mercoledì 23 gennaio 2013

La Jihad Islamica beneficia del crescente sostegno iraniano conseguente allo 'scollamento' tra Teheran e Hamas!

Fino all'anno scorso, lo si può vedere benissimo persino da molti articoli pubblicati su queste pagine, la Repubblica Islamica dell'Iran era senza alcun dubbio il principale finanziatore e sponsor dei gruppi palestinesi che facevano della Resistenza anche tramite la lotta armata il manifesto principale della loro attività: Hamas e la Jihad Islamica palestinese.
Adesso la situazione é molto cambiata: col voltafaccia consumato da dirigenti di primo piano come Mishaal e Marzouk non è abbastanza la pur commendevole e sincera fedeltà all'ideale di Lotta di Mahmoud Zahar e delle Brigate Qassam a cancellare l'offesa fatta ad Assad e all'Asse della Resistenza dai vertici di Hamas, i rapporti tra Iran e Hamas sono in fase di riflusso e, come facilmente si può intuire la prima a beneficiarne é l'organizzazione di Ramadan Shallah: la Jihad Islamica palestinese.
Recenti immagini arrivate dalla Striscia di Gaza già confermano le prime avvisaglie di questa nuova realtà: alle colonne in camo/nero/oro armate con il 'classico' kit AK-74 e RPG-16 si affiancano sempre più numerosi militanti dotati di elmetti di kevlar, protezioni balistiche, widget elettronici satellitari, avanzati fucili d'assalto in carbonio e plastiche: tutti "Made in Teheran". Un deciso salto in avanti per le Brigate Al-Quds! (Braccio armato della Jihad).
Il dignitario della Jihad Khader Habeeb ha dichiarato che l'incremento del sostegno iraniano alla sua fazione dipende dalla soddisfazione con cui sono stati recepiti i suoi recenti successi anche durante la recente aggressione militare sionista contro Gaza.

Il tempo e la pazienza ci diranno se, nonostante il grave 'vulnus' inflitto dall'ala "filo-wahabita", il rapporto Hamas-Iran potrà in qualche modo essere salvato o se, a causa del piccolo calcolo egoista di alcuni burocrati rimasti in vita per tredici anni grazie alla protezione iraniana e siriana, tutto il sostegno dell'Asse della Resistenza verrà riposizionato solo e ultimamente sugli uomini di Shallah, Habeeb e Al-Mudalal.
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