venerdì 5 aprile 2013

Ancora proteste nelle province sciite dell'Arabia Saudita: il popolo chiede a gran voce il rilascio dello Sceicco Al-Nimr!

Come abbiamo segnalato ancora di recente la diffusione della notizia del processo-farsa nel quale allo Sceicco sciita Nimr al-Nimr non é stato permesso nemmeno di nominare un difensore ha ravvivato nei cuori della minoranza dell'Arabia Saudita stanziata nelle province orientali (da cui si estrae la quasi totalità del petrolio che finanzia gli stravaganti stili di vita dei principi e cortigiani di Riyadh) la determinazione a chiedere il suo rilascio con vibrate manifestazioni di piazza, le stesse che da due anni infiammano di sdegno e di protesta le strade di Qatif e Awamiyah.

Il religioso sciita Al-Nimr, capofila del movimento civile per la riforma e la democratizzazione del gerontocratico principato saudita, é stato ferito a colpi di arma da fuoco e quindi letteralmente rapito dagli uomini del regime lo scorso luglio venendo imprigionato e torturato senza che la propria famiglia potesse mettersi in comunicazione con lui. Per l'ansia e lo struggimento riguardo la sua sorte la sua stessa moglie, anziana e malata, é spirata senza che lui potesse vederla o salutarla un'ultima volta.

I capi del movimento sciita di protesta hanno annunciato che nuove iniziative: marce, scioperi e istanze di disobbedienza civile, saranno presto poste in essere per domandare il rilascio dello Sceicco e per cercare di sensibilizzare il più possibile la torpida e ipocrita opinione pubblica internazionale al riguardo.


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