sabato 8 dicembre 2012

Aiuto russo e iraniano critico per sventare minaccia wahabita contro Damasco, ad Aleppo milizie cittadine contro i terroristi!

Importanti notizie dalla Siria, che ci raggiungono grazie all'emittente libanese Al-Manar, all'iraniana IRIB e alla agenzia news nazionale SANA. Sembra sempre più vasto e debilitante il colpo inferto nella provincia di Damasco all'insorgenza wahabita foraggiata da Sauditi, Qatarioti e altri servi dell'imperialismo occidentale: infatti le pronte manovre delle forze di Assad hanno sventato un piano critico per l'intervento occidentale in Siria, che consisteva nell'indebolimento della rete radar e antiaerea della capitale per permettere in un secondo momento bombardamenti aerei NATO.

Ma i movimenti dei mercenari stranieri sono stati tracciati dagli uomini delle forze regolari grazie alla precisa ricognizione aerea e alla SIGINT elettronica provviste dai droni iraniani e da avanzati sistemi di intercettazione russi, operati anche con l'aiuto di tecnici di Mosca appositamente fatti arrivare nel paese. Anche in questo senso si spiegherebbe, alcune settimane fa, tutta l'ansia turca di intercettare e perquisire aerei sulla rotta Russia-Siria.

La vittoria di intelligence ha portato una clamorosa vittoria sul campo di battaglia che ha visto sconfitti e massacrati i terroristi a centinaia, con la perdita di molti leader e comandanti. Inoltre tanto nella capitale quanto nella Provincia di Aleppo si moltiplicano le iniziative di autodifesa popolare con uomini e ragazzi delle comunità più esposte (alawi, sciiti, cristiani, curdi) che prendono le armi e pattugliano i propri rioni, i propri villaggi e le zone limitrofe pronti ad avvisare l'Esercito in caso di "movimenti" sospetti.

Ad Aleppo le forze armate stanno riparando e rifornendo i panifici comunali (nella Siria di Assad il pane é bene pubblico prodotto e venduto a prezzo rigidamente controllato) che erano stati danneggiati e saccheggiati dalle bande terroriste; in attesa che questi riprendano il loro normale lavoro il pane viene portato a chiese e moschee che ne supervisionano la distribuzione alla cittadinanza.
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