sabato 15 marzo 2014

Giudice giordano ucciso alla frontiera da sgherri sionisti: la popolazione chiede l'espulsione dell'ambasciatore di Tel Aviv!!

Un grave incidente di frontiera al varco del Ponte Allenby tra Giordania e Palestina Occupata ha rinfocolato l'odio della popolazione del regno ascemita verso Tel Aviv e ha fatto rinnovare le pressanti richieste di cancellazione dei rapporti diplomatici e del trattato di pace del 1994 che a fine febbraio scorso erano sfociate in una netta presa di posizione del Parlamento.

Giorni fa un cittadino giordano é stato ucciso senza motivo da soldati sionisti al varco di confine; subito il comando del regime ebraico si é profuso in una serie di assurde giustificazioni dell'assassinio pretendendo in rapida successione che la vittima: possedesse una sbarra di ferro, abbia cercato di strangolare a mani nude un soldato, abbia cercato (contemporaneamente?) di strappare il fucile a una sentinella.

Quando é risultato che la vittima era uno stimato giudice giordano la rabbia e lo sdegno ad Amman e in altre città transgiordane hanno toccato vertici impensabili: enormi manifestazioni di protesta si sono viste in tutto il paese e persino nella Corte Centrale di Giustizia della capitale, dove la vittima Raed Zeiter lavorava, dove un 'tappeto' di bandiere sioniste é stato steso nell'atrio in modo che tutti coloro che entravano e uscivano potessero calpestarle.

Questo incidente dimostra quanto credito possano meritare le 'giustificazioni' di Tel Aviv per i suoi massacri di civili palestinesi, sempre descritti ad 'aggredire a mani nude' soldati sionisti o accusati di altre simili fandonie.


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