sabato 9 novembre 2013

Ultimatum della Jihad Islamica a Fatah: "Basta con la persecuzione dei nostri uomini in Cisgiordania!"

Che alla vigilia di quella che potrebbe rivelarsi come la Terza Intifada del popolo palestinese contro i suoi oppressori sionisti vi siano ancora dei palestinesi che cooperino con il regime ebraico in funzione di suoi utili sgherri e gendarmi coloniali dell'Apartheid fa veramente specie; il movimento per la Jihad Islamica in Palestina, esasperato per il continuo harassment e gli arresti di suoi militanti in Cisgiordania ha emesso un comunicato in cui avverte le agenzie dell'Anp e Fatah che le egemonizza a cessare una buona volta queste pratiche.

La Jihad Islamica rimarca che le sue attività in West Bank sono esclusivamente mirate contro i rappresentanti dell'occupazione sionista, militari e miliziani armati delle colonie illegali, e che sarebbe dovere morale di tutti gli altri Palestinesi aiutare e facilitare queste operazioni anziché agire contro di esse. Il documento condanna poi l'ostinazione di Fatah a perseguire la fallace via dei 'negoziati' con Israele che non hanno portato ad alcun risultato e vengono proseguiti solo per gli interessi personali degli alti dirigenti che sguazzano nell'appropriazione indebita degli 'aiuti' occidentali.

Il duro documento di denuncia si chiude con l'avvertimento che la pazienza della Jihad Islamica "si sta esaurendo".


Nessun commento:

Posta un commento