martedì 13 novembre 2012

David Petreus: dalle stelle del 'surge' alle stalle del 'purge'!!

Chi si interessa (come noi) alle beghe interne dell'ex superpotenza (ed aspirante 'iperpotenza') a stelle e strisce sta in questi giorni assistendo al poco edificante spettacolo della vilificazione e della damnatio memoriae di David Petreus, generale a quattro stelle, insider washingtoniano e fenomeno mediatico politico-militare che in pochi giorni per non essere stato capace di tener chiusa la patta dei calzoni (o per essere stato malaccorto nell'aprirla, che nel regno dell'ipocrisia purtiana/calvinista/anglosassone é la medesima cosa) é passato dallo stato di 'hero' a quello di 'zero' in un batter di ciglia: quanto ci vuole a refreshare una pagina internet.

Petreus era comunque un eroe fasullo: dotato di scarse se non nulle credenziali militari, si era fatto largo fino alle alte sfere del Pentagono, fantozzianamente "facendo il leccaculo e la spia dei potenti" (un ufficiale militare Usa con cui abbiamo parlato ci ha detto: "He got permanently brown nosed from that many asses he had to lick, to earn his four stars!") una volta arrivato in alto capì di cosa aveva disperatamente bisogno lo zoppicante Presidente Bush: un 'successo' in Irak o quantomeno la pantomima del successo.

Iniziò così il ridicolo 'surge' mesopotamico: il Pentagono, su ordine di un comandante tanto fasullo da farsi cambiare il cognome Petreus in 'Petraeus' (il dittongo fa molto 'saggio condottiero romano' nella patria di mcdonalds...) smise di combattere le milizie sadriste o di altra matrice a Bassora come a Fallujah come a Bagdad e iniziò, molto semplicemente a pagarle perché stessero tranquille; la calma successiva fu propagandata ai codardi giornalisti "embedded" come la prova del successo ottenuto.

Da un'impostura a un'altra: eletto il negro di casa Obama, Petreus propose un 'surge' anche in Afghanistan; questo non é mai decollato, nemmeno lo stretto necessario per fingere un successo di facciata come in Irak, ma l'attenzione sull'Asia Centrale non é mai stata alta come lo era sull'Irak nel 2004-2006, quindi il problema non si é posto negli stessi termini, tranne per quei brevi momenti quando i Partigiani afghani infliggono perdite pesanti alle forze d'occupazione NATO.

Obanana decise 'bene' di ricompensare il Generale con la direzione della CIA, dove si impegnò subito a mobilitare la struttura di Al-Qaeda (notoriamente controllata dai servizi segreti Usa per gli interessi speciali di Usa e Israele) contro la Siria di Assad, il Libano di Hezbollah e contro l'Iran (anche tramite lo 'sdoganamento' dei terroristi dell'MKO).

Tutto messo a repentaglio, finito in farsa, per l'ennesimo scandaletto sessuale, che ancora una volta dimostra quanto il colosso Usa abbia i piedi d'argilla.
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