lunedì 17 marzo 2014

In memoria del sacrificio di Atef Ahmad Jabali, morto un anno fa a Yarmouk difendendo il suo popolo!!

Ieri commemorando l'anniversario del sacrificio di Rachel Aliene Corrie abbiamo "giocato sul sicuro", citando un'icona già assurta a fama mondiale che persino il lettore più cursivo e superficiale del nostro outlet avrà avuto poca difficoltà a riconoscere o comunque a identificare dopo un minimo di sforzo internettiano.

Adesso, pubblicando la foto di Atef Ahmad Jabali, giochiamo "sul difficile" e anticipiamo a tutti che per noi un Atef Jabali conta (senza voler togliere niente al suo impegno sincero e alla sua buona fede) quanto CINQUANTA RACHEL CORRIE, perché Jabali ha fatto la scelta della lotta armata e per lui la morte non é stata il risultato di un 'incidente', ma la logica conseguenza di aver portato la sua scelta di vita fino in fondo, senza tentennamenti, senza ripensamenti, con chiarezza, logica consequenzialità e dignità infinita.

Chi ci legge da tempo già lo sa, "PALAESTINA FELIX" non é un ritrovo di pacifisti benpensanti, agitatori di bandiere arcobaleno, marciatori di Assisi e altre simili comparse da parrocchietta, per noi la bestia imperialista si abbatte armi in pugno e nessun militante é più degno di  ammirazione e solidarietà di quello che prende in mano cartucce e fucile d'assalto. Ovviamente mirando ai bersagli giusti.

Quali fossero i bersagli giusti Atef Jabali lo sapeva benissimo visto che militava nel Fronte di Liberazione della Palestina -Comando Generale che mai una volta ha tentennato sulla soglia di 'accordi' 'tregue' 'dialoghi' e altre imposture ma sempre coerentemente ha tenuto nel mirino il regime ebraico, i suoi scherani e i suoi sostenitori, sullo stesso piano con la Siria assadista e baathista, con l'Iran khomeinista, rivoluzionario e con Hezbollah.

Atef Jabali ha difeso la sua gente, generosamente accolta nel 'campo' di Yarmouk, che 'campo' non era, ma ospitava fino al 2011 decenti e dignitosi esempi di edilizia popolare dotati di ogni servizio e quando si sono presentati i mercenari takfiri col loro pseudo-islam eretico da Età della Pietra, al soldo di Israele, NATO, Usa ed emirati del Golfo ha fatto l'unica cosa normale e naturale: ha imbracciato il fucile e ha sparato.

Atef Jabali é morto un anno fa, ma il suo spirito vivrà in eterno; se i Palestinesi avranno ancora un futuro in Siria non sarà grazie ai traditori di Hamas che si sono schierati coi i mercenari wahabiti, ma grazie a lui e a quelli come lui, che hanno saputo ripagare la generosità della Siria e dei Siriani combattendo contro coloro che, su ordine dei sionisti e dei loro alleati, volevano fare strame della Repubblica Araba di Hafez e Bashir Assad!


1 commento:

  1. Appoggio al 100% la linea di Palaestina Felix: guerrieri armati contro l'imperialismo americano e sionista.
    Anche perchè è sufficiente osservare la condotta di illustri pacifisti e terzomondisti che attualmente siedono in parlamento: di combattere il regime atlantista ed ebraico non gliene fotte un c***. A loro interessa un posto all'ONU, alla Camera dei Deputati o a Bruxelles. Quando intascano 16.000 euro mensili per comprarsi la casa ai Parioli, considerano la rivoluzione finita. Federico

    RispondiElimina