venerdì 7 dicembre 2012

Le parole di Mursi non persuadono gli oppositori: si preannuncia un weekend di scontri al Cairo e nel resto d'Egitto!

Come annunciato nel nostro ultimo articolo in merito il Presidente egiziano Mohammed Mursi si é rivolto alla nazione con un messaggio teletrasmesso, durante il quale ha garantito la propria disponibilità a incontrare i leader dell'opposizione (adesso compattatasi in un organismo unico detto 'Fronte Nazionale di Salvezza') per discutere della crisi scatenata dal decreto costituzionale e dall'annuncio del referendum approvativo della nuova Carta programmato per il prossimo 15 dicembre.

Tuttavia i liberali di El Baradei, i nasseriti di Hamdeen Sabahi, gli ex-Mubarakiani di Amr Moussa e il Wafd di Sayed al-Badawi hanno respinto al mittente l'apertura presidenziale, il 'Movimento 6 Aprile' avrebbe diramato ai suoi aderenti la rinnovata richiesta di scendere di nuovo in piazza nel corso del week-end per portare nuovamente la situazione al punto di rottura.

Con un bilancio di morti e feriti che potrebbe aumentare esponenzialmente e la minaccia di vedere l'Esercito intervenire al fianco dei militanti dell'Ikhwan e dei sostenitori del Partito FJP, espressione politica della Fratellanza Musulmana, si aspetta col fiato sospeso, non soltanto al Cairo, ma in tutto il paese, che abbiano termine le preghiere del venerdì.
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