venerdì 3 aprile 2015

Perché l'accordo nucleare iraniano è un trionfo per Teheran (e per Mosca)

Come sapere su "PALAESTINA FELIX" non si pappagallano le notizie che si possono facilmente trovare sui media generalisti, ma si cerca di dare un'informazione 'scomoda' su argomenti che altri tralasciano, oppure si aprono punti di vista e di riflessione 'anomali', da prospettive inusuali e similmente trascurate dalla vulgata dei mass-media imperialisti.

Sulla questione dell'accordo nucleare raggiunto in Svizzera dopo estenuanti round di colloqui e trattative i grandi media si trovano in imbarazzo profondo: alcuni cercano di presentare la cosa come una 'vittoria' di Obama (uno che riuscirebbe a strappare sconfitte dalle fauci anche dei più cristallini trionfi), altri tentano di accreditare l'idea che "le sazioni abbiano funzionato", visto che l'Iran accetta ispezioni internazionali e controlli sul suo programma nucleare.

L'accordo nucleare in realtà é un TRIONFO per Teheran, innanzi tutto perché le sanzioni non hanno mai funzionato (erano pensate per 'ridurre alla fame' la Repubblica Islamica, a imitazione di quanto codardamente fatto con l'Irak dal 1991 al 2003, cosa che non é per niente accaduta grazie ai numerosi sbocchi alternativi del petrolio di Teheran in questo mondo ormai multipolare) e vengono rimosse perchè l'Occidente (specie l'Europa) ha DISPERATO bisogno del petrolio iraniano.

Il surplus di valuta straniera che la riapertura delle vendite petrolifere genererà sarà investito per l'ulteriore sviluppo interno e questo garantirà ancora meglio il ruolo di potenza regionale della Repubblica Islamica, obiettivo che è meglio mettere al sicuro quanto prima, e in questo sta il grande successo iraniano.

Inoltre, il fatto che dopo tanto 'huff e puff' e 'brouhaha' gli Usa abbiano abbandonato la retorica bellica e si siano rassegnati a trattare dimostra che, con abbastanza sconfitte, persino gli Usa sceglieranno di fare la cosa giusta: l'accordo raggiunto con l'Iran sancisce la fine del rapporto di sudditanza Usa-Regime Ebraico che durava dal 1973, circa quarant'anni di asservimento della politica estera americana ai desiderata e ai diktat della lobby ebraica.

Inoltre, e qui sta il vero punto cruciale che nessuno dei media generalisti ha veramente capito (o se lo ha fatto lo tiene ben nascosto), la frattura Washington-Tel Aviv ha il suo opposto nel legame Teheran-Mosca, mai così forte come oggi. L'Iran ha condotto le trattative a suo modo, tenendo fuori dal tavolo ogni questione riguardante "riconoscimenti" dell'occupazione sionista,  i propri armamenti missilistici, il sostegno a Hezbollah e alla Resistenza Palestinese, il ruolo militare in Irak, il sostegno ad Assad, grazie alla tacita protezione russa.

Il Cremlino ha messo bene in chiaro che senza il suo tacito patrocinio la trattativa si sarebbe potuta trasformare in una resa a condizione e l'Iran lo ha capito e si é adeguato, a questo punto l'adesione di Teheran alla SCO e la sua piena integrazione nel polo economico eurasiatico é solamente questione di tempo.

2 commenti:

  1. L'Iran sarà piu' forte con nuove entrate,sempre se questi infami si muovono a togliere le sanzioni, aiutando anche di piu Siria,Yemen,Iraq,ecc; anche se questi aiuti ci saranno nonostante tutto. Aprendo una piccola parentesi Siria,ho letto del Battaglione Lupi di Tartous,ma non so cosa sia,la notizia era in Arabo,ma spero siano altri ragazzi che combatteranno per la patria Siriana. Asse della resistenza in culo ai sionisti-wahabba.

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  2. non c'erano solo Usa e Russia in Svizzera,ma anche la Cina (alla quale vendere il petrolio),quanto ai Russi,l'ho già scritto,non fanno una cosa per niente,loro si beccheranno la fornitura del macchinario per gli impianti nucleari iraniani ( fino ad oggi venduti dai tedeschi) e la fornirtura delle armi più sofisticate all'esercito iraniano (leggi carriarmati,aerei,missili).
    Israele è il grande sconfitto della faccenda,d'altra parte la sua rigidezza politica ha scocciato alla fine anche gli USA!

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