venerdì 27 aprile 2018

La Russia porta all'Aia diciassette persone coinvolte loro malgrado nel falso "attacco chimico" simulato a Douma dai terroristi di Jaysh Islam!

Uno dei "problemi" che hanno caratterizzato la messinscena "chimica" dei terroristi di Jaysh Islam tenuta a Douma poco prima della sua capitolazione (e che é servita a fornire alle ipocrite potenze imperialiste la scusa per il loro codardo -ma per fortuna inutile- attacco del 14 scorso) é che, appunto, si é tenuta in un territorio che poco dopo ha cambiato mano ed é stato liberato dalle forze siriane e dai loro alleati russi.

Al contrario di altri infingimenti "chimici" tenutisi nel 2013 nel Ghouta Est e l'anno scorso a Khan Sheikoun (località al momento dei fatti solidamente in mano ai takfiri dove testimoni e sopravvissuti degli attacchi 'false flag' potevano venire ricattati, intimiditi, imprigionati o direttamente uccisi) a Douma pochi giorni dopo i fatti sono arrivati non solo gli uomini di Assad e di Putin ma anche gli ispettori dell'OPCW.



Ed é proprio alla sede dell'OPCW dell'Aia che i Russi hanno portato diciassette persone coinvolte nella messinscena (loro malgrado), affinché potessero testimoniare la reale dinamica dei fatti.

Tra essi anche il piccolo Hassan Diab, bambino filmato dai tagliagole 'elmetti bianchi' nel tentativo di farne il 'poster' della loro burattinata, esattamente come era successo ad Aleppo al piccolo Omran (ora sano e sicuro con la sua famiglia nella pace ritrovata dopo la liberazione della città dal giogo terrorista).

Il bambino ha raccontato chiaramente davanti alla commissione d'inchiesta dell'OPCW che i terroristi gli hanno prima fatto respirare fumo per farlo tossire e lacrimare e poi si sono messi a riprenderlo con le telecamere mentre gli gettavano acqua addosso.

Ahmad Hashua, capo del servizio ambulanze di Douma, ha assicurato alla commissione di trovarsi di fronte ad essa, come tutti gli altri testimoni, di sua precisa scelta, senza aver subito alcuna pressione o aver ricevuto alcun "suggerimento" su che cosa raccontare.

Speriamo che grazie ai loro racconti la verità possa trionfare sulle fake news del menzognificio imperialista atlantico.

7 commenti:

  1. Purtroppo noi queste cose le sappiamo, mentre massa di gente con il cervello lavato da TV e giornali questa notizia non la saprà mai

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    1. Almeno condividi la notizia sul tuo profilo Facebook...cerca di comunicarla a qualcuno...

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    2. Lo faccio spesso, anche se sono sconfortato dal livello generale

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  2. L'industria della menzogna interessata è l'unica il cui fatturato è in continua crescita, il suo sviluppo è inversamente proporzionale allo stato di salute dell'imperialismo, quando l'impero incontra difficoltà crescenti, come oggi possiamo constatare, l'apparato industriale della menzogna cresce a dismisura, nel futile tentativo di nascondere le reali difficoltà in cui l'anglo-sionismo si dimena.

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  3. Anche condividere il link nel proprio "stato" di whatsapp può essere utile per diffondere verità...

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  4. bene così -noi lo sapevamo dal 13 marzo che ci sarebbe stato un attacco chimico a ghouta est....

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