domenica 14 aprile 2013

Il Libano restituisce a Tunisi tramite l'ONU 28 milioni di dollar di "bottino" della moglie dell'ex-dittatore Ben Ali!

Leila Trabelsi, l'Ymelda Marcos araba, ex-sciampista divenuta (con l'inganno di una gravidanza all'epoca inesistente) seconda moglie dell' ex-Uomo Forte di Tunisi Ben Ali e diventata subito leggenda per l'incredibile avidità e la corruzione e il nepotismo da Basso Impero che fiorirono alla sua "corte" popolata perlopiù di parenti arraffoni e amiche interessate sta vivendo in esilio in Arabia Saudita (grande patronessa dei dittatori filo-occidentali in disuso) a fianco del marito, i giorni del fasto ormai lungi dietro di lei.

Uno dei molti conti bancari da lei disseminato in giro per il mondo in istituti di credito compiacenti, più precisamente nell'ex-Svizzera del Medio Oriente che é il Libano, non é più però nelle sue disponibilità; grazie alla cooperazione tra Beirut e l'Agenzia ONU per il recupero dei patrimoni illegalmente sottratti il conto é stato infatti confiscato e riconscegnato dal dirigente dell'Agenzia Ali bin Fetais al-Marri direttamente nelle mani dell'attuale presidente tunisino Morcef Marzouki.

Una piccola parte di un patrimonio ben più grande, che la rapacità del tiranno e della sua consorte ha volto a soddisfare l'avidità privata anziché investirlo per migliorare le condizioni dei cittadini e dei lavoratori tunisini, con la tacita, ipocrita complicità dell'Occidente, interessato solo a che Ben Ali prostituisse la sua nazione ai voleri dei paesi e dei gruppi economici imperialisti.

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