domenica 26 novembre 2017

Il Comandante supremo della Guardia Rivoluzionaria iraniana: "Le nostre cellule affrontano l'imperialismo dal Nordafrica all'Est del Mediterraneo!"

Un network internazionale di resistenza che va dal Nordafrica all'Oceano Indiano, dall'Est del Mediterraneo all'Asia Centrale.

Questa, oggi, é la Guardia Rivoluzionaria iraniana.

Lo ha confermato, nel corso di una conferenza stampa rilasciata ieri, il Maggior-Generale Mohammed Ali Jafari, descrivendo gli uomini sotto il suo comando e in particolare i militanti delle Brigate Basij ("Mobilitazione degli Oppressi").



I Basij, ha articolato Jafari, hanno fornito il modello per gli Hezbollah, per le varie formazioni della Hashd al-Shaabi irakena, per le milizie sciite attive in Siria, formate da cittadini locali ma anche da volontari Pachistani e Afgani.

Si aspetta da un momento all'altro che il "Modello Hezbollah", come previsto e pronosticato su queste pagine (con molti indizi in tal senso) venga esportato anche altrove.

Cosa che é stata indirettamente confermata dallo stesso Jafari, che ha parlato di "cellule armate" ispirate ai Basij e all'IRGC che "attualmente" stanno combattendo l'estremismo e l'imperialismo "dall'Est del Mediterraneo al Nordafrica".

Jafari ha sottolineato come, se trent'anni fa l'IRGC doveva difendere l'Iran e la sua Rivoluzione alle porte di grandi città iraniane, come quelle minacciate dall'invasione di Saddam Hussein, trenta e più anni di sforzi, dedizione e duro lavoro hanno portato le sue forze a contrastare il sionismo e l'imperialismo occidentale ben distante dai confini nazionali.




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