato una nuova vittoria politica quando, dopo settimane di Aventino, i Ministri curdi del Governo sono tornati con la coda e le orecchie basse (metaforicamente parlando) a sedersi a Bagdad, interrompendo un autoesilio che durava da due mesi.
La rottura si era consumata quando il Parlamento aveva passato a maggioranza il bilancio statale del 2013 senza allocare i fondi richiesti dai Curdi per permettere alle compagnie petrolifere americane di lavorare nel Nord del paese, secondo accordi presi unicamente con le autorità locali, accordi illegali secondo la legge irakena che prevede uno stretto controllo centralizzato del Governo su tutte le attività petrolifere.

Ma dopo due mesi di boicottaggio delle riunioni governative, di fronte alla indisponibilità di Maliki ad alcun cedimento e di fronte alla sua larga vittoria elettorale, i Curdi hanno dovuto passare la mano e dichiararsi sconfitti: nella giornata di ieri Nechirvan Barzani aveva annunciato la resa, oggi i Ministri curdi sono tornati al tavolo di Bagdad.

L'Esercito siriano respinge i terroristi wahabiti nelle province di Homs e Tartous!

L'Esercito regolare siriano ha stretto la presa su concentrazioni di militanti qaedisti armati nella Provincia di Homs conquistando Wadi al-Sayeh e isolando completamente la zona di Khaldiyeh verso la quale é stato lanciato un ultimatum: se i terroristi armati non si arrenderanno le truppe di Assad procederanno alla loro sistematica distruzione.

Anche nella zona costiera della Provincia di Tartous il villaggio di Bayda é stato conquistato dalle forze regolari, che ora hanno spianata la strada verso Baniyas nei cui dintorni da molte settimane incrociavano pattuglie e cellule di terroristi.

La cosa divertente  é che queste importanti vittorie dell'Esercito siriano sono state annunciate e ammesse dallo stesso fasullo "Osservatorio" di Coventry, creato originariamente come 'megafono' della più becera propaganda anti-Assad e antisiriana, ora ridotto a cronista dei successi del Governo nella lotta contro l'insorgenza prezzolata filo-imperialista e filosionista.

giovedì 2 maggio 2013

Ancora un'attacco armato sionista contro terreni agricoli di Gaza: Beit Hanoun subisce l'ennesima provocazione!

Dopo la successione di bombardamenti aerei che hanno causato la morte del ventinovenne Haitham al-Meshal e il ferimento di un altro abitante del campo profughi di Shati un'altra violazione della tregua siglata a fine novembre 2012 dimostra come la dirigenza dell'entità ebraica di occupazione della Palestina non sia stanca di provocare la cittadinanza di Gaza, forse nel tentativo di riaccendere un conflitto armato.

Questa mattina infatti una colonna corazzata dell'esercito sionazista é entrata 300 metri oltre il confine della parte settentrionale del ghetto palestinese assediato aprendo il fuoco contro terreni e strutture agricole e danneggiando le installazioni ivi presenti.

L'incidente, avvenuto nei pressi di Beit Hanoun, é stato 'coperto' dal cielo da elicotteri da combattimento, che hanno incrociato sopra la zona invasa fino al ritiro dei mezzi corazzati. Alcune delle installazioni prese di mira dagli invasori rientravano nelle pertinenze della Facoltà di Agricoltura dell'Università di Gaza.

L'Armee Libanaise cattura un infiltrato sionista al di là del confine "tecnico" vicino al Al-Labbouneh!

Nella giornata di ieri uomini dell'Esercito libanese hanno bloccato un cittadino dell'entità sionista di occupazione che aveva violato il 'Confine Tecnico' spingendosi al di là della Linea Blu nei pressi della zon di Al-Labbouneh. L'uomo, di cui non sono state rivelate le generalità, non ha saputo giustificare la propria presenza oltreconfine ed era con ogni probabilità impegnato in una missione di spionaggio.

Formalizzatone l'arresto, gli ufficiali libanesi ne hanno disposto il trasferimento presso Ras al-Naqqoura, in attesa di segnalarne la presenza ai colleghi dell'UNIFIL, che, come da prassi in casi del genere, prenderanno contatto con le autorità del regime ebraico per stabilire i termini di restituzione dell'individuo.

Da quando le forze della Resistenza libanese hanno respinto il tentativo sionista di invasione dell'estate 2006 Tel Aviv ha costantemente violato i confini terrestri ed aerei del Paese dei Cedri con aerei, droni senza pilota e pattuglie di militari armati. Nonostante le numerose segnalazioni libanesi in merito nessuna reale sanzione é stata presa nei confronti di Israele.

mercoledì 1 maggio 2013

Assad celebra il Primo Maggio alla Centrale Elettrica di Tishreen: "Voi sventate i piani di quanti vorrebbero l'Oscurità sulla Siria!"

Per celebrare la Giornata Internazionale dei Lavoratori e contemporaneamente dimostrare la sicurezza e la fiducia che ripone nel proprio popolo fedele il Presidente siriano Bashir Assad si é recato alla Centrale elettrica di Tishreen, visitandola in tutte le sue parti, ricevendo l'omaggio dei lavoratori e discutendo con rappresentanze dei tecnici, degli operai, dei sindacati e della dirigenza dell'impianto.
Ancora una volta si é visto come al contrario di quanto racconti lo spudorato "panzanificio" occidentale la Siria resista come un solido blocco alle offese e agli attacchi dell'internazionale imperialista-qaedista, unita in una apparentemente blasfema alleanza che é solo conseguente quando si ricordi quali origini abbia la diffusione del wahabismo a livello internazionale, usato come arma dalla CIA fin dall'inizio degli anni '80.

Parlando ai lavoratori Assad ha dichiarato: "La vostra opera quotidiana sventa e vanifica i tentativi di quanti vorrebbero precipitare la Siria nell'oscurità, sia in maniera metaforica, sia in maniera pratica e concreta, visto che permettete ai vostri compatrioti e concittadini di godere dell'energia necessaria a condurre normalmente le loro vite e il loro lavoro".

Il Contrammiraglio Sayyari: "La 25esima Flottiglia iraniana presto in visita di cortesia alla Marina dell'Oman!"

Dopo il grande successo della crociera transoceanica della 24esima Flottiglia della Marina Iraniana, che ha attraversato per la prima (e certamente non ultima) volta i flutti del Pacifico andando in visita ufficiale fino in Cina e mostrando la bandiera della Rivoluzione Khomeinista di fronte agli occhi increduli dei capitani della Settima Flotta USA il Comandante supremo della Marina di Tehera, Contrammiraglio Sayyari, ha dichiarato che presto un distaccamento navale iraniano visiterà l'Oman.

Al contrario di altri stati del Golfo Persico, che si fanno manipolare dagli Stati Uniti e dall'Occidente in senso anti-iraniano l'Oman é noto per gli ottimi rapporti che intrattiene con la Repubblica Islamica, non solo a livello diplomatico e commerciale ma anche militare, come mostrano qui le foto di un amichevole incontro tra i comandanti delle due marine.

Una aperta e franca politica di 'buon vicinato' é fondamentale per il futuro di cooperazione e sviluppo che, con il loro assenso, l'Iran ha ogni intenzione di costruire con più partner internazionali possibili.

Abu Ahmed della Jihad Islamica: "Israele si prepari alla nostra rappresaglia, il sangue versato ieri non rimarrà invendicato!"

Immediatamente dopo la grave provocazione sionista, con bombardieri scatenati contro un campo profughi della Striscia assediata di Gaza la cui incursione ha causato la morte di un civile e il ferimento di un altro é toccato ai portavoce del Movimento per la Jihad Islamica in Palestina dichiarare che da questo momento in poi il regime ebraico di occupazione sarà legittimamente bersaglio, nei tempi e nei modi ritenuti adeguati e opportuni, della rappresaglia della Resistenza.

Abu Ahmed, delle "Saraya Al-Quds" (le brigate armate della Jihad palestinese) ha personalmente letto l'annuncio al quale, secondo la prassi dell'organizzazione, seguiranno certamente fatti adeguati alla gravità dell'offesa ricevuta a Shati. La vittima del bombardamento sionista, un giovane ventinovenne di nome Haitham al-Meshal, é stato tumulato stamane con una cerimonia che é diventata pretesto per una manufestazione di rabbia determinata da parte della popolazione del ghetto assediato.

E' la seconda volta, dall'inizio di Aprile 2013, che gli aerei sionisti colpiscono la Striscia di Gaza, la pazienza dei Palestinesi ha un limite e adesso esso é stato abbondantemente superato.


martedì 30 aprile 2013

Grave attentato sionista contro la Striscia di Gaza! Un civile palestinese ucciso e un altro ferito da bombardamenti aerei!

Ancora una volta, nonostante la buona volontà palestinese di tenere fede all'armistizio siglato dopo gli otto giorni di confronto armato dello scorso autunno, il regime ebraico di occupazione della Palestina si dimostra incapace di rispettare patti siglati e impegni presi (quando, disperato per l'esito elettorale dei razzi contro Tel Aviv, Dimona, Eilat, Benji Netanyahu -invariabilmente castigato alle seguenti elezioni- si affrettò a implorare un cessate-il-fuoco qualunque presso il Cairo).

Dopo il fuoco di cecchini di sabato scorso e il bombardamento aereo di avantieri ancora una volta i piloti sionazisti, membri dell'aeronautica più vigliacca della Terra, hanno lanciato bombe e razzi contro il campo profughi di Shati, uccidendo un civile e ferendone un altro.

La conferma é stata data poche  ore fa dal Ministro della Salute di Gaza Ashraf al-Qudra che ha condannato vibratamente le azioni sioniste, totalmente arbitrarie e ingiustificate. Adesso é pieno diritto della Resistenza armata del ghetto palestinese riprendere in ogni momento e con ogni mezzo i lanci di razzi contro obiettivi sionisti.

Le vittorie dell'Esercito siriano a Daraa consentono a quasi 50mila profughi di tornare alle loro case! La conferma di Giordani e ONU!!

Oltre 45mila profughi siriani che avevano dovuto allontanarsi dalle loro case a causa delle attività terroristiche dei mercenari wahabiti controllati da Washington, Tel Aviv, Parigi, Ankara, Riyadh e Doha hanno riattraversato il confine Siro-Giordano rientrando in patria dopo mesi di esilio forzato. Più precisamente sono stati finora 45.865 a rientrare nelle loro case e ogni giorno vengono seguiti da un numero variabile tra le 300 e le 400 persone.

Queste sono le cifre ufficiali fornite dal Colonnello Zaher abu Shehab, che supervisiona il campo di Zaatari, in Giordania e sono suffragate dalla testimonianza dell'inviata ONU Melissa Fleming, che ha confermato come le recenti vittorie dell'Esercito Siriano a Daraa e dintorni abbiano reso possibile questo lusinghiero risultato, facendo sperare per una prossima soluzione del problema dei rifugiati siriani in Giordania.

Bisogna notare che per tutto il periodo della loro permanenza nel regno ascemita i cittadini siriani siano rimasti ferocemente fedeli al loro Governo e al loro presidente, facendo scoppiare vere e proprie sommosse quando, nel tentativo di convertire alcuni di loro alla causa anti-Assad, agenti NATO e sauditi avevano cercato di fare propaganda all'interno del campo.

Hezbollah dichiara: "Il fallito attentato di Damasco dimostra la bancarotta politica e morale dell'insorgenza wahabita!"

Commentando il fallito tentativo d'assassinio del Premier siriano Wael al-Halqi a mezzo autobomba il movimento sciita libanese Hezbollah ha dichiarato che non si é trattato d'altro che di un "Ennesimo episodio criminoso, ultimo di una striscia di eventi che dimostrano la bancarotta politica, morale, ideale e militare in cui sono caduti i gruppi terroristici mercenari wahabiti finanziati dalla cospirazione internazionale anti-siriana".

"Come già nel caso dello Sceicco sunnita Mohammed Said al-Bouti il terrorismo wahabita mira contro figure rappresentative dell'unità nazionale siriana, quell'unità che ha con successo respinto ogni tentativo di divisione settaria con la quale i cospiratori internazionali avrebbero voluto mettere siriani contro siriani per portare avanti i loro interessi. La Siria ha detto "no" a questi tentativi, per questo i terroristi replicano con cieca crudeltà lanciando autobombe in mezzo alla folla".

Hezbollah ha inviato le sue congratulazioni al Premier Al-Halqi dichiarando che "La mano di Dio Onnipotente si é frapposta tra lui e la vigliacca offesa nemica, la solidarietà e le preghiere di tutto il Movimento assisteranno la pronta guarigione dei feriti e accompagneranno le vittime che si sono sacrificate per la sua sicurezza verso il Cielo dei Martiri".

lunedì 29 aprile 2013

Dopo Raad il Viceministro Bogdanov incontra anche Hassan Nasrallah: sempre più amichevoli le relazioni Mosca-Hezbollah!

Proseguendo nella sua visita ufficiale in Libano il VIce di Sergej Lavrov, Mikhail Bogdanov, ha passato diverse ore a colloquio con Hassan Nasrallah, Segretario Generale del Movimento sciita Hezbollah. L'incontro che ha avuto luogo sabato sera ha seguito la cena del diplomatico russo con Mohammed Raad, capo dei parlamentari del movimento.

Bogdanov finora ha passato più tempo con i rappresentanti di Hezbollah che con le alte cariche del Paese dei Cedri, evidente segno di come al Cremlino Putin e i suoi consiglieri puntino tutte le loro carte sul Movimento di Nasrallah, perno della coalizione elettorale progressista, perché nelle prossime elezioni politiche porti a casa un risultato positivo che tenga lontano dalle leve del potere il 're travicello' Saad Hariri, il cui carrozzone di partiti filosionisti, filoamericani, é totalmente permeato e pervaso di simpatizzanti filo-wahabiti che trasformerebbero il Libano in un nuovo Pachistan.

Ripartendo alla volta di Mosca nella serata di domenica 28 aprile Bogdanov ha dichiarato: "La mia visita in Libano é stata fondamentale per inquadrare il futuro dei rapporti russo-libanesi"; rapporti che, é chiaro anche ai sassi ormai, passeranno sempre di più attraverso Hezbollah.




Terroristi disperati attentano al Premier siriano con fallimentare autobomba; l'Esercito mette all'angolo le loro ultime forze!

E' con viva gioia e soddisfazione che comunichiamo ai nostri fedeli lettori come il Primo Ministro siriano Wael Nader al-Halqi abbia scampato ogni conseguenza del disperato, improvvisato attentato che gli ultimi residui di presenza wahabita nella Provincia di Damasco hanno lanciato contro il suo convoglio motorizzato la grande professionalità e abilità dei responsabili della sua sicurezza hanno protetto efficacemente la sua vita e la sua salute al costo di un minimo di danni collaterali.

Anche questo fallimentare tentativo dimostra come l'insorgenza dei criminali qaedisti stia sparando le ultime cartucce: crollata quasi subito la speranza di sollevare la popolazione contro il Governo, sventato da oltre un anno il tentativo di costituire 'zone franche' dove fare affluire armi, aiuti e truppe straniere, le truppe regolari siriane stanno schiacciando un covo e una base wahabita dietro l'altra ricacciando sempre più indietro i miliziani superstiti.

Da Quasayr e dai villaggi circostanti le truppe siriane hanno ripreso anche Kimam, mentre  sul confine col Libano un massiccio tentativo di infiltrazione tra Halat, Idlen e al-Msherfeh é stato intercettato e respinto, garantendo che i terroristi rimasti dalla parte siriana della frontiera non riceveranno armi né rinforzi.

Altrove cellule terroriste sono state circondate presso Jobar, al-Shifoniyeh, al-Rihan, Harmala e Barzeh al-Balad, con dozzine e dozzine di militanti uccisi tra cui i leader  Abu Hamza al-Maidani, capo del 'Battaglione Hamza al-Abbas' e Abu Mus’ab, leader della formazione 'Asoud al-Furqan'.

Questa stringa di importantissime vittorie siriane spiega a sufficienza come mai il Presidente 'Nobel per la Pace' Obanana e i suoi lacché inglesi e francesi stiano battendo alla disperata sul tam-tam delle menzogne raccontando colorite frottole sulle "armi chimiche" siriane in uno stanco e poco convincente "replay" della farsa sulle 'Armi di Distruzione di Massa' andata in onda sotto la presidenza Bush.

Al Cairo dimostranti denunciano le ingerenze qatariote in Egitto: "Al-Thani, qui non sei gradito!"

Con una imponente manifestazione nel corso della quale la bandiera dell'Emirato di Doha é stata associata al vessillo sionista ed é stata a più riprese con esso calpestata e data alle fiamme migliaia di cittadini egiziani hanno serrato d'assedio l'ambasciata del Qatar rendendo ben chiaro al corpo diplomatico asserragliato al suo interno, protetto da uno spesso cordone di sicurezza di gendarmi antisommossa, quanto i tentativi dell'Emiro Al-Thani e famiglia di influenzare in senso filo-wahabita la politica interna egiziana anche attraverso la grande ricchezza dei suoi petrodollari, non siano affatto apprezzati o graditi da una larga fetta di popolazione.

All'inizio del 2013 il Qatar aveva offerto due miliardi e mezzo di dollari al Cairo come "aiuto" contro la sua crisi monetaria (500 milioni di prestito e due miliardi di deposito, eventualmente raddoppiabili in seguito); l'offerta aveva scandalizzato l'opinione pubblica legata ai partiti  di opposizione che aveva gridato al tentativo di Doha di "comprare" la Rivoluzione egiziana.

Il fatto che la bandiera qatariota sia stata associata a quella israeliana nel corso della protesta deriva dal servizio che Doha sta rendendo a Tel Aviv nel corso degli ultimi due anni, foraggiando e sostenendo i terroristi qaedisti attivi in Siria nel tentativo di abbattere il legittimo Governo del Presidente Assad, avversario implacabile del regime ebraico di occupazione della Palestina.

domenica 28 aprile 2013

Il Presidente del Parlamento siriano arriverà domani in visita ufficiale in Iran!


Quattro giorni di visita ufficiale nella Repubblica Islamica sono in programma per Mohammed Jihad al-Laham, Presidente del Parlamento siriano e per i suoi accompagnatori; un impegno ufficiale che prenderà il via lunedì 29 aprile e si concluderà giovedì 2 maggio. Nel suo soggiorno iraniano Al-Laham incontrerà il collega e parigrado Ali Larijani, il Presidente uscente Ahmadinejad, il Ministro degli Esteri Ali Akbar Salehi e il Segretario del Supremo Consiglio Nazionale di Sicurezza Saeed Jalili.

Non é previsto, a quanto si sappia ora, un incontro con la Guida Suprema Ayatollah Khamenei; comunque l'ospite siriano "incasserà" da questi incontri coi vertici iraniani la rinnovata solidarietà di Teheran, rinfocolata e rinsaldata dalle ottime notizie dai fronti di combattimento, dove le forze regolari di Damasco stanno facendo grandi progressi arrivando sempre più vicine a chiudere del tutto le frontiere all'afflusso di altri mercenari e altre armi ed equipaggiamenti.

L'attività diplomatica interna ed esterna alla Siria in queste ultime settimane ha confermato come il Presidente Assad possa sempre contare sul sostegno dei suoi tradizionali alleati e come questi si stiano impegnando a fondo per permettere una soluzione definitiva della situazione sul terreno.

Imponente manifestazione a Buraydah per la liberazione di tutti i prigionieri politici sauditi!!

La cittadina saudita di Buraydah, nella parte centrosettentrionale del paese, é stata animata ieri da una imponente manifestazione di protesta organizzata per chiedere l'immediato rilascio di tutte le migliaia di detenuti politici attualmente presenti nelle galere del regime, la maggior parte dei quali, lo ricordiamo, é stata semplicemente 'rapita' senza un arresto o un'accusa formale e viene costantemente sottoposta ad abusi e maltrattamenti.

Nonostante il luogo della manifestazione sia ben lungi dalla porzione di paese (la costiera orientale) abitata dalla minoranza sciita, numerosi sono stati i richiami alla figura dello Sceicco Nimr al-Nimr, che é diventato il simbolo dell'opposizione democratica all'arbitrio della corte di Riyadh, specialmente da quando (lo scorso luglio) anche lui é stato sequestrato e imprigionato illegalmente.

Alcuni detenuti politici in Arabia Saudita, l'ultima monarchia assoluta ancora esistente sulla faccia della terra, sono stati tenuti in carcere per oltre sedici anni consecutivi.


Ancora una violazione della tregua da parte sionista! Attacco aereo su Khan Younis e Rafah!!

Dopo l'episodio di Jabaliya, da noi prontamente riportato, in cui cecchini sionazisti hanno aperto il fuoco ferendo il diciassettenne Jameel Heesha il ghetto palestinese assediato di Gaza ha subito un nuovo affronto questa mattina all'alba quando apparecchi da bombardamento di Tel Aviv hanno colpito tre volte tra Khan Younis e Rafah.

Secondo quanto riportato dai servizi d'emergenza della Striscia, non ci sarebbero stati morti o feriti, ma i danni materiali sarebbero ingenti. Ancora una volta si nota chiaramente la malafede sionista che, dopo avere siglato in fretta e furia l'armistizio con l'enclave palestinese per fermare il lancio di razzi contro Eilat, Beersheba, Dimona, Al.-Quds e Tel Aviv, ha violato la tregua a suo piacimento, arrivando persino a uccidere quattro cittadini palestinesi.

Di fronte a queste flagranti violazioni della parola data si aspetta una presa di posizione, anche solo formale, dell'Egitto, che di quell'accordo di armistizio era stato mediatore, garante e facilitatore.