giovedì 12 febbraio 2015

Mehdi Sanayee dichiara: "I missili S-300 all'Iran entro la fine dell'anno!"

A poco più di tre settimane di distanza dalla visita iraniana di Sergei Shoigu, Ministro della Difesa russo, l'ambasciatore della Repubblica Islamica a Mosca, Mehdi Sanayee, ha dichiarato ai microfoni dell'Agenzia Stampa FARS (outlet semi-ufficiale di Teheran) che i sistemi antiaerei S-300 saranno consegnati entro la fine dell'anno solare in corso.

La consegna causerebbe l'immediato decadimento della richiesta di risarcimento per 4 miliardi di dollari americani che la Repubblica Islamica ha domandato a Mosca per il rifiuto (causato da un'improvvida decisione dell'allora Presidente Dmitri Medvedev) di consegnare i sistemi antiaerei nel 2010.

Da allora l'Iran ha comunque risolto il problema di una protezione aerea a quote medio-alte potenziando i vecchi sistemi missilistici S-200 e sviluppando autonomamente (secondo i criteri della Jihad per l'Autosufficienza Militare) il sistema Bavar-373.

3 commenti:

  1. Ora evidentemente Putin sta ripensando tutta la strategia .... d'altronde per quale ragione dovrebbe fidarsi degli americani e degli altri pavidi europei ? meno male che in Russia c'e' uno con le palle così altrimenti la Russia sarebbe un inferno di guerre fratricide finanziate e dirette dalla CIA e Mossad come l'esempio ucraino ... gli ucraini pagheranno amaramente la scelta scellerata di aderire a scatola chuisa all'europa della Merkl e Hollande ... due personaggi incapaci di avere le palle a livello internazionale e alla fine succubi degli americani e sionisti... l'ucraina paghera' con crisi economiche terribili ...a guadagnarci sareanno solo i soliti mafiosi ucraini razzisti e fascisti , una minoranza ... peggio per loro ... entrare per loro ssra' una sciagura ... se avessero gli ochi per vedere dovrebbero vedere la situazione greca ... la loro e' anche peggiore ...

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  2. influenza sionista sull'ucraina... non prendere tutto come oro colato ma farsi parecchie domande..
    Federico

    https://www.youtube.com/watch?v=naoe8KF_3Kw

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  3. Il Bavar373 e' stato testato in modo definitivo (e totalmente soddisfacente) a inizio settembre del 2014, e la sua produzione industriale sarebbe dovuta partire a primavera di quest'anno. Il programma Bavar373 e' molto importante per i militari iraniani, ma lo e' anche dal un punto di vista industriale, dato che questo sistema antiaereo rientra nel massiccio progetto (in corso) per l'ampliamento della rete della difesa aerea iraniana. Gli S300 e il Bavar373 condivideranno il compito della difesa aerea strategica iraniana. Secondo le dichiarazioni il Bavar373 dovrebbe avere prestazioni almeno identiche all'S300. Questi due sistemi hanno molto in comune,e difatti il Bavar373 adotta gli stessi radar dell'S300. Con la crescita delle relazioni tra Mosca e Teheran, il progetto ne beneficierà e verrà accellerato.

    D'accordo poi con Federico sull'influenza sionista in Ucraina. L'oligarca miliardario ucraino-sionista Igor Kolomojskij (passaporto ucraino e israeliano) ne e' un esempio; Kolomojskij e' governatore della regione di Dnepropetrovsk. La gestione di altre regioni fù assegnata ai suoi seguaci. Così, a sua volta, la regione di Donetsk fù diretta da un altro oligarca, Sergej Taruta. La gestione di Odessa andò a un sostenitore e amico di Igor Kolomojskij, Mace. Va notato che Mace poté installarsi dopo la tragedia di Odessa, voluta e finanziata proprio da Kolomojskij. Igor Kolomojskij creò il suo esercito privato. Finanzia attivamente i battaglioni della Guardia Nazionale “Dnepr-1″, “Doneck-Lugansk”, battaglione speciale PPP Artjomovskij. Grazie agli stretti rapporti con il ministro degli Interni della junta golpista dell’Ucraina Arsen Avakov, Kolomojskij ha legalizzato il suo esercito privato, conferendogli lo status di battaglione della Guardia Nazionale. Possiede la prima banca in Ucraina, Privat-Bank, la quale nel marzo 2014 ricevette 9 miliardi di dollari dalla Banca Nazionale Ucraina, per sostenere il sistema bancario. Tramite la società da lui posseduta e gestita, la Ukrtatnaft (gas), ha vinto una gara per la fornitura di carburante all’esercito ucraino. Possiede infatti la raffineria nazionale ucraina. il massacro ad Odessa in realtà mirava anche al controllo delle raffinerie della città. Poroshenko e la junta a Kiev non hanno nessun controllo su Kolomojskij e sulle sue attività, e nella regione di Dnepropetrovsk tutti i dipendenti e rappresentanti della junta e dello stato a Kiev sono stati espulsi. Igor Kolomojskij e' fuori controllo; finanzia fin dall'inizio la spedizione punitiva contro il Donbass e il sud-est, e le sue mani sono inzuppate di sangue.

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