mercoledì 14 novembre 2012

Fallisce in toto la nuova, velleitaria "offensiva" dei terroristi wahabiti contro la capitale Damasco!

Sono stati quasi quattromila i mercenari stranieri wahabiti e qaedisti che si sono concentrati negli ultimi giorni nella Provincia di Damasco nel tentativo di mettere sotto pressione le forze regolari schierate a difesa della capitale siriana, della sua popolazione, del Presidente Assad e dei centri nevralgici del Governo della nazione ma, anche questa improbabile 'offensiva d'autunno' ha subito lo stesso fato della passata 'Operazione Vulcano', fallendo miseramente i suoi obiettivi che erano ancor più drammaticamente sproporzionati di quanto non fossero l'ultima volta.

A luglio infatti furono circa 10mila i terroristi mobilitati contro la città capitale e il sostegno delle potenze straniere che spalleggiano gli estremisti armati fu tanto forte da arrivare all'assassinio del Ministro della Difesa e di alcuni suoi collaboratori, tra cui persino parenti del Presidente.

Questa volta i terroristi sono stati disfatti senza nemmeno riuscire a raggiungere la capitale e adesso le forze dell'Esercito ripuliscono e disinfestano villaggi e distretti circostanti, catturando arsenali inutilizzati e disinnescando autobombe che nemmeno sono state avvicinate ai loro obiettivi.

 A Zamaka dozzine di wahabiti sono stati abbattuti insieme al loro leader Mohammad Abdul Salam Idris, mentre ad Al-Husseiniyeh un'altro gruppo di criminali é stato circondato e distrutto; ad Al-Sbeiniyeh un'autobomba pronta all'uso é stata fatta esplodere, mentre altri ordigni esplosivi sono stati ritrovati e disinnescati nei pressi della Moschea di Al_Zubeiyr.

Infine diverse altre decine di terroristi sono stati eliminati a Basateen al-Lawan e ad Erbin.
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