venerdì 17 gennaio 2014

Con una valanga di "Sì" il 60 per cento degli Egiziani approva la nuova Costituzione: ormai l'Ikhwan é alle corde!

Ai dispersi, frammentati residui di quella che una volta era la potentissima Fratellanza Musulmana, che ha egemonizzato il potere politico nei primi mesi del 'Dopo-Mubarak' ma che anche sotto il regime del dittatore filo-usa e filo-israele godeva di grandissimo potere in quanto opposizione 'accettta' e strumento di sfogo delle pulsioni estremiste delle masse popolari deprivate dei frutti del socialismo nazionalista instaurato da Nasser, non rimaneva che una speranza: quella cioé che il referendum costituzionale conclusosi ieri dopo due giorni di votazioni si concludesse con un quorum basso, attorno al cinquanta per cento e sperabilmente anche meno in modo da poter chiocciare che 'la maggioranza' dei cittadini aveva aderito all'appello al boicottaggio delle urne lanciato dagli imam al soldo dell'Ikhwan.

Non é andata così, e i risultati elettorali dimostrano che circa il sessanta per cento degli aventi diritto si é recato alle urne; comparato con i risultati delle elezioni presidenziali e parlamentari questo significa che molto probabilmente anche molti di coloro che avevano in prima battuta sostenuto il Partito di Libertà e Giustizia e Mohammed Mursi hanno cambiato rapidamente idea dopo aver visto la maniera settaria e inefficiente con cui i Fratelli Musulmani hanno gestito la Cosa Pubblica in quasi un anno di predominanza.

Ora, col 95 per cento dei consensi a favore della nuova Carta Costituzionale che garantisce ampie autonomie e poteri alle Forze Armate si attende di vedere se il Generale Al-Sisi annuncerà ufficialmente la sua candidatura alla poltrona presidenziale oppure se continuerà a fungere da 'garante' al nuovo Egitto che si avvia verso nuove elezioni e, si spera, una gestione del potere più lineare ed efficiente.

4 commenti:

  1. Il 60% è un ottimo risultato, mi congratulo con il popolo egiziano. Ormai l'ikhwan vale meno di niente, ma le insidie non sono certo finite! Io spero vivamente che al sisi si candidi e che vinca le prossime elezioni, l'egitto non può finire in mano ad el baradei, shafik o altra gentaglia simile asservita in tutto e x tutto, come prima lo era mubarak, ai sauditi e all'occidente.

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  2. Bisogna vedere se Sissi non sia anche lui sotto sotto un asservito a quegli interessi....

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    1. Lo scopriremo valutando le sue azioni...finora fanno ben sperare...ma non affrettiamoci...

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  3. I dati del governo che danno il 38,5 non mi sembrano realistici . Al cairo ho visto una grande affluenza nei quartieri piu' ricchi e in quelli a maggioranza copta ma scarsa nei quartieri popolari . Il secondo giorno di votazioni non si avvicinava nessuno ai seggi . Mi aspettavo di piu' francamente , mi sembra che mentre si puo' dre che ii fratelli musulmani sono ormai minoritari , dire che sono finiti mi sembra , purtroppo ,azzardato

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