venerdì 24 luglio 2015

In memoria del martire dell'IRIAF Abbas Doran nel 33esimo anniversario del suo sacrificio!

Quello che vedete in foto é il Generale Abbas Doran, eroe e martire della Forza Aerea della Repubblica Islamica (IRIAF), sacrificatosi nel terzo anno di esistenza dell'arma aerea repubblicana, nel corso del conflitto con il regime saddamita burattino degli interessi americani e sauditi, con un gesto che rimarrà immortale nella Storia della guerra aerea. Trentatré anni fa Abbas Doran, che per la sua fedeltà alla Rivoluzione islamica era stato nominato generale dell'IRIAF e che purtuttavia continuava le missioni operative, ben sapendo che la sua esperienza e la sua abilità di pilota erano quanto mai necessarie nella 'Guerra Imposta', prendeva parte a un raid di bombardamento contro la raffineria Al-Doura, vicino a Bagdad, a bordo del suo F-4E di fabbricazione americana.

Sapendo che il dittatore Saddam Hussein voleva candidare Bagdad come sede del Settimo Summit dei Paesi Non-allineati Doran aveva proposto più volte di violare lo spazio aereo della capitale irakena per infliggere uno smacco allo stato aggressore e costringere l'organizzazione internazionale a spostare il sito della conferenza.

Quando il suo jet venne colpito di striscio dall'esplosione di un missile terra-aria Roland 2 di fabbricazione francese (questo per dimostrare quanto 'non-allineato' fosse l'Irak di Saddam!), il Generale Doran, disperando di poter tornare allo spazio aereo amico, abbassò drasticamente la quota di volo e, tenendosi troppo basso per poter venir rilevato dai radar, puntò dritto contro il centro di Bagdad e l'Hotel Al-Rashid, dove nei piani di Saddam avrebbe dovuto tenersi il summit.
Il 'Phantom' si schiantò nella piazza antistante, ma l'esplosione causò gravi danni all'hotel frantumandone porte e vetrate; l'incursione di Doran causò lo spostamento della conferenza internazionale a Nuova Delhi, dove si tenne il marzo successivo. Vent'anni dopo il martirio del Generale Doran, l'unico frammento del suo corpo recuperato dalla carcassa del jet venne restituito alla sua patria, che lo interrò coi pieni onori militari a Shiraz.

1 commento:

  1. un povero martine che si e immolato per beni della propria madrepatria ce ne vorrebbero di questa gente anche da noi dov'e pieno purtroppo di gentaglia che pensa solo al dio denaro

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