venerdì 5 ottobre 2012

Agente qaedista americano condannato all'ergastolo in Irak...era lì per conto della CIA?

Il cinquantatreenne Omar Rashad Khalil, cittadino Usa, é stato condannato all'ergastolo senza alcuna possibilità di libertà sulla parola o sconto di pena, in Irak; l'uomo, che andava anche sotto l'alias di 'Abu Mohammed' era parte di un network di terroristi wahabiti collegati con Al-Qaeda, responsabile di stragi, attentati, omicidi, rapimenti e dozzine e dozzine di altri reati.

Come mai il Dipartimento di Stato americano guidato dalla "Strega dell'Ovest" Hillary Clinton non si é mobilitato in favore di Omar Khalil come invece ha fatto per i piloti assassini del Cermis in Italia e con qualunque altro cittadino americano che si macchi di un qualunque reato, per quanto ripugnante e odioso in un altro paese del mondo? Forse Dama Clinton e i suoi colleghi della lobby sionista hanno paura che, attivandosi per trasferire Omar Khalil negli Usa e fargli scontare colà la pur severissima pena, possano emergere suoi collegamenti con la CIA?

Il fatto che la fantomatica "Al-Qaeda" non sia altro che la 'legione islamica' della CIA e della Casa Bianca e che venga scatenata solo e soltanto colà dove bisogna trescare e destabilizzare paesi ostili a Washington (Siria, Libano, Irak, Iran) o che sono sul punto di diventarlo (Mali, Yemen e altrove) é una specie di 'segreto di pulcinella' e l'ignavia di Washington verso questo suo cittadino condannato al "fine pena: mai" in Mesopotamia non fa che ribadirlo ulteriormente.
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