sabato 29 dicembre 2012

Hosseini all'ICANA: "Situazione tragica in Arabia Saudita, la repressione del regime va fermata!"

Poche ore dopo l'arrivo della notizia dell'ennesima vittima civile immolata sull'altare della repressione eretto da Casa Saoud (tranquilla e sicura di poter massacrare quanti civili vuole, essendo garantita e protetta dalle alleanze con Washington e Tel Aviv) é stato un parlamentare iraniano, ai microfoni dell'Agenzia stampa ICANA a lanciare l'allarme umanitario.

Seyyed Sharif Hosseini, membro della Presidenza del Parlamento della Repubblica Islamica, ha dichiarato che "ormai da mesi" le proteste, originatesi nei centri sciiti delle Province Orientali come Qatif e Awamiyah, si sono estese fino a Riyadh ed altre città del paese, vedendo sempre più coinvolti anche cittadini di fede sunnita. La protesta, dichiara Hosseini, non é più (se mai lo sia stata), settaria e confessionale ma esprime la delusione del popolo per una gestione pubblica fallimentare in ogni campo.

In particolare sono scandalosi i rapporti internazionali sulle "enormi somme" versate dalla corte di Al-Saoud ad agitatori, mercenari e terroristi in Siria, quando invece la popolazione saudita chiede investimenti nelle infrastrutture, nello stato sociale, per la creazione di posti di lavoro e per diminuire la dipendenza dalle importazioni estere almeno dal febbraio del 2011.
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