sabato 25 ottobre 2014

Picchetto di sensibilizzazione a Milano per la libertà dei detenuti politici Ahmad Sadaat e George Abdallah!!

Molte volte abbiamo parlato di Ahmad Sadaat, illegalmente detenuto dal regime sionista di occupazione per 'reati' che nessuna corte di giustizia di un paese civilizzato riterrebbe tali; altrettanto spesso abbiamo menzionato George Abdallah, coraggioso militante comunista libanese che doveva venire liberato, salvo restare in carcere per la mancanza di spina dorsale del Governo Francese, incapace di mantenere la propria stessa parola se ciò fa adirare la potente lobby sionista.
Per mantenere viva l'attenzione su queste tematiche un gruppo di militanti anti-imperialisti milanesi ha tenuto fino a poche ore fa un presidio di sensibilizzazione vicino alla stazione Cadorna; siamo lieti di poter riprendere e diffondere queste foto. PALAESTINA FELIX é sempre a fianco dei prigionieri politici palestinesi e libanesi!!!!

Cinque soldati libanesi muoiono scontrandosi coi terroristi wahabiti a Tripoli Siriaca!!

Continuano ad arrivare aggiornamenti da Tripoli Siriaca, la città principale del Nord del Libano, riguardo a intensi scambi di fuoco tra truppe dell'Esercito e militanti estremisti wahabiti.

Secondo gli ultimi dispacci cinque militi dell'Armee Libanaise avrebbero trovato la morte in queste sparatorie.

La tensione si era alzata negli ultimi giorni quando, contemporaneamente all'arresto di Ahmad Mikati, noto estremista sunnita, rilasciato dal carcere nel 2010 e subito tornato in clandestinità ad attività terroriste, forze dell'Armee avevano perquisito un appartamento di Tripoli  trovandovi armi e cinture esplosive per attentati.

La situazione é molto cambiata nell'ultimo anno; in precedenza le esplosioni di violenza terrorista dal miserabile quartiere sunnita di Bab al-Tabaneh venivano lasciate sfogare contro la comunità alawi del sestiere collinare di Jabal Mohsen, che doveva difendersi coi suoi mezzi, solo dopo interveniva l'Esercito a presidiare la zona di confine tra i due quartieri.

Mappa e aggiornamento in tempo reale sull'offensiva dell'Esercito Siriano oltre la cittadina di Morek!!

Dopo aver perso il controllo dell'abitato di Morek, ormai tutto saldamente in mano all'Esercito, i terroristi di Al-Liwaa Suqour Al-Sham (Brigata Falchi del Levante) si sono ritirati a sud ovest di Tal Itmeen, dove si sono incontrati con un contingente delle Forze di Difesa Nazionale e l'11esima Divisione Corazzata dell'Esercito Arabo Siriano.

La Divisione Corazzata è stata capace di avanzare attraverso il terreno accidentato e mettere la collina al sicuro. Secondo una fonte militare, i militanti di Liwaa Al-Sham stanno cercando di riorganizzarsi e contrastare il successo delle truppe regolari. Tuttavia, è improbabile che riescano a riprendere la collina.

L'operazione militare condotta dalla 11esima Divisione corazzata contro Morek ha provocato più di 200 vittime del Fronte islamico, di cui 4 comandanti di campo. L' EAS avrebbe subito 27 perdite (non confermate), mentre il FDN avrebbero perso 32 uomini (non confermati) durante questa operazione.

Anche accettando come confermate 59 perdite tra i regolari contro 200 tra i terroristi sono un rateo accettabile, considerando che i primi attaccavano un nemico profondamente trincerato in un terreno difficile come un centro abitato.

Combattimenti in corso tra Esercito Libanese e terroristi wahabiti a Wadi Hmayed e a Tripoli Siriaca!!

L'Esercito di Beirut ha respinto un gruppo terrorista che tentava di infiltrarsi nell'area di Wadi Hmayed, vicino ad Arsal.

La notizia, trasmessta dall'agenzia ufficiale NNA e ripresa tra gli altri dall'emittente di Hezbollah 'Al-Manar' é arrivata in contemporanea con quella di nuovi scontri a Tripoli Siriaca dove le truppe regolari si sono confrontate con estremisti wahabiti vicino al Suq dei Gioiellieri e al Vecchio Serail.

Tre militari sarebbero rimasti feriti in maniera non grave.

Rinforzi sono in marcia verso il capoluogo del Libano settentrionale mentre le forze già sul posto stanno passando al pettine la zona tra Via Al-Tal e Viale Abi Samra.

Queste esplosioni di violenza seguono le operazioni antiterrorismo che hanno portato all'arresto di uno dei più famigerati estremisti takfiri del Libano, Ahmad Salim Mikati, catturato nella zona di Doniyeh, nei dintorni della città.

Israhell uccide un CITTADINO AMERICANO a Silwad (Ramallah); la Casa Bianca non dice 'ba'!

Quello che vedete in foto é l'ennesimo giovane massacrato dalle truppe sionaziste di occupazione della Cisgiordania; dite quello che volete su quanto possa essere duro vivere a Gaza ma ALMENO gli abitanti della Striscia non hanno (grazie alla vittoria della Resistenza) per la strada pattuglie di psicopatici a Sei Punte col dito sul grilletto.

Il ragazzo, che ha ricevuto un proiettile nel collo che gli ha squarciato la gola, si chiamava Orwah Hammad e aveva quattordici anni. Egli, inoltre, possedeva un passaporto americano. Era cittadino Usa. Se la Russia di Putin, la Cina Popolare o la Repubblica Islamica Iraniana uccidessero un cittadino Usa sentiremmo il Dipartimento di Stato fare fuoco e fiamme, una squadra navale a stelle e strisce si dirigerebbe subito verso il paese 'reo', ci sarebbero articoli e servizi televisivi sul "brutale crimine"...

...ma niente di tutto questo é successo da parte dell'Amministrazione dell'abbronzato e 'correttissimo' Obama. Evidentemente chi appartiene alla 'razza inferiore' palestinese, non gode degli stessi diritti dei cittadini Usa di altre etnie, SPECIALMENTE se viene massacrato dalle truppe di Tel Aviv!

Morek é quasi completamente in mano all'11a Divisione Corazzata siriana! Bombardamenti sull'ultima ridotta dei terroristi!!

Investita dall'offensiva dell'Esercito Arabo Siriano nel corso delle operazioni per la definitiva liberazione della Provincia di Hama, poco più di un mese fa, la cittadina di Morek venne messa al centro di incauti proclami di capi terroristi wahabiti che annunciavano come essa sarebbe diventata "la tomba degli assadisti", ma già una ventina di giorni dopo era evidente come l'Undicesima Divisione Corazzata e la Brigata 106 della Guardia Repubblicana fossero sulla strada per infliggere ai nemici della Siria l'ennesima sconfitta.

Essa si é concretata ieri con l'annuncio ufficiale che ormai l'85 per cento dell'area urbana é completamente in mano agli uomini dell'esercito e che qualunque cosa si muove nella zona non ancora liberata viene puntualmente colpita con mortai, artiglierie convenzionali e a razzo, o anche da piattaforme di supporto aereo.

Parte delle forze che hanno liberato Morek, comunque, per non perdere il vantaggio dell'iniziativa, stanno già puntando verso Khan Shaykoon. Il comunicato ufficiale del Ministero della Difesa, ripreso dall'agenzia stampa nazionale SANA, ha esplicitamente nominato il comandante delle forze vittoriose, Colonnello Suhayil Hassan, lodandolo per l'importante successo riportato, definito: "Decisivo come la vittoria di Qusayr".

Lodevole iniziativa di solidarietà verso i profughi palestinesi in Libano dell'SSNP e del PFLP-GC

Il Partito Socialista della Nazione Siriana, formazione politica attiva in Libano, in Siria e anche in Palestina (dove le sue Brigate hanno recentemente preso parte ai combattimenti di Gaza) e il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina-Comando Generale, storica formazione della Resistenza, hanno istituito un programma di interventi sanitari gratuiti per gli abitanti dei campi profughi palestinesi in Libano.

Sappiamo che pur presenti da oltre settant'anni nel Paese dei Cedri a causa di resistenze da parte dei partiti conservatori (che 'temono' l'aumento della minoranza palestinese) i profughi non godono di nessun diritto nel paese che li ospita, nemmeno quello all'assistenza sanitaria, che viene malamente e sporadicamente gestita dalla Croce e Mezzaluna rossa e dall'UNWRA.

Domenica 26, dalla mattina fino alle 13, gli abitanti di Shatila potranno valersi dei consulti, delle diagnosi e delle prescrizioni del personale medico fornito dalle due organizzazioni, che distribuirà anche presidi farmaceutici secondo le necessità dei profughi.

La Repubblica Popolare Cinese contraria a ogni genere di sanzione economica contro la Federazione Russa!

"Il Governo cinese non si unirà ad alcun genere di sanzione economica contro la Federazione Russa"; questa dichiarazione del portavoce del Ministero degli Esteri di Beijing, Hua Chunying é stata ripresa (immaginiamo con immensa soddisfazione -NdR-) dall'agenzia di stampa russa Tass commentando una dichiarazione di P. Jones, funzionario Usa.

"Le sanzioni sono contro la nostra dottrina, perché precedenti esperienze dimostrano la loro inefficacia", ha dichiarato Hua, che ha raccomandato la via diplomatica e negoziale per la soluzione della questione ucraina.

"Le nazioni asiatiche e, tra esse, la Repubblica Popolare Cinese, hanno precise idee riguardo il probema ucraino, e tra queste, molto chiara, c'é quella della perfetta e completa inutilità di qualunque pressione economica di tipo sanzionatorio".

Cina e Russia sono sempre più spesso unite nelle posizioni di politica estera, ambedue convinte che sia necessario porre un freno e un limite alla smisurata arrogante 'hubrys' della Casa Bianca, che mal tollera l'idea di stare entrando in un mondo multipolare dove il bilanciamento del potere mondiale é sempre più spostato verso Est.

Israhell si é 'scordato' dei patti siglati con la Striscia di Gaza, forse ha bisogno di razzi per rammentarli?

Nel solo mese di settembre, riporta il Palestinian Centre for Human Rights, in 18 casi i soldati israeliani hanno aperto il fuoco, un pescatore palestinese è rimasto ferito, 11 pescatori sono stati arrestati, 4 barche e 22 reti da pesca sono state confiscate. Tali aggressioni sono avvenute tutte dentro il limite delle 6 miglia nautiche dalla costa.

Questo contraddice in pieno le promesse fatte al momento della sigla dell'armistizio dopo le ostilità di luglio e agosto 2014, col patrocinio dell'Egitto.

Il governo dell'entità sionista aveva allora concesso ai palestinesi un’estensione dell’area marittima fino a 6 miglia nautiche dalla costa. Un’estensione che rappresentava di fatto un ritorno all’accordo raggiunto dopo la precedente offensiva israeliana del novembre 2012, niente di più, niente di meno.

Ma dopo un breve periodo in cui le imbarcazioni palestinesi riuscirono a spingersi fino a sei miglia dalla costa, riportando considerevoli quantità di pesce a riva, sono ricominciate le vessazioni e le aggressioni.

Tel Aviv ha bisogno quanto prima di nuovi razzi palestinesi sui suoi quartieri più abitati, sul suo aeroporto e sulle raffinerie di Haifa, il regime dell'Apartheid capisce solo il linguaggio delle armi.

venerdì 24 ottobre 2014

Altro che Obama! 3 attacchi aerei all'ora per tre giorni di fila! Così l'Aviazione Siriana distrugge i terroristi!!

Un fantastico, letale carosello di jet che si alzano in ogni momento dalle basi aeree della SyAF per raggiungere con razzi, bombe guidate e non, raffiche di cannoncino e missili aria-terra i gruppi terroristi che attentano alla vita, alla sicurezza, alla libertà del popolo siriano; é questo lo spettacolo che per tre giorni di fila é andato in scena ininterrottamente, con i piloti di Assad impegnati in almeno tre incursioni aeree all'ora, per un totale di oltre 210 missioni di bombardamento.

Questa impennata nel ritmo operativo dell'aviazione dimostra che nuovi carichi di armi e pezzi di ricambio sono arrivati dalla Russia (grazie Putin!) e che le capacità operative dell'arma aerea di Damasco non si sono affatto degradate da tre anni a questa parte, un'importante avvertimento per Erdogan, per la NATO e per il suo miserabile padrone Obama, e anche per l'entità sionista installata sulla Palestina.

In particolare nei dintorni di Morek (Provincia di Hama) un Quartier Generale terrorista é stato centrato da un'incursione aerea che ha eliminato oltre 50 militanti takfiri; aggiornamenti in merito nelle prossime ore1

Khamenei ammonisce: la Repubblica Islamica deve contare sullo sviluppo scientifico e tecnico più che sul petrolio!

"Contare più sulle forze interne, sulla conoscenza, sulla tecnica, sulla ricerca, piuttosto che sulle entrate garantite dall'esportazione di greggio e metano"; questo il monito lanciato dalla Guida Suprema della Rivoluzione, Ayatollah Ali Khamenei alla platea di giovani "quadri" che lo ascoltavano avantieri a Teheran.

Consapevole di rivolgersi alla futura classe dirigente del paese l'Ayatollah Khamenei ha portato l'esempio di "quegli stati" (chiaro riferimento a Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi...) che, puntando tutto sui proventi petroliferi, si ritrovano ostaggio dei capricci del mercato e delle potenze imperialiste.

L'Iran, importantissimo esportatore di petrolio e gas, ha sempre cercato di investire la ricchezza derivante da essi per ottenere invece sempre maggiore autonomia e indipendenza dal mondo esterno, diventando anzi esso stesso un esportatore di tecnologie e know-how. "Talento, Pazienza, Perseveranza costituiscono i tre punti cardinali di una leadership forte, che deve puntare sul progresso scientifico e tecnico della nazione".

Nell'ultimo anno l'Iran ha prodotto oltre 17.000 paper scientifici, con un incremento del 20 per cento rispetto ad anni recenti, letteralmente surclassando la produzione di documenti di ricerca dell'entità sionista di occupazione, che ne ha pubblicati solamente 10000.

Aggiornamenti dal Rif Dimashq: trenta wahabiti eliminati dalle truppe governative!

Continuano le operazioni delle forze armate siriane e della milizia popolare NDF nell'hinterland damasceno, dove i terroristi takfiri sono stati scacciati dalla zona a Sud della Moschea di Al-Tayyiba (conquistata alcuni giorni fa) e ad Est della rotonda di Al-Manasheer.

Un tentativo di contrattacco wahabita nella zona di Harastaa é stato respinto e cinque terroristi sono stati eliminati, tutti avevano documenti stranieri: giordani, irakeni, egiziani; altri undici invece sono stati catturati e consegnati agli uomini dell'intelligence per venire interrogati.

Vicino a Zamalka otto terroristi sono stati eliminati e altri sei in differenti zone del Rif; continua a restringersi l'area in cui le cellule terroriste possono muoversi e spostarsi, tutti i canali di approvvigionamento di armi, munizioni e viveri sono stati tagliati, il destino di queste bande takfire é quindi segnato, bisogna solo vedere quanto riusciuranno a resistere.



Il Comandante della Marina Iraniana a Pechino incontra i vertici della Difesa cinese!!

Il Contrammiraglio Habibollah Sayyari, volato nella capitale cinese per una breve ma importantissima visita, ha incontrato il suo collega della Marina di Liberazione Popolare, Ammiraglio Wu Shengli e il Ministro della Difesa Chang Wanquan.

Sayyari parlando all'Ammiraglio Shengli ha chiesto un aumento delle operazioni cooperative tra IRIN e PLAN mirate al contrasto della pirateria e del terrorismo navale e alla promozione della libertà e sicurezza di navigazione, un argomento di certo popolare a Beijing, vista la necessità per il continuo sviluppo economico cinese di garantire l'afflusso di materie prime ed idrocarburi nei porti del Paese di Mezzo e altresì il continuo arrivo dei container di prodotti finiti alle banchine di tutto il mondo.

Anche il Ministro Wanquan ha caldamente espresso la prontezza della Repubblica Popolare a collaborare con la Repubblica Islamica in "Una franca e pragmatica atmosfera, non solamente nell'ambito navale, ma in tutti gli aspetti della sfera militare e della Difesa".

Centonovantaquattro terroristi dell'ISIS eliminati dall'Esercito irakeno!!

Gli osservatori di cose irakene concordano unanimemente: negli ultimi tempi il 'passo' delle operazioni dell'Esercito contro gli estremisti dell'ISIS é decisamente cambiato; se prima si aveva l'impressione che le truppe regolari reagissero alle iniziative dei terroristi, solo occasionalmente prendendo l'iniziativa ora quest'ultima sembra saldamente in mano alle truppe di Bagdad che decidono come e quando ingaggiare i seguaci dell'autonominato 'califfo'.

In tre diverse operazioni, sulle quali i dettagli sono ancora scarsi, rispettivamente venti, quaranta e ben centotrentaquattro militanti wahabiti sarebbero stati spazzati via dal fuoco delle truppe di terra, degli elicotteri e dei jet di Bagdad, per un totale di poco meno di duecento perdite. I ranghi dell'ISIS non sono in grado di assorbire una simile emorragia di uomini.

Anche la notizia di una 'camera di consultazione' congiunta formata a Bagdad da esperti russi e iraniani per consigliare al meglio gli ufficiali irakeni sulla condotta delle operazioni fa intuire che operazioni di successo come quelle summenzionate siano destinate a ripetersi frequentemente nel prossimo futuro.

Gli Houthi di Ansarullah cacciano i wahabiti dai dintorni di Yarim!!

Ancora scontri tra i combattenti sciiti del movimento Ansarullah e i terroristi wahabiti che fino a poco tempo fa (nonostante la strombazzata e assolutamente inefficiente 'campagna aerea' americana, ostensibilmente mirata contro di loro) spadroneggiavano in tutta la ex-Arabia Felix.

Questa volta i militanti Houthi hanno cacciato gli estremisti di Al-Qaeda nella Penisola Araba dai dintorni della cittadina meridionale di Yarim, nel governatorato di Ibb, il cui capoluogo fu conquistato dagli Sciiti parecchi giorni fa.

La situazione a Yarim e dintorni é tornata calma e molti abitanti che avevano abbandonato le loro case per timore degli eccessi dei terroristi stanno rientrando nelle loro abitazioni. Gli Sciiti Houthi stanno estendendo e consolidando il loro controllo su zone ben al di là della loro provincia di origine, ormai da alcune settimane.

giovedì 23 ottobre 2014

Centro di comando congiunto russo-iraniano a Bagdad per guidare la lotta contro l'ISIS!!

Una 'War Room' di sessanta esperti che, analizzando in tempo reale la situazione sul campo e i dati raccolti da droni, satelliti, intelligence di Bagdad e reparti sul campo, prenda rapidamente e con efficacia le migliori decisioni per mettere finalmente la pietra tombale sull'aggessione takfira dell'ISIS contro l'Irak e il suo popolo.

Questa decisione testimonia direttamente del livello di impegno che Mosca e Teheran sentono verso l'Irak, pedina fondamentale della strategia Eurasiatica di Putin e canale fondamentale dell'Asse della Resistenza che dalla Persia si stende fino al Mediterraneo Orientale.

Ci auguriamo che questa sia solo la prima di tante iniziative simili e che gli Iraniani possano abituarsi a cooperare con i maestri russi dell'intelligence potenziando ulteriormente le loro già notevoli capacità nel campo.

L'Armee Libanaise arresta a Doniyeh, vicino Tripoli Siriaca, il 'Grande Vecchio' dei terroristi wahabiti in Libano!

L'intelligence dell'Armee Libanaise ha coordinato oggi una vasta operazione antiterrorismo nella città di Tripoli Siriaca nel corso della quale è stato arrestato un vero e proprio 'veterano' della destabilizzazione a matrice wahabita in terra libanese: Ahmad Salim Mikati (46 anni), conosciuto anche con il 'nom de guerre' di Abu al-Hoda.

L'operazione si inserisce in una serie di iniziative sia militari che di controspionaggio intraprese in Libano per reprimere l'estremismo takfiro.

Il terrorista é stato scovato a Doniyeh, vicino a Tripoli Siriaca, metropoli che ormai da anni é al centro di esplosioni di violenza a causa della presenza di molti predicatori wahabiti che operano negli 'slum' dei sunniti, dove ignoranza e miseria la fanno da padrone.

Il nipote di Mikati, dal nome di Bilal Omar, era a sua volta un terrorista conosciuto, implicato nell'uccisione del militare libanese Ali Sayyed. Mikati era rimasto in prigione fino al 2010 a causa di una condanna per complicità in un progettato attentato contro una sede diplomatica straniera (quasi sicuramente quella siriana o quella iraniana), ma una volta rilasciato aveva fatto perdere le sue tracce sottraendosi alla libertà vigilata.

Nel corso dell'operazione che ha portato all'arresto di Mikati sono stati abbattuti tre militanti takfiri e un militare libanese é rimasto lievemente ferito.

Amichevole cerimonia a Caracas per la consegna di un regalo della Repubblica Iraniana al comandante dell'Aviazione!

Nell'ambito delle crescenti e articolate relazioni (economiche, accademiche, tecnologiche e militari) tra la Repubblica Islamica iraniana e quella Bolivariana del Venezuela l'attaché militare di Teheran nella capitale venezolana ha presentato al Comandante dell'Aviazione di Caracas, Maggior Generale Eutimio José Criollo Villalobos un regalo ufficiale.

Iran e Venezuela stanno stringendo rapporti sempre più stretti anche in campo aeronautico, come dimostra l'adozione da parte della forza aerea bolivariana dei droni senza pilota 'arpia', di design iraniano, che presto verranno prodotti autonomamente nel paese sudamericano.

In cambio di questa tecnologia é molto probabile che Caracas abbia concesso all'Iran di accedere alle specifiche tecniche dei sistemi S-300 acquistati dalla Russia e di condurre ispezioni delle batterie in forza alla sua difesa aerea; questo avrebbe facilitato molto i tecnici iraniani nello sviluppo del sistema antiaereo Bavar-373.


Ancora morti negli scontri di Bengasi, mentre le operazioni sul fronte tripolino stentano ad avviarsi!!

Una nuova serie di scontri si sono accesi nelle ultime 36 ore quando, per la prima volta da due mesi, forze dell'esercito libico fedeli al Governo internazionalmente riconosciuto, unitamente a truppe leali al Generale Haftar sarebbero riuscite a entrare nella zona urbana di Bengasi.

Undici tra militari e i loro avversari delle milizie estremiste sarebbero caduti in combattimento, portando il totale dei morti nella  nuova offensiva contro il capoluogo della Cirenaica a centodieci.  I fedeli di Haftar avevano dovuto abbandonare le posizioni che tenevano a Bengasi a inizio agosto, mantenendo il controllo soltanto dell'aeroporto di Benina, che però come tutti gli scali aerei si trova fuori città.

Non vi sono notizie di ulteriori raid aerei egiziani sulle posizioni tenute dai miliziani filoturchi e filoqatarioti.

Intanto dalla sua nuova sede nell'estremo Est del paese il Governo libico 'ufficiale' (quello antagonista insediatosi a Tripoli con la cacciata delle altre autorità, sostenuto dalla confederazione di milizie 'Fajr Libya' non é riconosciuto da nessuno) ha confermato di avere dato ordine a unità lealiste dell'Esercito di marciare verso la capitale dela paese, ma finora non vi sono conferme dell'inizio di operazioni militari in tal senso.


Gli Iraniani arrestano agenti stranieri a Bushehr, vicino agli impianti nucleari!!

Un nuovo 'colpo' inferto dal controspionaggio della Repubblica Islamica ai piani e alle trame delle potenze imperialiste ostili, quello scoccato ieri nella regione di Bushehr (dove si trova la prima centrale nucleare iraniana), dove sono stati arrestati diversi agenti legati a stati stranieri.

La rivelazione é stata fatta dal Ministro dell'Intelligence Mahmoud Alavi durante una conferenza stampa: "I movimenti delle agenzie di spionaggio straniere sono stati seguiti molto a lungo e tutti gli anelli delle loro catente informative sono stati bloccati e arrestati", ha dichiarato il Ministro.

La regione di Bushehr ha una grande importanza non solo per le sue infrastrutture nucleari ma anche per gli impianti industriali, difensivi e commerciali. Il Ministro Alavi ha detto che nella regione del Vicino e Medio Oriente le potenze arroganti tentano spesso di operare per tramite locali, come si é visto in Irak, Siria e Afghanistan.

I combattenti Houthi eliminano dozzine di militanti qaedisti nella Provincia yemenita di Bayda!!

Dopo una serie di vittoriosi 'blitz' che hanno consentito loro di conquistare il controllo di città come Ibb, Hodeida, Marib, i combattenti sciiti dell'organizzazione Ansarullah hanno respinto un tentativo di infiltrazione da parte di terroristi sunniti legati alla locale branca di Al-Qaeda intorno a Radaa.

Gli estremisti qaedisti erano già stati cacciati qualche giorno fa da Al-Odain una località che avevano occupato per poche ore sui confini della regione di Bayda

Lo Yemen, conosciuto una volta come 'Arabia Felix' ha visto rovesciato il despota filo-saudita e filo-americano nel 2011, ma per correre poi il rischio di cadere sotto l'egemonia della branca locale dell'Ikhwan filo-qatariota o dei locali militanti di Al-Qaeda.

mercoledì 22 ottobre 2014

Due soldati sionisti feriti in un attacco con mitra ed RPG alla frontiera con l'Egitto!

Due militari delle forze di occupazione di Tel Aviv schierate alla frontiera con il Sinai egiziano sono rimasti feriti quando da oltreconfine ignoti aggressori hanno aperto il fuoco contro la loro pattuglia impiegando armi automatiche e almeno una granata a razzo anticarro.

Il veicolo semi-protetto su cui si trovavano i militari ha riportato estesi danni.

Finora non ci sono rivendicazioni dell'attacco e lo stesso comunicato del comando sionista non dà chiarimenti sull'entità delle ferite riportate dai due.

E' molto tempo che non si registravano attacchi armati contro l'occupazione sionista dal Sinai, uno degli ultimi, sicuramente il più intenso, fu circa tre anni fa contro la località marittima di Eilat; quell'attacco, in prima battuta attribuito a militanti palestinesi, in seguito si rivelò opera di beduini del Sinai.

Forze irakene cacciano l'ISIS da Qara Tapa nella Provincia di Diyala!!

Forze dell'Esercito irakeno, sussidiate dai propri corpi ausiliari e dal puntuale, provvidenziale intervento dell'aviazione, sono riuscite a scacciare i takfiri dell'ISIS dalla cittadina di Qara Tapa, nella Provincia di Diyala.

La vittoria consentirà alle migliaia di abitanti che erano dovuti fuggire (specialmente Turcomanni sciiti) di tornare alle loro case. Non vi sono dati precisi sulle perdite riportate da governativi e terroristi durante gli scontri.

Il risultato testimonia dei continui progressi che tra le Province di Salahuddine e, soprattutto, di Diyala sta ottenendo il movimento offensivo iniziato alcuni giorni fa dalle forze del Governo di Bagdad.

Gli Usa vogliono vendere 600m $ di munizioni per tank Abrams a Bagdad. Il nostro giudizio: "Soldi buttati!"

Il Congresso di Washington avrebbe approvato la vendita di uno stock di munizionamento da 120mm per carri armati M1A1M Abrams al Governo di Bagdad. La versione 'A1M' dell'M1 Abrams é quella depotenziata e di second'ordine che la Casa Bianca riserva ai suoi 'stati vassalli' (altri di questo genere furono venduti al Kuwait, all'Egitto di Mubarak, all'Arabia Saudita.
Lo stock, che comprende 10000 granate HEAT, 10000 APFSDS e 26000 di altro genere (more on this later), costerà alle casse irakene 600 milioni di dollari Usa.

Secondo noi questi soldi sono completamente buttati.

Sarebbe molto meglio per Bagdad investire quei denari in altre armi russe.

L'M-1 Abrams é un modello di carro armato antiquato il cui sviluppo iniziò nei tardi anni '60 dopo il naufragio (dovuto ala quintuplicazione del budget inizialmente stanziato) del progetto congiunto Bonn-Washington per lo sviluppo di un futuristico 'kampfpanzer' tedesco-americano denominato MBT-70 (perché avrebbe dovuto entrare in servizio nella data futura del 1970!). Era stato pensato per affrontare le masse corazzate del Patto di Varsavia presso il Varco di Fulda e nelle pianure della Germania centrale.

Tutto nell'M-1 é ottimizzato per il combattimento carro-contro-carro a grande distanza, con una insistenza monomaniacale sulla precisione del tiro in agguato da posizione nascosta (il classico stile di combattimento in imboscata praticato dalle panzertruppen naziste nel 1943-1945, che non impedì alla bandiera rossa di sventolare su Berlino quando ancora gli alleati occidentali erano impantanati nella Ruhr).

L'ossessione 'anticarro' nell'M-1 é arrivata a un punto tale da fare in modo che per il suo cannone ad anima liscia da 120mm (copia americana di un modello Rheinmetall), NON ESISTA UN PROIETTILE AD ALTO ESPLOSIVO!

Il proiettile ad alto esplosivo (HE o HESH), é la granata più comunemente usata dai mezzi corazzati impegnati contro fanteria in copertura, bunker, ridotti, postazioni di mortaio e mitragliatrice, fortificazioni più o meno improvvisate.

Tutte le statistiche della guerra corazzata dimostrano che il carro impegnato in combattimento consuma molti più colpi HE che non colpi anti-armature (di qualunque tipo essi siano); il colpo ad Alto Esplosivo Anticarro (HEAT) é una soluzione intermedia ma NON SOSTITUISCE il normale HE che, contro i tipi di bersagli suelencati, é la contromisura sovrana e imprescindibile.

Che a 34 anni dalla sua entrata in linea e a 23 dal crollo del Patto di Varsavia le teste d'uovo a stelle e strisce non abbiano ancora introdotto una granata HE per i loro carri armati (che pure esiste, ottima, in Germania per il cannone Rheinmetall del Leopard 2, uguale a quello dell'Abrams) é uno degli esempi della cosmica inefficienza del sistema di procurement militare Usa.

Tantopiù che i carristi Usa non hanno mai affrontato battaglie corazzate contro un nemico di pari forza lanciato all'assalto verso di loro, ma dal 1991 in avanti si sono trovati a che fare con gruppi di fanteria in posizioni coperte che li colpivano all'improvviso (spesso con risultati devastanti).
Il massimo che sia stato prodotto per colmare questa colossale lacuna é stato un colpo "antipersonale" che é come un mega-pallettone da caccia, ma se risulta letale per la fanteria scoperta non ha alcun potere di sloggiare nidi di mitragliatrici, lanciamissili anticarro o altre minacce quando esse siano anche solo semi-efficientemente protette e fortificate.

Lo ripetiamo: "SOLO SOLDI BUTTATI!".

Ottantotto terroristi eliminati dall'Esercito Siriano che avanza nel Ghouta Est!!

Non si arresta la rapida avanzata delle truppe di Assad verso il Ghouta Est, dopo la caduta del Ponte di Zamalka e di altre importanti arterie di comunicazione in mano alle forze regolari un vero e proprio 'effetto domino' sembra essersi scatentato, in seguito al quale gli uomini delle formazioni terroriste hanno sempre più problemi a mantenere le loro posizioni.

Quindici terroristi sono stati abbattuti a Jisreen,  mentre altri dieci sono stati letteralmente falciati dal fuoco di un quadrinato Shilka nei pressi di Douma, questi venticinque wahabiti facevano parte dell'organizzazione 'Jaysh al-Islam'.

Quattro altri militanti sono caduti vittima di un agguato alle Fattorie di Al-Selaan, sempre vicino Douma, mentre due sono stati eliminati nei dintorni di Irbeen, dove verrà combattuta la prossima grande battaglia per il Ghouta Est.

Venticinque militanti sono stati eliminati a Zamalka, mentre a Kafr Batnaa e ad Al-Zabadani rispettivamente ventuno e sette terroristi hanno trovato la loro fine.

In queste ultime ore di operazioni quindi sono ottantotto i takfiri abbattuti nella zona del Rif Dimashq.

Haider Abadi a Teheran incontra la Guida Suprema Khamenei e ne incassa la piena fiducia!

Nel corso del suo viaggio a Teheran il Premier irakeno Haider Abadi si é incontrato ieri con l'Ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema della Rivoluzione Islamica, intrattenendosi con lui in un dialogo prolungato.

Khamenei ha apprezzato gli sforzi prodotti dalla nazione irakena per fronteggiare l'esplosione terrorista dell'ISIS, che a metà giugno ha preso di sorpresa il paese: "La situazione regionale attuale é stata prodotta da politiche avventuriste e irresponsabili di attori regionali e globali, specie verso la Siria".

"Crediamo tuttavia che la nazione irakena e il suo Governo, con la massiccia partecipazione di tutti gli strati sociali, specialmente i giovani, avranno la forza di rovesciare gli schemi imperialisti senza nessun intervento straniero".

Khamenei ha rassicurato Abadi sul fatto che l'Irak potrà sempre godere di un rapporto privilegiato con Teheran e la sua dirigenza.

martedì 21 ottobre 2014

A richiesta dei nostri lettori ecco la mappa degli ultimi progressi siriani a Nord di Aleppo!!

Rispondiamo a richieste dei nostri lettori che hanno difficoltà a trovare alcune zone e località menzionate dai dispacci che traduciamo in Italiano su mappe e cartine.

Questa mappa mostra abbastanza dettagliatamente i progressi delle forze armate siriane nell'area Nord della periferia di Aleppo menzionata dal nostro ultimo reportage.

Si vedono chiaramente l'area industriale di Sheyik Najjar (ormai totalmente liberata, la celebre Prigione Centrale di Aleppo - che nonostante il nome non è per niente 'centrale', ma appunto é situata molto fuori città a Nord), la Fabbrica di Cemento e così via.

Ma soprattutto si vede come le forze regolari siriane avanzanti da Sudovest siano ormai in procinto di collegarsi con la zona di Al-Zharaa e Nubbal, saldamente mantenuta dai loro camerati dell'Esercito e dai valorosi combattenti di Hezbollah, un risultato che quando sarà raggiunto darà un colpo forse decisivo alle formazioni terroriste nell'area.

Abadi vola a Teheran per incontrare il Presidente iraniano Rohani, ma ricorda: "Mai truppe occidentali in Irak!"

Confermando quanto annunciato a inizio ottobre dal Premier nominato in seguito alle dimissioni di Nouri Al-Maliki (grande anima che ha sacrificato la sua chiara vittoria elettorale al bene della nazione mesopotamica) il Parlamento irakeno ha approvato finalmente le nomine di Ministro della Difesa e Ministro degli Interni e una nuova serie di operazioni offensive contro l'ISIS é attualmente in corso.

E' solo naturale, quindi, che di fronte a una situazione tornata promettente, il Premier irakeno si rechi dal suo più prossimo e fidato alleato regionale per concertare le prossime mosse, cosa che Haider Abadi ha fatto ieri sera volando a Teheran per incontrarsi col Presidente della Repubblica Islamica Rohani.

Prima della sua partenza, parlando nella città sacra di Najaf, (dove aveva incontrato l'Ayatollah Sistani), Abadi ha reiterato che in nessun caso permetterà mai a truppe americane, occidentali o della 'coalizione anti-ISIS' di venire a occupare parti del territorio nazionale e che tale decisione non é reversibile o negoziabile.

Importante villaggio e tre altri punti strategici riconquistati dall'Esercito Siriano a Nord di Sheyik Najjar!!

L'Esercito siriano é avanzato su più fronti nella periferia nord di Aleppo, entrando nella Zona Franca a Nord della Prigione Centrale e a Nordovest della Zona Industriale di Sheyik Najjar.

Le truppe di Assad hanno occupato il villaggio di Al-Amusalamiyah a Nordest di Aleppo dopo avere eliminato dozzine di terroristi in una battaglia senza esclusione di colpi che le ha viste infine trionfatrici.

Inoltre sono tornate in mano alle forze regolai la Fabbrica di Cemento, il villaggio di Al-Jabaliyeh e un edificio governativo "strategicamente collocato" che aprono nuove possibilità operative e restringono sempre più la libertà di movimento e di comunicazione per i mercenari stranieri ancora presenti in zona.

Più di quaranta terroristi dell'ISIS eliminati nel Nord dell'Irak, operazioni ancora in corso tra Salahuddine e Diyala!!

L'Esercito Irakeno sta conducendo una serie di operazioni tra le Province di Salahuddine (ormai praticamente liberata dalla presenza terrorista dell'ISIS) e quella di Diyala, dove già importanti posizioni e infrastrutture sono state strappate al controllo dei wahabiti.

Khaled al-Khazraji, responsabile dell'Esercito per la zona di Salahuddine, ha dichiarato che almeno quaranta terroristi del Daash sono stati eliminati durante la liberazione di una importante arteria stradale che aprirà la via verso nuovi obiettivi più a Nord.

Per adesso, ha comunicato Khazraji, le forze armate di Bagdad coi loro corpi ausiliari, si stanno impegnando nel tagliare le vie di fuga e di approvvigionamento delle formazioni terroristiche; in un secondo momento cominceranno i bombardamenti aerei e di artiglieria sui vari caposaldi che poi verranno fatti cadere uno dopo l'altro.


Immagini strazianti del funerale della piccolissima Ines Shawkat, straziata da un ebreo razzista delle colonie illegali!

Riposa in pace piccolo angelo

che tu possa trovare nel mondo che ti si é aperto davanti la pace, la gioia e gli abbracci e l'affetto di tanti piccoli come te che hanno lasciato presto i genitori e i fratellini e le sorelle, 

a Gaza, a Jenin, a Ramallah e in tutta la Palestina, 

che ci sia per voi un posto speciale, con fiori, farfalle, ruscelli e prati e colline, e tutto quello che può fare felici i bambini, 

per i cui occhi e i cui cuori le tinte di un'alba radiosa, il luccichio del sole sull'acqua, lo sfolgorare di una cetonia, il frinire di una cicala, sono motivi di meraviglia rapita e attenta, 

possa tu avere tutto questo,
al mostro che ti ha falciato, Ines, auguriamo di riavere contro tutta la mostruosità che ha impiegato per inseguire e uccidere una piccola come te

ma non una sola volta, ma moltiplicata per settanta e sette, 

a te, invasore assassino di bambine, auguriamo di avere la casa disfatta, la cancrena alle carni, che tutto ciò che apprezzi e valuti si rovini e ti venga tolto, 

che i tuoi figli soffrano e muoiano, che i tuoi parenti ti abbandonino, che tu possa vagare cieco e ramingo per il mondo 

e che tu possa non attraversare due volte in un anno lo stesso ponte, che tu non beva due volte da uno stesso pozzo, errante per sempre, scacciato da ogni dove.

lunedì 20 ottobre 2014

Il leader della Jihad Islamica Palestinese a Teheran incontra anche il Ministro degli Esteri Zarif!!

Continuano i dialoghi e gli incontri iraniani per il Segretario Generale della Jihad Islamica Palestinese, organizzazione di Resistenza che negli ultimi anni (anche a causa delle sbandate 'filo-qatariote' di certi dirigenti di Hamas) ha visto il proprio rapporto privilegiato con la Repubblica Islamica rinsaldarsi e approfondirsi sempre più.

Dopo aver incontrato l'Ayatollah Ali Khamenei (che ha annunciato l'intenzione iraniana di sostenere la Resistenza -e quindi la Jihad Islamica- anche in Cisgiordania)  e avere dialogato anche con il Segretario del Supremo Consiglio per la Sicurezza Nazionale Ali Shamkani, Ramadan Shallah ha visto recentemente il Ministro degli Esteri Zarif, segno ulteriore che l'Iran ritiene la Jihad Islamica parte integrante del suo progetto di politica estera.

Zarif, congratulandosi con i combattenti delle Saraya Al-Quds per i loro prodigi di eroismo durante la recente aggressione sionista contro Gaza, ha detto che l'organizzazione di Shallah ha il merito di aver contribuito a sfatare il 'mito di invincibilità' delle forze armate di Tel Aviv e ha riaffermato l'impegno iraniano per facilitare in ogni modo le operazioni di ricostruzione delle infrastrutture di Gaza.

Settantacinque morti intorno a Bengasi mentre il Governo esule programma un'offensiva anche verso Tripoli!!

Dall'esilio nell'Est del paese dove si é trasferito dopo la caduta di Tripoli in mano ai militanti di 'Fajr Libya' il Governo libico che gode del riconoscimento internazionale ha annunciato come prossimamente le forze armate 'regolari' e le milizie Zintan si muoveranno di concerto per riprendere il controllo della capitale.

Intanto attorno alla seconda città libica per importanza continuano a infuriare i combattimenti tra l'alleanza composta da unità dell'Esercito regolare e le forze leali al Generale Haftar contro i miliziani che controllano gran parte del centro urbano.

Nel corso del week-end sembra che si siano registrati almeno settantacinque morti, di cui 55 nelle fila dei miliziani e una ventina tra i seguaci di Haftar e del Governo.

Continuano a registrarsi attacchi aerei e bombardamenti, in parte dovuti alle sparute forze aeree controllate da Haftar presso l'Aeroporto di Benina, ma altri sicuramente dovuti al perdurante impegno dell'Aviazione Egiziana.

Samir Moqbel conclude oggi la sua visita in Iran, prossimamente a Beirut in arrivo aiuti militari made in Teheran!

Si concude oggi il triduo iraniano di Samir Moqbel, Ministro della Difesa di Beirut, arrivato nella Repubblica Islamica per definire i termini dell'aiuto iraniano all'Armee Libanaise. Dopo avere ricevuto i pieni onori militari (vedi foto) dalle forze armate di Teheran (Artesh e IRGC) in compagnia del collega ed anfitrione Hossein Dehqan, Moqbel si é calato in conferenze e tavole rotonde molto impegnative per dirimere quantità e termini degli aiuti militari in arrivo sulla direttrice Irano-Libanese.

La Repubblica Islamica dovrebbe fornire all'Armee Libanaise pezzi di ricambio per carri armati T-55, T-62 e M-60 (in linea nelle unità iraniane nelle versioni cinese -T-59-, nordkoreana -C'honma'ho- e in quella modernizzata autonomamente -Samsam-), mortai da 60 e 120mm con relative munizioni, missili anticarro TOW e lanciatori, mitragliatrici pesanti DShK, binocoli e visori notturni e altri equipaggiamenti di sorveglianza, tra cui sembra ormai certa anche l'inclusione di droni e UAV.

Finora l'Iran aveva generosamente fornito velivoli senza pilota alla milizia libanese sciita Hezbollah, che li ha usati sia in funzione esplorativa e di ricognizione, sia come mezzo di attacco.

Moqbel si é anche incontrato col Segretario del Supremo Consiglio di Sicurezza Nazionale Ali Shamkani, la cui visita in Libano era proprio stata l'occasione per l'offerta ufficiale di materiale militare a Beirut.

Shamkani ha reiterato come, al contrario dell'usuale condotta di certi attori regionali (Arabia Saudita, Turchia e Qatar -NdR-), che operano per diffondere l'instabilità e l'insicurezza nel Medio Oriente, la Repubblica Islamica col suo dono spera di contribuire decisamente alla stabilità e alla sicurezza del Libano.

Bombardamenti e blitz elicotteristici irakeni infliggono gravi perdite all'ISIS nella Provincia di Anbar!!

I jet da supporto ravvicinato forniti alle forze aeree irakene dalla Russia di Putin e dalla Repubblica Islamica Iraniana hanno ancora una volta dimostrato tutta la loro utilità nella giornata di ieri quando in una serie ravvicinata e intensa di missioni d'attacco hanno distrutto diversi raggruppamenti terroristici dell'ISIS nella provincia occidentale dell'Anbar.

Non é ancora chiaro il numero preciso di wahabiti eliminati ma stime prudenti lo danno intorno al centinaio di unità.

Ma il cielo ha portato ulteriori sconfitte e distruzioni agli uomini di Al-Bagdadi, quando in tre differenti blitz elicotteristici parà e forze speciali irakene hanno eliminato oltre sessanta militanti del Daash nelle zone di Albu Risha, Albu Diab e Tamim, sempre nella regione occidentale del paese.

Nel corso dei raid sono stati confiscati anche ingenti quantitativi di armi e munizioni.

L'Esercito Siriano conquista il Ponte di Zamalka e la Moschea di Tayyiba, avanzando verso Irbeen da una nuova direzione!!

Il totale collasso della 'Kessel' di Jobar ha spalancato una nuova direttrice di avanzata per le forze regolari siriane verso l'area di Ghouta Est, con il ritorno sotto il loro controllo dell'importante snodo stradale de Ponte (in realtà più un sovrappasso) di Zamalka, da cui é possibile procedere da una nuova direzione verso Irbeen (già sotto attacco da altri lati).

L'Esercito Arabo Siriano si é spinto fino alla Moschea di Al-Tayyiba, dove era collocato il "comando" delle formazioni terroriste attive nella zona, circondandolo e distruggendolo completamente. Nella loro fuga, in gran parte disordinata e precipitosa, alcuni terroristi dinamitardi sono riusciti purtroppo a danneggiare gravemente la torre di Fateena, ma come tutto quello che hanno rovinato e distrutto siamo certi che anche essa verrà riparata e ricostruita.

Forniremo aggiornamenti e precisazioni man mano che le forze governative continueranno a fare progressi nel Ghouta Est e ovunque ancora si annidino terroristi takfiri, intorno a Damasco o altrove.




Ancora avanzate e conquiste per gli Houthi di Ansarullah! Prendono il varco di Tawwal e la cittadina di Yarim!!

Ormai i combattenti Houthi di Ansarullah stanno consolidando le loro posizioni e, solamente identificando i punti del loro controllo e delle loro avanzate su una mappa dello Yemen ci si rende conto come i militanti sciiti sarebbero perfettamente in grado di dichiarare e difendere un vero e proprio 'Stato nello Stato' se solamente volessero.

Nelle ultime 48 ore lo strategico varco di confine di Tawwal, sulla frontiera con l'Arabia Saudita, é caduto in mano agli Houthi: il posto di confine permette l'accesso alla Provincia di Hajjah, nella quale l'intera zona di Wagha é già in mano ai combattenti sciiti.

Qualche giorno fa erano stati registrati scontri tra Houthi e Sauditi quando questi avevano cercato di forzare il confine e penetrare in territorio yemenita, evidentemente i comandanti di Ansarullah hanno deciso dopo questo precedente di giocare d'anticipo, visto che già in Bahrein Riyadh intervenne militarmente per evitare che il locale tiranno sunnita venisse deposto e anche in Yemen tra il 2009 e il 2011, truppe saudite avevano prestato aiuto al dittatore Saleh nella persecuzione degli Sciiti.

Inoltre gli Ansarullah hanno occupato la cittadina di Yarim, 170 Km a Sud di Sanaa, nella Provincia di Ibb. Anche Yarim, come Radaa (conquistata recentemente) fino a poco tempo fa aveva fama di 'roccaforte' di Al-Qaeda, ma adesso é saldamente in mano sciita.

Del resto, gli estremisti sunniti si sono dovuti ritirare persino da Al-Odain, che avevano occupato per poche ore dopo la conquista Houthi di Ibb.

Ines Shawkat, bambina di CINQUE ANNI, investita e uccisa da un ebreo razzista al volante della sua auto!!

Ines Shawkat aveva cinque anni.

Ines Shawkat viveva nella Cisgiordania Occupata.

Ines Shawkat é morta.

E' morta perchè un EBREO INVASORE ILLEGALE é salito sulla sua auto e ha inseguito e travolto lei e la sorellina, che ora giace a Ramallah in condizioni disperate.

SION, GRONDANTE DI SANGUE INNOCENTE, PAGHERAI CARO, PAGHERAI TUTTO, IL GIORNO DEL CASTIGO VERRA' E SE I TUOI FIGLI CERCHERANNO RIFUGIO DALLA FURIA DEI VENDICATORI LE ROCCE E GLI ALBERI DELLA PALESTINA PARLERANNO E DIRANNO: "PRESTO! C'E' UN SIONISTA NASCOSTO DIETRO DI ME, VENITE E UCCIDETELO!".

Non c'é altro da dire.

domenica 19 ottobre 2014

Per bloccare il fenomeno dei 'turisti della jihad' presto riaperte le ambasciate siriane di Roma, Tunisi e Kuwait City!

Italia, Tunisia e Kuwait riapriranno le ambasciate della Repubblica Araba Siriana nelle loro capitali.

Italia, Kuwait e Tunisia hanno informato il governo siriano della decisione di consentire la riapertura delle rappresentanze diplomatiche a Roma, Kuwait City e Tunisi.

La notizia é stata riferita da quotidiano Al-Quds al-Arabi.

La testata ha spiegato che lo scopo della presente decisione è quello di promuovere il coordinamento della sicurezza ai massimi livelli con Damasco per isolare il fenomeno dei giovani istigati da predicatori fanatici che si recano in Siria per unirsi ai terroristi takfiri.

Martire iraniano caduto in territorio irakeno contro l'Isis riceve ad Ahwaz gli onori per il suo sacrificio!!!

Siamo in grado, grazie a una preziosissima segnalazione di un nostro contatto, di offrire al nostro fedele e affezionato pubblico una testimonianza video eccezionale: l'accoglienza tributata ad Ahwaz alle spoglie mortali di un martire iraniano caduto in Irak durante operazioni militari contro i lacché del miserabile autonominato 'califfo' dell'ISIS. Solamente gli aridi e gli stolti possono pensare che la morte del martire rappresenti una sconfitta o una perdita: se vi é chi porti avanti le sue idee e la sua fede IL MARTIRE NON MUORE MAI!!!

L'Irak esce dall'emergenza nominando ufficialmente i Ministri dell'Interno e della Difesa!!

In un importante sviluppo della situazione politica interna che, insieme ai recenti sviluppi positivi della campagna militare contro l'ISIS dimostra come il paese sia ormai uscito dalla fase emergenziale iniziata a metà giugno 2014, il Parlamento di Bagdad ha approvato le nomine di Khaled Obaidi e Mohamed Ghabban alle cariche di Ministri dell'Interno e della Difesa.

Finora questi due critici portafogli erano mantenuti ad interim dal Premier Haider Abadi. Il miglioramento delle condizioni di sicurezza interna ha liberato lo spazio di manovra politico per discutere di candidature permanenti ai due alti scranni che sono state affidate a un esponente di Itihad al-Quwa al-Wataniyah per quello della Difesa e a uno del Blocco Badr per gli Interni.

Vogliamo rimarcare come la scelta del Premier di mantenere per sé le due cariche durante il periodo di pericolo per l'unità nazionale si sia rivelata vincente e non un segno di debolezza come qualche commentatore superficiale e avventato si era spinto ad affermare (anche nelle nostre colonne dei commenti!) e come le recenti notizie allarmistiche rimandate da canali qatarioti, sauditi e dubaini fossero mirate a far mancare la calma e la pazienza necessaria agli accordi parlamentari necessari proprio per queste nomine.

L'Armee Libanaise conduce 'blitz' attorno a Sidone arrestando undici sospetti e confiscando un arsenale esplosivo!

L'Armee Libanaise, da tempo in prima linea contro le ramificazioni terroriste nel Paese dei Cedri, ha condotto una serie di raid e perqusizioni nella zona di Sidone in seguito alla scoperta di cache di armi ed esplosivi vicino alla casa del Capo della Surete Generale, Maggior Generale Abbas Ibrahim.

Unità dell'Armee stazionate presso Monte Libano e Iqlim al-Kharroub hanno effettuato le operazioni di controllo soprattutto presso i punti di raccolta di profughi siriani a Bisri, vicino a Jezzine, e a Marj Bisri, arrestando nove persone.

Oltre a questi nove arresti, tutti di cittadini siriani, anche un egiziano e un undicesimo individuo le cui generalità non sono note sono stati arrestati. Tutti e undici sono stati immediatamente passati alle competenti autorità giudiziarie militari.

Tra i materiali ritrovati dall'esercito vi sarebbero: esplosivi di diverso potenziale, bombe a mano, sistemi di telecomunicazione, e munizionamenti per vari tipi di arma.

Dopo molto "huff e puff" e altrettanto "brouhaha" finisce nel niente la farsa inscenata a Kobani!

Dopo settimane di permanenza al top della hit parade dei panzanifici occidentali, dopo giorni e giorni di appelli accorati sulle "sofferenze dei Poveri Curdi", dopo dozzine e dozzine di appelli al 'Generoso Sultano Erdogan' perché corresse in loro aiuto invadendo la Siria coi suoi carri armati (chiedere a un neo-ottomano di aiutare i Curdi? Come chiedere a Dracula di fare una campagna di donazione del sangue!!!), improvvisamente arriva la notizia che, dopo tutto, i Curdi sono riusciti da soli a respingere l'ISIS a Kobane.

Tutto questo 'huff e puff e Brouhaha' naturalmente, come tutto ciò che campeggia sulle prime pagine dei somarifici mediatici occidentali, era mirato a giustificare un intervento NATO in Siria, con la creazione di 'aree cuscinetto' e magari anche 'no fly zone'; il fatto che, dopo settimane di propaganda, "improvvisamente" i Curdi siano riusciti a trarsi d'impaccio da soli é dovuto al fatto che sia il Cremlino che la Repubblica Islamica abbiano fatto capire molto chiaramente attraverso discreti canali diplomatici alla NATO e alla Casa Bianca che un solo passo di Ankara oltre il confine siriano avrebbe scatenato una guerra regionale.

L'Occidente imperialista (come la sua estensione sionista in Medio Oriente) capisce solamente il linguaggio della forza; l'affaire di Kobane lo dimostra chiaramente, altrettanto quanto lo aveva dimostrato il braccio di ferro obama-putin sulla Siria di estate-autunno 2013.