sabato 12 aprile 2014

Le forze di sicurezza libanesi sequestrano nove auto che stavano per diventare autobombe!!

Con un fulmineo "raid" organizzato a seguito delle rivelazioni e delle ammissioni del terrorista Mohammed Qassem, catturato due giorni fa iniseme a sette complici stranieri e immediatamente convinto a cooperare con gli inquirenti, la surete libanese ha sequestrato in un'autorimessa di Arsal, proprio al confine con la valle del Qalamoun in Siria nove automobili rubate.

Il Direttorato Generale della Sicurezza Interna nel comunicato relativo all'operazione ha specifiicato modello, marca e colore delle vetture e ha confermato che nel garage erano presenti materiali e attrezzature necessarie a trasformare ciascuna di quelle autovetture in un'autobomba.

Tra le continue vittorie delle forze governative siriane nel Qalamoun e la vasta operazione antiterrorismo attivata dalle autorità di Beirut in tutto il Paese dei Cedri la situazione tra Siria e Libano sta rapidamente migliorando con lo sradicamento e la distruzione di sempre più cellule mercenarie terroriste legate all'Arabia Saudita e agli interessi imperialisti e sionisti nella regione.



Il VIcepremier irakeno Mutlaq sfugge indenne ad attentato takfiro vicino ad Abu Ghraib!!

Avevano programmato attentamente il loro complotto omicida i takfiri finanziati dall'Arabia Saudita che vogliono precipitare l'Irak nella violenza e nel settarismo per impedire alla maggioranza sciita di amministrare rettamente il paese e di collocare saldamente Bagdad nell'Asse della Resistenza anti-imperialista e anti-sionista. Si erano perfino procurati uniformi simili a quelle delle forze di sicurezza irakene per rimanere mimetizzati fino all'istante in cui avrebbero aperto il fuoco, nella zona di Abu Ghraib, contro il corteo di Saleh Mutlaq, vice di Nouri al-Maliki.

Ma ancora una volta la capacità, la professionalità e il coraggio delle guardie del corpo che proteggevano il Vicepremier hanno avuto la meglio sulla codarda astuzia dei wahabiti; al costo di una vittima nei loro ranghi le bodyguard di Mutlaq hanno respinto gli assalitori e condotto al sicuro il loro protetto.

Recentemente vi sono stati importanti scontri tra l'Esercito irakeno e i terroristi a libro paga di Riyadh, tutti conclusi con la loro sconfitta e il loro sterminio. Il ricorso alla violenza e al terrorismo dimostra come ormai gli estremisti takfiri siano disperati visto che anche la comunità sunnita li ha abbandonati e ha denunciato i loro scopi e i loro metodi: clan sunniti si sono alleati col Governo e hanno aiutato l'esercito a scovare le basi e i rifugi dell'insorgenza wahabita.

venerdì 11 aprile 2014

Qassem conferma alle autorità libanesi: "I fondi donati da numerosi paesi arabi ci permettevano di preparare le autobombe!"

Avevamo subito dato la notizia del suo arresto nella giornata di ieri, adesso possiamo confermare che il terrorista libanese Mohammed Qassem, "mente" della campagna di autobombe che ha perseguitato il Paese dei Cedri negli ultimi mesi sta attivamente cooperando con gli inquirenti, svelando meccanismi, snodi e procedure della propria attività criminale.

In particolare Qassem avrebbe confermato il ruolo di numerosi paesi arabi (immaginiamo specialmente le monarchie sunnite del Golfo) nel fornire alla sua cellula i fondi necessari all'acquisto di molte dozzine di autovetture rubate, che venivano poi trasformate in autobombe.

Dal che discende la conferma diretta e inoppugnabile del doppio legame tra l'insorgenza terrorista wahabita che ha funestato la Siria in questi ultimi tre anni e le attività dei gruppi estremisti sunniti in Libano che avrebbero voluto scatenare conflitti settari in maniera da "ritagliarsi" delle zone franche vicino al confine ove ospitare terroristi in transito verso la Siria e istituire centri di addestramento e rifornimento per le bande mercenarie anti-Assad.

PDF di propaganda yankee anti-Hezbollah utile soprattutto per capire lo spaesamento Usa di fronte al partito di Nasrallah!

L'"Istituto per lo Studio della Guerra" é uno di quei 'centri studi' tutti americani (che si definiscono pomposamente 'think tank' - serbatoi di pensiero!) che dovrebbero produrre analisi e dottrine utili ai policymaker della Casa Bianca per confrontarsi con realtà e situazioni molto lontane dalla loro esperienza. Grazie all'amico Alessandro Lattanzio di "Sito Aurora" e "Stato e Potenza" possiamo indicarvi questo link dove scaricare l'ultimo parto delle profonde 'ponzate' di questo 'tank(o)' (più che serbatoio infatti ci sembra un meccanismo vetusto e rabberciato come la ruspa degli "indipendentisti veneti") riguardo ad Hezbollah e al suo ruolo in Siria.

Il documento, firmato da una tale 'Marisa Sullivan' infatti é notevole non perché analizzi in profondità l'operato del Partito di Dio libanese in Siria, né perché riveli chissà quali retroscena, ma perché indica molto bene le superficialità, i pregiudizi, i paraocchi con cui gli yankee si accostano al fenomeno Hezbollah e perché, in circa trent'anni, non ne abbiano mai capito nulla.

Questo dervia dall'istintivo razzismo tipico dei popoli anglo-sassoni, unito all'ideologia yankee del 'destino manifesto' e allo specchio deformante dell'Orientalismo attraverso cui questi 'analisti' percepiscono la realtà mediorientale, araba e sciita. Marisa Sullivan fa il marchiano errore di dipingere alternativamente Hezbollah come 'debolissimo' (in definitiva non si tratta altro che di 'negri delle sabbie' con turbanti in testa, no?) e insieme 'fortissimo' (per il suo -presunto- fanatismo e per l'aiuto dell'Iran), senza rendersi conto che pochi anni prima la forza di Hezbollah era "imputata" all'aiuto della Siria (ormai nemmeno considerata e dipinta come ancor più debole di Hezbollah tanto che, così marcia la tautologia della Sullivan, il regime di Assad sarebbe certo caduto se non fosse accorso in suo aiuto Hezbollah).

Altro indicatore di quanto male la Sullivan abbia fatto i 'compiti a casa' (per usare una metafora renziana!) sta nella maniera supina e acritica con cui essa sottoscrive ogni affermazione di fonte terroristica riguardo le "gravissime perdite" subite da Hezbollah nella campagna siriana, dove persino "molti leader" sarebbero stati uccisi sul campo di battaglia. Considerando che, come in ogni operazione di controinsurgenza, per ogni militare o militante siriano o comunque filo-governativo, sono tra gli otto e i dodici i militanti terroristi che vengono abbattuti, ci si chiede quanto 'gravi' possano essere le perdite di Hezbollah; ma poi, basta pensare quante e quali volte le fonti di informazione leali ai terroristi siano state "pizzicate" a mentire spudoratamente per defraudare le affermazioni della Sullivan di qualunque credibilità.

Il colpo definitivo alla credibilità dell'autrice la danno le scarne righe di 'bio' (pag. 6) che accompagnano il suo 'paper', dove si vede che la Sullivan NON HA ALCUNA ESPERIENZA DI LIBANO O DI HEZBOLLAH e abbia in precedenza pubblicato studi sulle milizie sadriste e sul campo politico di Nouri al-Maliki in Irak. Evidentemente essendo Moqtada al-Sadr un chierico sciita e rappresentando il Premier Maliki la maggioranza di irakeni sciiti, tali scritti nella visione superficiale tipica degli americani rendono "de facto" Marisa Sullivan una ESPERTA DI SCIISMO A LIVELLO MONDIALE.

Noi che sappiamo quanto particolare, unico e irripetibile sia invece lo scenario culturale/sociale/politico libanese da cui Hezbollah é sorto e si é sviluppato continueremo a considerare simili 'pamphlet' rigurgitati dalle 'cisterne di pensiero' a stelle e strisce come materiale per aeroplanini di carta.



Il Generale Salehi: "I nemici dell'Iran sono in rotta su tutti i fronti!" Droni da combattimento di Teheran avvistati in Siria!!

Comandante dell'Artesh anziano e rispettato, il Generale Ataollah Salehi nel corso di una conferenza tenutasi ieri ha dichiarato che le potenze ostili all'Iran, che hanno cercato negli ultimi anni di colpire gli interessi della Repubblica Islamica in patria e fuori attraverso complotti, assassinii, sabotaggi, atti terroristici e vere e proprie operazioni di guerra "Sono state sconfitte ino ogni loro tentativo, tramite contromisure simmetriche e asimmetriche, hanno fallito nel raggiungere anche uno solo dei loro obiettivi e sono attualmente in rotta su tutti i fronti!".In effetti se si considerano gli obiettivi occidentali verso l'Iran (bloccare lo sviluppo del suo programma nucleare civile, bloccare l'ammodernamento dei suoi sistemi di difesa, distruggere la rete delle sue alleanze regionali colpendo Siria, Libano e Irak col terrorismo takfiro...) si può ben vedere come nessuno di questi sia oggu più vicino a realizzarsi di tre, cinque o dieci anni fa, anzi, l'emergere dell'Iran rivoluzionario come nuova potenza regionale in Centro Asia e Medio Oriente é ormai una realtà assodata.
A ulteriore testimonianza di ciò citiamo il recente avvistamento in Siria di velivoli armati senza pilota (UCAV) modello Shahed-129, di produzione iraniana, che  rendono la Repubblica Islamica uno dei primi paesi (e sicuramente il primo nel campo delle nazioni anti-imperialiste) ad aver utilizzato in battaglia questi apparecchi, con la differenza che laddove i droni usa e sionisti attaccano senza scrupoli obiettivi civili quelli iraniani cercano e distruggono le cellule terroriste wahabite PRIMA che esse possano colpire coi loro attentati la popolazione siriana.

giovedì 10 aprile 2014

Rankous completamente liberata dalle forze congiunte di Assad e di Hezbollah! Terroristi in fuga dai dintorni di Homs!!

Quando persino il megafono della propaganda qatariota noto come 'Al-Jazeera' ammette la sconfitta dei gruppi mercenari nella regione del Qalamoun e annuncia che con la definitiva caduta di Rankous (preannunciata ieri dalla caduta di un quartiere strategico nelle mani dell'Esercito Siriano) l'operazione di chiusura dei condotti libanesi di rifornimento e rinforzo alle bande terroriste è praticamente conclusa si ha la certezza di trovarsi di fronte a una grande vittoria delle truppe regolari siriane e dei loro alleati di Hezbollah, Iraniani e Irakeni.

Contemporaneamente abbiamo ricevuto la notizia che nei dintorni di Homs i gruppi terroristi wahabiti ancora attivi hanno annunciato che abbandoneranno definitivamente la zona entro 48 ore, non avendo ormai alcuna linea di rifornimento operante ed essendo arrivati all'estremo delle loro forze, privati di cibo, munizioni, rinforzi e ogni genere di assistenza che prima li raggiungeva (anche attraverso il Qalamoun), essendo Homs distante poche dozzine di chilometri dal suo hinterland.

Si vede come le vittorie in una regione si ripercuotano altrove, liberando sempre più territorio, lasciando l'iniziativa sempre più saldamente in mano alle forze del Governo che possono decidere a loro agio come e dove colpire il nemico.

La Jihad Islamica Palestinese predica la cooperazione tra fazioni per catturare nuovi soldati sionisti!!

La Jihad Islamica Palestinese ha ufficialmente ripetuto il proprio invito agli attori della Resistenza armata (in primo luogo le sue stesse Brigate Al-Quds) a rapire militari dell'occupazione ebraica da usare come merce di scambio con prigionieri palestinesi.

La tattica, già sfruttata in passato, ha portato a enormi successi come nel caso dell'ebreo francese Gilad Schalit, rilasciato in cambio di centinaia e centinaia di prigionieri, alcuni dei quali veri e propri eroi ed eroine della lotta per la Liberazione della Palestina.

Ahmad al-Modallal, dirigente della Jihad, ha dichiarato: "E' dovere di tutte le fazioni della Resistenza armata cooperare al fine di liberare i nostri prigionieri, di tutti i metodi sperimentati finora quello che offre le migliori garanzie di successo é il sequestro di militari dell'entità sionista".

Modallal ha altresì dichiarato la propria sfiducia in qualunque genere di 'trattativa' col regime ebraico, evidenziando come in vent'anni di 'negoziati' i cacicchi di Fatah non abbiano ottenuto altro che di permettere a Tel Aviv di fagocitare sempre più terra palestinese e opprimere sempre più odiosamente il Popolo di Palestina.

L'Armee Libanaise arresta il terrorista Mohammed Qassem e sette compici: sono i mandanti di autobombe e attentati!!

Iniziano a diventare evidenti i risultati della vasta operazione antiterrorismo intrapresa dalle forze armate libanesi agli inizi di questo mese; al sacrificio di diversi membri dell'Armee, sia ufficiali che uomini di truppa, fa da contraltare la spettacolare cattura di uno dei principali mandanti degli attentati che hanno funestato in questi ultimi mesi il Paese dei Cedri, il Libanese Mohamed Qassem che é stato arrestato con sette complici di nazionalità straniera.

L'arresto é avvenuto ad Arsal e durante l'operazione gli uomini dell'Esercito hanno sequestrato una ingente quantità di armi e munizioni, compresi molti chili di esplosivo. Arsal, che si trova al confine con la regione del Qalamoun, era un passaggio naturale per quei mercenari wahabiti che volevano passare in Libano per curarsi, riequipaggiarsi o prendere parte alla campagna di violenza settaria che avrebbe dovuto trasformare il paese in un comodo 'retrofronte' per le bande mercenarie attive contro il legittimo Governo di Damasco.

mercoledì 9 aprile 2014

Le forze di Assad conquistano la vetta di Al-Haramiyah nel Nord e il quartiere di Al-Eskan a Rankous!!

Due notizie provenienti da regioni molto distanti della Siria eppure accomunate da uno stesso segno e portatrici di un significato molto più profondo di quello che possa apparire superficialmente: nel corso della loro campagna intorno a Kassab, nella Provincia di Latakia, le truppe governative siriane sono riuscite a conquistare la vetta di Al-Haramiyah, dalla quale si domina tutto il territorio circostante fino al confine turco.

Il risultato é fondamentale visto che da quel punto di osservazione privilegiato gli uomini dell'Esercito Siriano sapranno vedere se e da dove i Turchi cercheranno di fare affluire rinforzi e rifornimenti ai terroristi mercenari e potranno chiamare bombardamenti aerei e d'artiglieria sui convogli. Con la cime di Haramiyah in mano quasi non serve controllare il confine fisico visto che da lì é comunque possibile interdire ogni transito 'sgradito'.

La seconda notizia riguarda invece la conquista di quel poco che rimane del saliente del Qalamoun, dove a Rankous, una delle ultime roccaforti terroriste, il quartiere strategico di Al-Eskan é stato completamente espugnato e conquistato dagli uomini dell'Esercito Siriano e dai loro alleati di Hezbollah.

Questo dimostra che ormai la situazione é tanto favorevole alle forze siriane da permettere loro di condurre operazioni fortemente offensie a due per volta, anzi, se si conta anche la rapida liberazione della zona di Aleppo ancora contraddistinta da movimenti terroristici anche a tre per volta.


9 Aprile 1948 - Si consuma l'Olocausto di Deir Yassin - La Palestina non dimentica! La Palestina non perdona!!

Il 9 aprile 1948 macellai delle organizzazioni terroristiche ebraiche dell'Irgun Zvi Leumi e del Lehi (più precisamente descritto come 'Banda Stern', ché non altro di banda di briganti e assasini si trattava) entrarono nel pacifico villaggio palestinese di Deir Yassin e si diedero a un'orgia di sangue e massacro di sapore veterotestamentario. Fedeli ai dettami del razzismo talmudico, gli assassini non concessero tregua ai vecchi, ai bambini, alle donne, nemmeno se incinte.

Infatti dei quasi trecento assassinati di Deir Yassin oltre un decimo (trentacinque) erano donne gravide. Oltre centocinquanta cadaveri vennero trasportati e ammucchiati in una cisterna. I responsabili morali e materiali di questo infame atto diventarono poi la classe dirigente del regime ebraico di invasione e occupazione della Palestina: generali, ministri, presidenti etc...

I loro eredi e discendenti ancora oggi geremiano e si lagnano come se esistesse qualche 'persecuzione' ai loro danni, pretendono di mettere sotto processo il mondo quando essi stessi dovrebbero rendere conto all'Umanità di crimini di cui non si é visto l'eguale nemmeno nelle fantasie hollywoodiane ad essi tanto care.

Costoro ancora pretendono 'rimborsi' e 'risarcimenti' dalla Germania, dalla Svizzera, dall'Unione Europea e succhiano ogni anno tre miliardi di dollari dalle tasche dei contribuenti nordamericani come "Aiuto per il Terzo Mondo".

Due militari libanesi assassinati ad Akkar, un terzo ferito a Tripoli Siriaca!

Attentatori sconosciuti (ma probabilmente legati al sottobosco dell'estremismo sunnita finanziato dai servizi segreti di Riyadh) hanno colpito a morte un ufficiale e un uomo di truppa dell'Armee Libanaise nella provincia settentrionale di Akkar. La dinamica dell'attacco non é ancora stata chiarita e si attendono comunicazioni ufficiali dallo Stato Maggiore e dall'agenzia NNA.

Parallelamente, nella metropoli di Tripoli Siriaca un terzo militare é stato colpito da armi da fuoco; ferito in maniera  seria é stato prontamente ricoverato nella più vicina struttura sanitaria. Si tratta evidentemente di vigliacche rappresaglie per la vasta operazione di interposizione e normalizzazione intrapresa a Tripoli a inizio mese, che ha visto lo schieramento di mezzi blindati, elicotteri e di un numero molto alto di truppe scelte.

Lo schieramento massiccio di truppe dell'Esercito é stato reso necessario dalle continue reiterate aggressioni degli estremisti di Bab al-Tabaneh contro il quartiere alawita di Jabal Mohsen.




martedì 8 aprile 2014

Assad dichiara: "La guerra sarà vinta entro l'anno, rassicurate Putin, non vado da nessuna parte, non sono Yanukovich!"

Nel corso dei suoi recenti colloqui con il Presidente dell'Imperiale Società Ortodossa per la Palestina, Sergei Stepashin, il Presidente siriano Assad avrebbe dichiarato che, secondo le stime dei Ministri e dei Generali del suo Governo, l'attività militare contro i mercenari takfiri stranieri dovrebbe essere conclusa entro l'anno solare.

"Dopo quel momento ci aspetta la grande sfida per ricostruire un paese ancora più saldo e sicuro e per continuare a combattere il terrorismo e la sobillazione in maniere meno plateali ma altrettanto efficaci di quelle che abbiamo impiegato finora".

Si può stare certi che Assad, che ha dimostrato grande abilità strategica e diplomatica nel gestire la grave crisi scatenata contro di lui dalle cospirazioni imperialiste e sioniste sarà estremamente attento ed efficace nel prevenire che tragedie come quelle degli ultimi tre anni possano ripetersi.

Assad avrebbe anche mandato un messaggio personale al Presidente russo Putin: "Dite a Vladimir Vladimirovich che non ho intenzione di spostarmi da dove mi trovo ora: non sono Yanukovich e non abbandonerò il mio posto o il popolo che me lo ha riconosciuto e assegnato".

Presidente Assad! Nessuno di noi dubitava di che pasta tu fossi fatto! Il sangue dei Leoni di Damasco canta e pulsa nelle tue vene!!

I missili da crociera antinave iraniani montati anche su motoscafi e aliscafi d'assalto!!

Fonti delle Forze Armate iraniane hanno confermato che ormai tutti i natanti veloci da interdizione che la Repubblica Islamica tiene come asso nella manica per bloccare a proprio piacimento il traffico nel Golfo Persico nel caso che i suoi interessi siano minacciati da potenze ostili sono stati equipaggiati coi nuovi missili antinave da crociera 'Qader'.

Con i suoi 200 km di raggio ogni 'Qader' trasforma il motoscafo o l'aliscafo che lo porta in una potenziale minaccia per un incrociatore o addirittura una portaerei nemica. Moderni Davide dotati di una fionda prodigiosa i vascelli d'attacco della Guardia  Rivoluzionaria possono bersagliare e potenzialmente distruggere enormi e costosissime unità navali di superficie rimanendo al di là di qualunque loro possibilità di rappresaglia: i radar della Quinta Flotta vedrebbero solo un nugolo di proiettili supersonici in rapido avvicinamento senza poter nemmeno immaginare chi li abbia lanciati.

In precedenza lo scorso settembre il missile da crociera 'Noor' era stato montato sugli elicotteri russi Mi-17 mentre sui Bell-206 era stato montato il 'Nasr'. Il Gofo Persico é sempre più un lago iraniano, ci riflettano sopra coloro che per sventata superbia pensano di poter minacciare o ricattare la Repubblica Islamica.

Sicario terrorista martirizza padre gesuita che ad Homs aiutava gli ultimi da 48 anni a questa parte!!

Un terrorista wahabita ha assassinato oggi il coraggioso gesuita olandese Padre Francis van der Lucht, nella città di Homs, nel quartiere di Bustan al-Diwan.

Secondo l'agenzia ufficiale siriana SANA, un uomo incappucciato sarebbe entrato nell'abitazione del religioso, lo avrebbe spinto fuori e quindi l'avrebbe freddato con due colpi di pistola alla testa.

Settantacinquenne, Padre Van der Lucht viveva in Siria dal 1966 e aveva aiutato migliaia di famiglie indigenti di ogni denominazione religiosa, cristiana, musulmana e altre ancora; conosciuto e apprezzato da tutti, si era rifiutato di lasciare la città vecchia di Homs anche all'apice della campagna terrorista.

Ricordiamo il coraggioso martire cattolico con questa sua frase: "Il Popolo di Siria mi ha dato così tanto, tanta gentilezza, ispirazione e tutto quello che poteva offrirmi e donarmi. Se i Siriani soffrono adesso é mio dovere restare al loro fianco e condividere il loro travaglio".

Altro che pontefici in combutta con CIA e solidarnosc, se c'é qualcuno da fare 'Santo Subito' questi é Padre Van der Lucht.

lunedì 7 aprile 2014

Anche gli ultimi quartieri di Aleppo in procinto di venire totalmente bonificati dalle forze armate regolari!!

Solo pochi giorni fa annunciavamo con entusiasmo che oltre l'80 per cento della metropoli settentrionale di Aleppo si trovava saldamente in mano alle forze governative siriane; oggi riceviamo l'annuncio di come esse continuino le loro operazioni nella zona Est, al fine di prendere il possesso dell'ultima roccaforte delle bande terroristiche mercenarie e di estendere il totale controllo dell'area, da al-Sheikh Najjar fino alla prigione di Aleppo.

Fonti locali (TG24Siria) hanno riferito al quotidiano Al-Watan che gli attacchi più pesanti, dove le bande terroristiche hanno sofferto enormi perdite, sono stati lanciati dall'esercito siriano giá da alcuni giorni intorno alla cittadina di el Sheikh Najjar, concludendosi positivamente con l'avanzata dell'esercito siriano e la riconquista di nuove e importanti posizioni.

 Nelle operazioni militari sono stati impegnati anche il battaglione 606 della Difesa Aerea Siriana e la Brigata 80, che hanno il compito di proteggere l'aeroporto internazionale di Aleppo e l'aeroporto militare di al-Nairab. Proprio la riattivazione degli aeroporti é stata fondamentale per far affluire in città nuove truppe, armi, rinforzi e rifornimenti per gli uomini di Assad.

ANONYMOUS colpisce e affonda la presenza internet sionista: centinaia di siti messi offline e interdetti!!

Centinaia e centinaia di siti-web appartenenti a ministeri, enti e organizzazioni dell'entità sionista di occupazione della Palestina sono stati hackerati a partire da stamattina nell'ambito dell'ultima offensiva del collettivo informatico ANONYMOUS contro il regime ebraico: il sito del Ministero dell'Istruzione di Tel Aviv e l'Autorità Aeroportuale sono caduti vittime di questi assalti ."Chiediamo a tutti i nostri aderenti e simpatizzanti di scatenarsi per crackare, interdire, spammare e negare l'operatività a tutti i siti e i portali del cyberspazio 'israeliano', con ogni mezzo necessario" é il grido di battaglia al quale sono seguiti centinaia di atti dimostrativi che hanno letteralmente deragliato la presenza sionista nel WWW.

Non é la prima volta che Anonymous colpisce l'entità sionista e ogni successiva volta viene dimostrato che contro l'iniziativa spontanea e popolare tutta la vantata "perizia informatica" dei sionisti, che pretendono di essere all'avanguardia delle tecnologie elettroniche e telematiche, si riveli come l'ennesima rodomontata a Sei Punte. 

Tredici terroristi wahabiti si uccidono da soli con la loro stessa autobomba!! I Siriani ringraziano!

Preparavano un vigliacco ordigno da impiegare contro la popolazione di Homs che da tre anni resiste ai loro attacchi, ai loro colpi di mortaio, alle loro mine e autobombe, e invece i tredici militanti mercenari mandati a tormentare i cittadini siriani dai servi e dai lacché dell'imperialismo internazionale sono riusciti soltanto ad uccidere loro stessi.

L'autovettura che stavano imbottendo di esplosivo si é trasformata nella loro stessa nemesi quando, evidentemente per imperizia nel maneggiare le cariche, è deflagrata incenerendo i suoi costruttori e sventrando il magazzino dove essi stavano lavorando, nei dintorni di Homs.

Alcuni terroristi sono stati letteralmente disintegrati dall'esplosione, quindi la cifra di tredici morti riguarda solo coloro di cui le autorità competenti hanno potuto recuperare resti riconoscibili.

domenica 6 aprile 2014

30 anni fa, un importante passo nella franca ed onesta alleanza tra Repubblica Araba Siriana e Repubblica Islamica Iraniana!!

Nel 1984, combattendo per difendere i propri confini e la propria Rivoluzione contro Saddam Hussein (allora obbediente pedina della CIA, della Francia, della Germania e degli Emirati Arabi Reazionari -dai sauditi ai kuwaitiani a tutti gli altri...-) ufficiali della Guardia Rivoluzionaria Iraniana si recarono in Siria per apprendere dall'Esercito di Hafez Assad come operare e lanciare i razzi FROG e i missili SCUD.

Saddam, la cui aviazione non poteva azzardarsi a compiere missioni in profondità in territorio iraniano, aveva iniziato a usare gli SCUD in maniera massiccia contro i centri iraniani più popolati nel tentativo di abbassare il morale della popolazione nemica, l'aviazione iraniana non poteva replicare colpo su colpo visto che era più necessaria al fronte per sostenere le truppe sul terreno e una campagna di contro-bombardamenti l'avrebbe distolta da quel compito.

Quindi era necessario mettersi in pari con gli irakeni quanto a tecnica missilistica. La Siria di Assad, insieme a pochissimi altri paesi (Cina e Nordkorea), aiutò la Repubblica Islamica in tal senso.

Un giorno un famoso giornalista occidentale chiese ad Assad Padre: "Presidente, come mai la Siria, tra tutti i Paesi Arabi, sostiene l'Iran persiano, mentre Egitto, Giordania, Arabia Saudita, Kuwait, UAE e altri ancora sostengono l'Irak, che é un Paese Arabo come voi?", Assad rispose: "Perché so che in futuro i Persiani Iraniani saranno al nostro fianco quando tutti gli altri regimi arabi saranno impegnati a piantarci pugnali nella schiena".

Nuovi attacchi sionisti contro Gaza: ultimatum della Jihad Islamica!!

Dopo il recente, intenso scambio di fuoco tra Gaza e l'illegale entità sionista impiantatasi in Palestina, durante il quale sono state le Brigate Al-Quds della Jihad Islamica a prendere in mano l'iniziativa e a investire il regime ebraico con i loro razzi, Tel Aviv ha deciso di riprendere le provocazioni armate: dapprima colpendo i pescatori sulle coste di Rafah, poi venerdì scorso colpendo nottetempo obiettivi economici, e oggi con altri cinque raid aerei nella zona Sud dell'enclave palestinese.

Secondo quanto riportato finora non ci sarebbero vittime o feriti, ma vasti danneggiamenti materiali; in risposta agli attacchi sionazisti si é rilevata una ripresa dei lanci di razzi (finora non molto intensi, però), ma la Jihad Islamica Palestinese ha dichiarato ufficialmente che se il regime ebraico vuole proseguire sulla strada della provocazione ben presto Tel Aviv e Jaffa verranno colpite dalla rappresaglia della Resistenza.

I Siriani di Tunisia dimostrano la loro solidarietà alla Patria e al Governo legittimo attendendo il momento del Ritorno!!

Cittadini siriani rimasti bloccati in Tunisia dai drammatici eventi che negli ultimi tre anni hanno travagliato il loro paese hanno dimostrato ieri la loro solidarietà e vicinanza coi compatrioti, con l'Esercito nazionale e il Governo legittimo riunendosi davanti al Ministero degli Esteri con bandiere e striscioni.

"Sono molto fiducioso che presto potremo rientrare alle nostre case, grazie agli sforzi vittoriosi dell'Esercito Arabo Siriano e del grande popolo di Siria", ha dichiarato ai microfoni dell'emittente iraniana PRESSTV uno dei partecipanti al rally.

La Tunisia é molto preoccupata per la prospettiva che estremisti contagiati di wahabismo che abbiano preso parte alle azioni armate contro il popolo e il Governo siriano possano rientrare in patria e darsi a campagne di terrore e attentati come hanno imparato a fare all'estero, per questo motivo le forze armate e i servizi di sicurezza pattugliano il territorio per prevenire ogni "insediamento" di basi estremiste e focolai di terrorismo.