venerdì 7 dicembre 2012

Il Premier irakeno accusa Erdogan: "Hashemi va estradato! Che cosa direbbe se noi ospitassimo e proteggessimo i capi del PKK?"

Il quotidiano turco Hurriyet riporta la dichiarazione resa dal Primo Ministro di Bagdad Al-Maliki al microfono del suo inviato: "Che cosa direbbe Ankara se la leadership del PKK (la formazione curda coinvolta in una sanguinosa guerriglia nell'Est del paese) si trovasse a Badgad, ospitata e protetta?", subito dopo, l'accusa: "Ma, mentre non ci sono capi del PKK in Irak, un ex-politico irakeno condannato a morte per gravi crimini é in Turchia".

Il riferimeno, ovviamente, é a Tarik al-Hashemi, già Vicepresidente irakeno, condannato in contumacia a quattro pene capitali per il suo ruolo nell'aver orchestrato e architettato assassini politici con tutta l'influenza e la larghezza di mezzi datigli dalla carica che indegnamente ricopriva.

L'ospitalità estesa ad Hashemi, nonostante i mandati di cattura spiccati da Bagdad e il parere contrario dell'Interpol, é uno dei due "autogol" con cui Erdogan e Davutoglu hanno affondato la loro politica estera espansiva verso il Medio Oriente arabo, dimostrando come la Turchia non sia mai cambiata, rimanendo sempre l'askaro degli Usa e della NATO nella regione.
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