giovedì 11 aprile 2013

Strage di inviati ONU in Sud-Sudan! Lo Stato-fallito di Salva Kiir non riesce a garantire la sicurezza del personale internazionale!

Abbiamo già parlato molte volte di come il Sud-Sudan, 'stato' creato dal complotto Usa-Israeliano per indebolire e impoverire Khartoum, sia in realtà un'entità fallita che non controlla altro che poche dozzine di chilometri attorno alla capitale Juba mentre nel resto del paese vige la vera e propria "legge della giungla" tra bande di predoni, milizie etniche, comandanti del cosiddetto 'esercito' che fanno il bello e il cattivo tempo come veri e propri Signori della Guerra: gli stessi indici delle agenzie ONU parlano chiaro...il 15 per cento dei bambini nati non arriva a compiere 5 anni e il Sud-Sudan mostra indici di sottosviluppo da porlo in competizione con la Somalia per il titolo di nazione più disgraziata dell'Africa Nera.

A confermare quello che abbiamo sempre detto arriva ora la notizia che "sconosciuti aggressori" avrebbero attaccato un convoglio di personale dell'ONU nella Provincia di Jongali, nell'Est del paese. Secondo quanto relato dal portavoce militare di Juba Philip Aguer ci sarebbero stati cinque morti tra il contingente militere indiano e cinque tra il personale ONU civile mentre il Palazzo di Vetro ha parlato anche di otto civili uccisi.

Ovviamente i sicofanti di Salva Kiir, il ridicolo 'cowboy', ne hanno approfittato per lanciare speciose e non sostanziate accuse contro l'Esercito del Sudan, che sono state rispedite al mittente dal Ministero della Difesa di Khartoum che ha fatto notare come ormai da settimane, per rispettare gli impegni presi in sede internazionale il Governo del Sudan ha fatto indietreggiare tutte le proprie forze armate dal confine conteso con l'entità del Sud.

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