lunedì 21 gennaio 2013

Circa un miliardo di barili di greggio nel giacimento scoperto dagli Irakeni nella provincia di Maysan!

La scoperta di un giacimento da un miliardo di barili di petrolio farebbe fare i salti mortali a chiunque ma, quando capita in un paese che ha già riserve di greggio calcolate in circa 143 miliardi di barili causa, piuttosto che euforia sfrenata, un moderato compiacimento. E' quello che é successo in Irak quando, con le prime prospezioni intraprese autonomamente da 30 anni a questa parte la Compagnia Statale Irakena per il Petrolio ha individuato nella Provincia di Maysan il deposito a nove zeri.

Al confine col vicino Iran, il bacino petrolifero probabilmente é imparentato con quelli più superficiali che si trovano appena oltre confine nel territorio iraniano del Khuzestan (che fornirono uno dei molti 'obiettivi' per la Guerra Iran-Irak voluta dal dittatore di Bagdad Saddam Hussein). La scoperta del giacimento a seguito di ricerche intraprese dalla società governativa é importante anche come simbolo, segno che l'Irak vuole dire la sua nella gestione del suo patrimonio sotterraneo e non affidarsi supinamente alle compagnie Russe, Cinesi, Francesi e di altre nazionalità tradizionalmente presenti sul suo territorio.

In questa maniera l'Irak si renderebbe più autonomo e indipendente dal punto di vista economico, in ciò imitando gli ultratrentennali sforzi di altri paesi vicini. Oltre ai 143 miliardi di barili stimati l'Irak possiederebbe anche qualcosa come 3 200 000 000 000 000 000 (tre trillioni e due) di metri cubi di gas metano intrappolati sotto la sua superficie.
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1 commento:

  1. Ora l'Irak è entrato in fase di espansione. La ricostruzione dalla fine dell'occupazione americana è partita e procede spedita, e tutte queste materie prime, che se sfruttate bene, garantiranno un periodo piuttosto lungo di sviluppo, che tra qualche anno diventerà vertiginoso. La cosa importante è essere sempre pronti e all'erta a reagire contro l'imperialismo militare dei banchieri occidentali.

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