venerdì 19 aprile 2013

Il Ministro degli Interni palestinese annuncia la quasi totale distruzione della rete di spie sioniste in Gaza!

Nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Gaza City il Ministro degli Interni e della Sicurezza Nazionale del legittimo Governo palestinese Fathi Hammad ha dichiarato che, una volta spirati i termini dell'offerta di amnistia per spie e collaboratori del regime ebraico nell'enclave palestinese costiera, "un grandissimo numero" di quanti fra loro non avevano approfittato della generosa offerta governativa sono stati 'intrappolati e arrestati'.

Contemporaneamente Hammad ha lodato il civismo e il senso di responsabilità di quanti hanno invece aderito all'appello alla resa, contribuendo attivamente allo smantellamento della rete di intelligence sionista a Gaza e beneficiando della clemenza che invece verrà negata a quanti sono stati recentemente arrestati. Il Ministro ha anche annunciato che un primo scaglione di rei confessi che hanno già rivelato tutto quello che sapevano alle autorità palestinesi verranno prossimamente rimessi in libertà e restituiti alle loro famiglie appena avranno scontato almeno i due terzi della loro pena detentiva.

Da quando il Movimento Hamas ha preso il controllo della Striscia di Gaza in reazione al tentativo di golpe della Fazione Fatah (a inizio 2007) i contatti locali dei servizi israeliani sono precipitati in conseguenza di una vasta e fortunatissima campagna di controspionaggio, la cui prova più grande é stata la continua incapacità del Mossad e servizi affini di localizzare il luogo di detenzione dell'Ebreo francese Gilad Schalit, un fallimento che ha motivato poi la decisione sionista di liberare in cambio della sua restituzione oltre mille prigionieri politici palestinesi.

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