lunedì 1 ottobre 2012

Migliaia di partecipanti trasformano le esequie degli ultimi tre martiri assassinati dai Saoud in una nuova enorme manifestazione di protesta!

La scorsa settimana abbiamo dovuto, con cordoglio, aggiornare il bilancio delle vittime della bestiale sete di sangue di Abdallah al-Saoud, despota di Riyadh, registrando la morte di altri tre cittadini sciiti (Salman al-Bandari, Khaled al-Labbad e il ragazzino Hassan Zaheri, di appena sedici anni.
Siamo lieti di poter scrivere che il sacrificio di questi tre eroi del movimento per la democratizzazione dell'Arabia e la cacciata dal trono dell'arteriosclerotica e corrotta dinastia Al-Saoud non é passato invano, come hanno dimostrato le decine di migliaia di persone che si sono presentate ai loro funerali e che, prendendo metaforicamente la fiaccola della protesta dalle dita dei martiri hanno giurato, a nome loro e di coloro che già prima hanno pagato il prezzo ultimo per il loro coraggio, di continuare la lotta fino alla vittoria.

Al-Saoud, i suoi rozzi e ignoranti 'imam' wahabiti, e le orde di fanatici assoldati col prezzo del disonore che agiscono a loro nome potranno uccidere altre persone, forse a centinaia, fors'anche a migliaia, ma come già successo in Iran con lo Scià, in Libano con l'Esercito sionista invasore ed occupante e in Irak con gli invasori e occupanti americani e inglesi, la capacità di resistere, soffrire e lottare del Popolo avrà ancora una volta la meglio.

Questa non é una scommessa o una predizione, é semplicemente lo stato delle cose.
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