martedì 21 ottobre 2014

Abadi vola a Teheran per incontrare il Presidente iraniano Rohani, ma ricorda: "Mai truppe occidentali in Irak!"

Confermando quanto annunciato a inizio ottobre dal Premier nominato in seguito alle dimissioni di Nouri Al-Maliki (grande anima che ha sacrificato la sua chiara vittoria elettorale al bene della nazione mesopotamica) il Parlamento irakeno ha approvato finalmente le nomine di Ministro della Difesa e Ministro degli Interni e una nuova serie di operazioni offensive contro l'ISIS é attualmente in corso.

E' solo naturale, quindi, che di fronte a una situazione tornata promettente, il Premier irakeno si rechi dal suo più prossimo e fidato alleato regionale per concertare le prossime mosse, cosa che Haider Abadi ha fatto ieri sera volando a Teheran per incontrarsi col Presidente della Repubblica Islamica Rohani.

Prima della sua partenza, parlando nella città sacra di Najaf, (dove aveva incontrato l'Ayatollah Sistani), Abadi ha reiterato che in nessun caso permetterà mai a truppe americane, occidentali o della 'coalizione anti-ISIS' di venire a occupare parti del territorio nazionale e che tale decisione non é reversibile o negoziabile.

4 commenti:

  1. Si spera che le operazioni di pulizia sui takfiri vengano portate a buon fine eliminandoli tutti ... e' bene fare presto e eliminare tutti i tentativi di infiltrazione straniera ... tamponare i confini con la siria e' fondamentale per chiudere i varchi di passaggio delle orde terroriste ... e dare un colpo definitivo anche alle speranza sioniste e americane dik avere un'area dove poter effettuare le loro operazioni di destabilizzazione dell'area. S'sara' bene che il governo iraqeno non cada nell'errore fatale di tenere fuori la minoranza sunnita dalle decisioni di governo ...

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  2. l`equilibrio tra le diverse realta`irachene ,e`indispensabile,ma il sottofondo deve essere la forte volonta di perseguire gli interessi nazionali ,popoli uniti vincono e prosperano!

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  3. L'infame McCain invece vuole mandare le truppe proprio in Siria e Iraq.

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    1. L'idiota McCain, non si rende conto, che se mai venisse presa questa decisione, se ne pentirebbe molto velocemente, sopratutto per quanto riguarda la Siria.

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