mercoledì 1 maggio 2013

Abu Ahmed della Jihad Islamica: "Israele si prepari alla nostra rappresaglia, il sangue versato ieri non rimarrà invendicato!"

Immediatamente dopo la grave provocazione sionista, con bombardieri scatenati contro un campo profughi della Striscia assediata di Gaza la cui incursione ha causato la morte di un civile e il ferimento di un altro é toccato ai portavoce del Movimento per la Jihad Islamica in Palestina dichiarare che da questo momento in poi il regime ebraico di occupazione sarà legittimamente bersaglio, nei tempi e nei modi ritenuti adeguati e opportuni, della rappresaglia della Resistenza.

Abu Ahmed, delle "Saraya Al-Quds" (le brigate armate della Jihad palestinese) ha personalmente letto l'annuncio al quale, secondo la prassi dell'organizzazione, seguiranno certamente fatti adeguati alla gravità dell'offesa ricevuta a Shati. La vittima del bombardamento sionista, un giovane ventinovenne di nome Haitham al-Meshal, é stato tumulato stamane con una cerimonia che é diventata pretesto per una manufestazione di rabbia determinata da parte della popolazione del ghetto assediato.

E' la seconda volta, dall'inizio di Aprile 2013, che gli aerei sionisti colpiscono la Striscia di Gaza, la pazienza dei Palestinesi ha un limite e adesso esso é stato abbondantemente superato.


2 commenti:

  1. Basta!!! È ora di FINIRLA con questi bombardamenti indiscriminati: La Palestina, il reattore nucleare in Iraq, il Sudan, la Siria. Basta! Israele è la peggiore nazione al mondo, per condotta. È ora che gli Stati dell'Asse della Resistenza, ma anche la Russia e la Cina, che hanno solo da guadagnarci nell'aiutare la Palestina occupata ad affrancarsi dagli stati imperialisti, facciano affluire nella Striscia assediata di Gaza, sistemi militari d'avanguardia; e non parlo di razzi, armi leggere, [che sono pur sempre utili]. Gaza, economicamente strangolata, è purtroppo ancora troppo debole per poter organizzare ed allestire un efficace arsenale di difesa e sopratutto di deterrenza. Basterebbe UNA singola batteria antiaerea come l'S-300/PMU2 Russo [o l'Iraniano BAVAR], UNA SOLA, per rendere la Striscia di Gaza impenetrabile ai vigliacchi piloti sionazisti. E sappiamo bene, che nella moderna tattica militare, la supremazia e il controllo dello spazio aereo sono fattori essenziali nei conflitti militari.

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    1. Lei ha ragionissima a invocare un maggiore impegno di Russia, Cina e Iran per rafforzare, diciamo pure CREARE le difese aeree di Gaza.

      Purtroppo un sistema antiaereo moderno non é qualcosa che possa esistere, per dirla all'inglese in un 'vacuum', deve essere allacciato a potenti radar che devono essere operati da specialisti addestratissimi.

      Ora, posto che si riuscisse anche a fare arrivare questo Hardware a Gaza e che i giovani ingegneri elettronici della locale università diventino radaristi provetti (questo non sarebbe difficile, anzi), poi chi eserciterebbe il controllo su tale sistema? Il Governo di Hamas, mezzo sbragato verso i corrottissimi emiri filoamericani che fanno anche l'occhietto a Peres e Netanyahoo?

      Certo, se la Jihad Islamica, con l'aiuto dei Comitati Popolari e degli Ahrar facesse fare ad Hamas la fine che Hamas nel 2007 fece fare ai calabraghe di Fatah...si POTREBBE cominciare a pensarci!

      La guerra é estensione armata della volontà politica, la politica di Gaza deve RI-CONSACRARSI alla Resistenza armata dopo la sbandata di Mishaal, Marzouk e simili...a quel punto anche un pugno di "Strela" e "Igla" messi in mano a combattenti coraggiosi potrebbero fare prendere begli spaventi ai piloti sionazisti!

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