martedì 18 dicembre 2012

Dietro le quinte lo spionaggio occidentale ammette: "Nessun segno di cedimento da parte siriana, il popolo continua a sostenere Assad!"

Mentre con totale "sprezzo del ridicolo" i media occidentali venduti alla vulgata sionista e imperialista si sottopongono a ogni possibile contorcimento verbale nel tentativo di accreditare 'sconfitte' delle truppe di Assad o improbabili 'scollamenti' dell'Asse della Resistenza ben distanti da microfoni e telecamere gli 'Smiley' e i 'Burattinai' delle agenzie spionistiche della NATO si scambiano note pessimistiche e venate di frustrazione e fastidio in cui si nota come, a quasi due anni dall'inizio dell'offensiva anti-Assad non vi sia alcun segno di progressi per il fronte terrorista.

I documenti intercettati e pubblicati dal canale libanese Al-Manar denotano come ogni maggiore operazione che abbia visto coinvolti i mercenari wahabiti (uniti di volta in volta a fondamentalisti indigeni o a elementi della criminalità organizzata locale) si sia risolta con un grave rovescio e che anche la leggendaria generosità dei nababbi sunniti di Qatar e Arabia Saudita si sia piuttosto "raffreddata" di fronte alla sequela di costose sconfitte.

Inoltre voci sempre più insistenti danno ormai per firmati tutta una serie di contratti per la ricostruzione e il potenziamento della rete infrastrutturale siriana dopo il termine delle ostilità: segno chiaro che Assad non ha alcuna intenzione di fare 'passi indietro'; la parte del leone nella contrattazione degli appalti in questione l'avrebbero fatta le aziende russe e iraniane.
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