mercoledì 5 novembre 2014

Il regime saudita prima lancia i suoi terroristi wahabiti contro il Libano, poi, scoperto, 'regala' armi a Beirut per farsi perdonare!!

Ufficiali libanesi e francesi hanno presenziato a Riyadh alla cerimonia ufficiale con cui é stata ufficialmente ratificata  la donazione saudita di 3 miliardi di dollari che Beirut spenderà nell'acquisto di armi di produzione francese.

La donazione  é stata proposta dal regime saudita poco dopo che, grazie a una efficace e pronta operazione antiterrorismo dell'Armee e della Surete Libanaise, il terrorista saudita Majed al-Majed, venne scoperto e ucciso. Dalla successiva cattura e interrogatorio del suo 'braccio destro' Jamal Daftardar  apparve chiaro che Al-Majed e tutta l'organizzazione Abdullah Azzam agivano in Libano su ordine e col sostegno dei servizi segreti sauditi di Bandar 'Bush' bin Sultan.

Ovviamente, la corte dei Saoud, beduini arricchitisi col petrolio, conosce solo un mezzo per trarsi d'impaccio: tirare soldi al problema.

La presenza al Governo di Beirut di una serie di burocrati e mezze figure di limitata indipendenza morale (molti di essi legati a Ryiadh come il settario Ashraf Rifi, compromesso coi terroristi presenti nel Nord del Libano) ha impedito che il Libano rifiutasse questo 'dono avvelenato', che permette a Riyadh di intromettersi nelle questioni interne del Paese dei Cedri.

Una brutta storia, totalmente diversa rispetto agli aiuti militari iraniani, che invece sono stati estesi da Teheran in spirito di solidarietà e senza nessun addentellato politico o alcun secondo fine.

2 commenti:

  1. con le armi francesi i libanesi che se ne fanno? le munizioni poi dovranno essere dipendenti dalla francia?

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