lunedì 7 agosto 2017

Gli elicotteri venduti da Putin all'Irak eliminano quasi 200 terroristi tra le Province di Mosul e Salaheddine!

Ancora una volta le armi vendute dalla Russia a Bagdad si sono dimostrate fondamentali per infliggere una durissima sconfitta ai takfiri dell'ISIS che cercavano di lasciare la Provincia di Mosul per continuare le loro attività criminali altrove.

Mi-28 e Mi-35 sono stati fatti decollare in gran numero dal Comando Operativo della Provincia di Salaheddine (a Sud di Mosul) per intercettare un gruppo di takfiri che tentava di spostarsi verso zone che evidentemente riteneva più 'sicure'.



Ma gli elicotteri russi sono calati su di loro a più riprese, annichilendoli con raffiche di mitragliera, razzi non guidati e missili anticarro, causando la morte di almeno 170 terroristi distruggendo tredici veicoli.

L'efficienza delle forze irakene, una volta dotate di mezzi di produzione russa si é moltiplicata di varie volte.

L'anno scorso, nel giugno 2016, quando Fallujah venne riconquistata un mega-convoglio di quasi mille veicoli iniziò a fuggire verso la Siria; gli Irakeni chiesero alla fasulla "coalizione anti-ISIS" guidata da Obama se poteva colpirlo con bombardamenti, ottenendo solo scuse e pretesti.

Allora vennero mobilitati in maniera massiccia gli elicotteri russi, che fecero una strage di terroristi e di loro mezzi.

3 commenti:

  1. penso che il merito dell'ottimo risultato sia degli elicotteristi irakeni!
    Oggi è provato ( ved guerra Arabia Saudita- Yemen) è provato che i mezzi devono essere utilizzati da personale ben preparato altrimenti non c'è alcuna utilità!
    Aggiungo che dalla visione di filmati in questa guerra risulta anche che in opposizione alla bravura di Siriani ed Irakeni c'è solo la presenza di impreparati tafkiri,pronti a farsi macellare con la convinzione di andare in paradiso!

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  2. Gli americani negarono all'Egitto i pezzi di ricambio dei loro elicotteri militari in pieno attacco terroristico nel Sinai

    Faceva parte del piano di distruzione di tutti i Paesi arabi ovvero piano Kivunim

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