giovedì 21 novembre 2013

I media di Sion ripartono con i loro attacchi mendaci contro la Repubblica Islamica!

Abbiamo parlato a lungo in passato di come l'agenzia stampa sionista 'Reuters' fondata da Israel Beer Iosafat (sotto il falso nome di 'Paul Reuter') abbia a più riprese cercato di infamare le praticanti iraniane di una palestra di arti marziali calunniandole come 'assassine' e spargendo una velenosa campagna di menzogne che ha dovuto poi rimangiarsi di fronte alla vigorosa azione legale scatenata dalle interessate, dal fondatore della palestra di ninjutsu e dal Governo di Teheran congiuntamente.
Oltre a quell'episodio ridicolo ancorché vergognoso, la 'Reuters', nonostante le pubbliche richieste di scuse e le rassicurazioni di "aver preso provvedimenti perché 'equivoci' di questo tipo non si ripetano in futuro" si é imbarcata pochi mesi dopo in una nuova campagna di fango contro l'Iran accusando un'organizzazione governativa chiamata 'Setad' di "generare miliardi di dollari con traffici commerciali condotti a nome dell'Ayatollah Khamenei, per permettergli di controllare strettamente il paese" (come se alla Guida Suprema della Rivoluzione possano interessare i 'traffici commerciali' o come se egli possa voler 'controllare il paese' su cui invece veglia svolgendo il suo compito di consiglio e avviso alle cariche di Governo).

Adesso, visto che anche nelle campagne di fango sionite apparentemente "non c'é due senza tre", la Reuters 'torna alla carica' con servizi in cui, citando un fantomatico "gruppo di opposizione iraniano con base a Parigi" cerca di accreditare l'idea che l'Iran possieda "siti segreti" in cui stia portando avanti sforzi di militarizzazione del suo programma nucleare, con l'ovvio intento di far deragliare i colloqui attualmente in corso con l'IAEA e il gruppo dei 5+1.

Ma di nuovo le menzogne 'A Sei Punte' hanno le gambe cortissime e grazie alla professionalità dei reporter di Teheran é subito emerso che tale fantomatico "gruppo di opposizione" non sarebbe altro che una sigla di comodo dietro cui si nascondono la 'santona' Marjam Rajavi e i suoi terroristi dell'MKO, assassini e criminali già più volte finiti alla ribalta per delitti e attentati contro la Repubblica Islamica e i suoi rappresentanti.

Ricordiamo ancora una volta a tutti i lettori di PALAESTINA FELIX: controllate ATTENTAMENTE le fonti e le firme dei servizi di informazione che leggete o ascoltate, APPENA TROVATE UN SIONISTA (che si chiami Mineo o Mentana, Lerner o Mimun, Colombo o Pasqua...) CREDETE ESATTAMENTE AL CONTRARIO DI QUEL CHE AVETE LETTO!

3 commenti:

  1. Bene! Bravo!! BRAVI!!

    Per aiutare i lettori a difendersi é opportuno ripubblicare una prima lista dei più noti sionisti del giornalismo, in maniera che il popolo italiano sappia riconoscere le menzogne di Giuda quando le sente!

    Oltre ad Arrigo Levi – per anni editorialista di spicco de La Stampa di Torino – non possiamo non ricordare:
    Vittorio Orefice, per anni cronista parlamentare di Rai Uno,
    Alain Elkann, ex genero di Gianni Agnelli, giornalista di Telemontecarlo, opinionista di Capital, docente di letteratura italiana alla Columbia University e consigliere dell'ex sottosegretario ai Beni Culturali on. Vittorio Sgarbi,
    Silvia Kramar, giornalista di Canale 5,
    Fiamma Nirenstein, esponente della destra sionista e collaboratrice de La Stampa, L'Indipendente, L'Europeo e Panorama, nonché responsabile dell'Istituto di Cultura Italiana in Israele,
    Gad Eitan Lerner, nato a Beirut, ex dirigente di Lotta Continua, giornalista di Rai Tre e, dal 1993 vicedirettore de La Stampa. Direttore, per un brevissimo lasso di tempo, del telegiornale di Rai Uno poi passato alla Sette,
    Clemente J. Mimun, giornalista di Canale 5 poi direttore del telegiornale di Rai Due attualmente passato alla direzione di Rai Uno,
    Enrico Mentana, già giornalista di Rai Due poi direttore del telegiornale di Canale 5 e testimonial di alcuni spot a favore dell'8 per mille da devolvere alle Comunità Ebraiche,
    Roberto Amen, popolare conduttore del telegiornale di Rai Due,
    Monica Setta, giornalista de La 7 e collaboratrice del Corriere della Sera,
    Sara Cuneo, giornalista di Canale 5,
    Claudio Della Seta, giornalista di Canale 5
    Gustavo Rosenfeld, capocronista alla radio,
    Umbero Ottolenghi, giornalista di Rai Due,
    Lidia Sacerdoti, vicedirettore di Rai Due (rete che ospita la rubrica Sorgente di Vita),
    Alice Luzzato Fegiz, segretaria di redazione del T.G. di Rai Tre,
    Giorgio Saba, giornalista di Rai Tre,
    Emanuele Milano, vicedirettore della Rai poi direttore di TMC,
    Carlo Momigliano, vicedirettore di Publitalia, concessionaria pubblicitaria del gruppo Fininvest
    Emanuele Ascarelli e Daniel Toaff, della rubrica Sorgente di Vita.
    Paolo Mieli, Ex direttore Corriere della Sera, ora presidente di RCS Libri.
    Corrado Augias, giornalista di Repubblica, conduttore Rai Tre, parlamentare europeo con il PDS 1994-1999.
    Loris Gai, inviato al telegiornale di Rai Uno.
    Non si capisce com'è che gli ebrei che rappresentano lo 0,1 percento della popolazione occupano non solo i trust economici (maggiori banche, assicurazioni e aziende trust) ma pure tutte le maggiori testate giornalistiche e televisive.

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    1. Cit. " Non si capisce com'è che gli ebrei che rappresentano lo 0,1 percento della popolazione occupano non solo i trust economici (maggiori banche, assicurazioni e aziende trust) ma pure tutte le maggiori testate giornalistiche e televisive."

      Il motivo potrebbe essere che essendo loro(gli ebrei) grandi possessori di: banche, assicurazioni etc., probabilissssimamente si sono comprati anche i mas media con giornalisti annessi + parecchi governi con senatori e deputati.

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  2. Bravo, Ottimo elenco! Non fa mai male una rinfrescatina alla memoria.
    Comunque il fatto che gli ebrei siano presenti in TUTTI i più grandi outlet mediatici mainstream, Banche internazionali, istituzioni internazionali, lo si deve al fatto che questo è sempre stato il loro obiettivo, ed anche al fatto che esercitano pressioni e si infiltrano dappertutto tramite lobby sioniste o filo-sioniste, organizzazioni per il ricordo dell'olocau$to, ecc... che sono presenti praticamente in quasi tutto il Mondo.

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