venerdì 6 marzo 2015

L'ISIS disperato, incendia pozzi petroliferi vicino a Tikrit nel tentativo di ostacolare i jet irakeni!

Ormai la situazione intorno alla città di Tikrit é talmente deteriorata per i tagliagole dell'ISIS che hanno iniziato a ricorrere a misure bizzarre e disperate nel tentativo di ottenere un po' di tregua dall'incessante martellamento delle forze armate irakene, delle milizie sciite, dei volontari sunniti che stanno demolendo la loro struttura difensiva.

Tra queste pagliuzze a cui i wahabiti del Daash cercano di aggrapparsi, ultima in ordine di tempo, vi é anche la vana speranza di ostacolare i raid aerei e i bombardamenti dei micidiali Su-25 di Bagdad incendiando i pozzi petroliferi di Ajjil, da cui fino a poche settimane fa gli estremisti rubavano greggio da vendere a Erdogan per finanziarsi.

Ovviamente nessun genere di incendio di petrolio può bloccare i sistemi di tracciamento e acquisizione del bersaglio dei 'tank volanti' forniti all'Irak da Putin e dall'Iran...solo dei ciabattari barbuti e ignoranti come i militanti del 'califfato' possono pensarlo.

Anche la cittadina di Al-Dour, a Nord di Tikrit, sta per essere investita dall'offensiva del Governo, grazie a una colonna di truppe lealiste che l'ha accerchiata da settentrione e sta calando su di essa; come ha dichiarato il Generale Abdelamir al-Zaidi: "Non ci interessa conquistare Tikrit lasciando che i terroristi ora nascosti in essa possano fuggire e riposizionarsi altrove...per questo abbiamo fatto in modo da circondarla da ogni lato e poi stringere su di essa; nessuno deve riuscire a scappare".

E speriamo che sia proprio così!

2 commenti:

  1. Dottor kahani, e noi là rispondiamo, AMEN. che sia così.
    Vv la vittoria.

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  2. "Nessuno deve scappare"...MI PIACE!

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