sabato 27 dicembre 2014

IMMAGINE ECCEZIONALE! "Palaestina Felix" presenta ai suoi lettori la PRIMA FOTO di uno "Smerch" in funzione su suolo siriano!!

Quella che abbiamo il piacere di mostrarvi é in assoluto la prima e per ora l'unica testimonianza fotografica del possesso e dell'impiego da parte delle mai abbastanza lodate e ringraziate forze dell'Esercito Arabo Siriano del complesso lanciarazzi di origine russa 9K58 "Smerch" (Vortice), conosciuto anche come Bm-30.

In possesso di dodici tubi di lancio del diametro di 30 centimetri l'uno lo Smerch può proiettare a più di ottanta Km di distanza un razzo lungo sette metri e sessanta centimetri, che porta sul bersaglio 260 chili di alto esplosivo oppure 243 chili di agente termobarico, oppure cinque spezzoni anticarro da quindici chili l'uno, o venticinque mine da cinque chili ciascuna, o 6912 frammenti antipersonale.

Introdotto al tramonto dell' era URSS e inizialmente riservato alle unità di supporto fuoco di corpi della Guardia altamente selezionati, si trovava unicamente negli arsenali russi, ex-sovietici e di pochissimi stati-cliente eccezionalmente fidati (Venezuela, Algeria, India) o eccezionalmente munifici coi pagamenti (Kuwait).
Il fatto che ora lo 'Smerch' stia martellando i nemici takfiri della Siria dimostra che Putin ha tutta l'intenzione di mantenere quanto dichiarato in passato: "Difendere Damasco come si difende Mosca!".

Nuove immagini e informazioni sul pilota giordano fatto prigioniero dall'ISIS!!

Nel corso delle due passate giornate di festa abbiamo verificato che i dati di traffico della nostra testata non hanno subito cali drastici, rimanendo in linea con quelli di un comune giorno di festa o di una giornata "un po' stanca"; tra le notizie più cliccate, insieme al post degli auguri ufficiali di PALAESTINA FELIX, si é classificata quella sul pilota giordano caduto vicino Raqqa e attualmente ostaggio dell'ISIS (povero bastardello, non lo invidiamo affatto...).
Siccome siamo sempre felici di poter soddisfare la "fame" di dettagli dei nostri lettori, specie su questioni che non vengono certo affrontate approfonditamente su altri mezzi di comunicazione, possiamo presentarvi la copia del tesserino da ufficiale di Maaz Kassasbeh e un suo scatto mentre si appresta a ricevere le congratulazioni del sovrano "mignon" di Amman (notare che gli aviatori di norma non sono altissimi, per potersi meglio adattare nello spazio ristretto del vano di pilotaggio).

Man mano che ci saranno nuovi elementi ed aggiornamenti cercheremo di riportarveli in tempo zero, continuate a seguirci!


Delegazione di Hezbollah visita il Patriarca di Antiochia: "Michel Aoun é l'unico candidato possibile per la poltrona presidenziale!"

In occasione nelle festività natalizie una delegazione di Hezbollah, guidata dal Capo del Consiglio Politico, Sayyed Ibrahim Amin, ha reso visita al Patriarca Maronita Beshara Boutrous al-Rai, offrendo gli auguri personali del Segretario Hassan Nasrallah e discutendo di vari argomenti, principalmente quelli collegati all'impasse politica che impedisce l'elezione del nuovo Presidente del Paese dei Cedri.

Hezbollah, fedele ai patti siglati, sostiene senza riserve Michel Aoun del Libero Movimento Patriottico come la figura di grande statura morale, con un impeccabile curriculum politico (e militare) adatta a succedere all'inefficace, indeciso e spesso parziale Michel Sleiman.

Alla vigilia di Natale, sotto gli auspici del Portavoce del Parlamento Nabih Berri, una delegazione di Hezbollah si é incontrata con i rappresentanti del partito sunnita filosaudita di Saad Hariri, ribadendo le posizioni del movimento.

Contemporaneamente anche i falangisti paramafiosi fascistoidi dell'assassino liberato Samir Geagea hanno provato a convincere Aoun a tradire l'alleanza coi partiti sciiti e della Resistenza, ottenendo un secco rifiuto.

Come sempre avevamo ragione: l'F-16 giordano é caduto per un guasto tecnico!

Maaz Kassasbeh, il pilota giordano preso prigioniero dai tagliagole takfiri al servizio di Washington e Tel Aviv, é precipitato col suo F-16 vicino Raqqa a causa di un guasto tecnico; ancora una volta abbiamo la riprova della bontà delle nostre fonti, visto che avevamo smentito l'ipotesi dell'abbattimento con largo anticipo rispetto ad altri outlet informativi.

Sia abitanti di Raqqa che sono in grado di comunicare con l'esterno in qualche modo, sia sgozzatori dello 'stato islamico' stessi parlano del jet di Kassasbeh che ha perso quota iniziando a emettere fumo poco dopo aver maldestramente lanciato le proprie bombe (mancandola) contro la fabbrica di mattoni vicino ad Hamra Ghannam.

Nonostante la propaganda occidentalista si sforzi di definire la RJAF come "una delle migliori aeronautiche arabe" l'aviazione di Amman esattamente come quelle di altri reami conservatori filoamericani della regione é malissimo amministrata secondo criteri di nepotismo e di 'fedeltà' politica, con i brevetti di pilota e le promozioni assegnate non ai giovani più esperti e meritevoli ma a coloro che hanno più raccomandazioni o un parente influente a corte.

I disastrosi risultati di questa politica si vedono ogniqualvolta questi 'piloti' si devono trovare ad affrontare qualcosa che assomigli anche lontanamente a una situazione operativa.

L'Armee Libanaise sventa un tentativo di infiltrazione terroristica a Wadi Hmeid!!

Continua la vigilanza dell'Armee Libanaise nei confronti di tentativi di infiltrazione da parte di gruppi armati attivi in Siria che vorrebbero trovare asilo e sostegno al di qua del confine col Paese dei Cedri, in particolare tra le colline e le valli della regione settentrionale del paese.

Nella giornata di ieri le truppe di Beirut hanno respinto un gruppo di uomini armati che tentava di entrare nel paese vicino alla base di Wadi Hmeid, nei dintorni di Arsal. Quando si sono visti scoperti i terroristi hanno aperto il fuoco ma la risposta dei meglio armati e disciplinati uomini dell'Esercito ha lasciato sul terreno tre di loro, morti.

Uno dei tre é stato identificato come Adham Shedad, conosciuto per i suoi legami col Fronte Al-Nusra. La Vigilia di Natale due terroristi sono stati arrestati ad Arsal: uno ricercato per la sua partecipazione agli scontri di agosto 2014 tra terroristi takfiri ed Armee Libanaise; il secondo accusato di aver rubato auto e di averle poi trasformate in autobombe.

venerdì 26 dicembre 2014

In corso la vastissima esercitazione delle forze armate iraniane "Mohammad Rasoulallah"!

Come previamente annunciato dal nostro articolo in merito, nella giornata di ieri hanno preso il via le manovre congiunte delle forze armate iraniane denominate "Mohammad Rasoulallah", che coinvolgono tutte le forze armate su un'estensione di territorio che va dal Golfo di Aden fino alla frontiera col Pachistan.
Le operazioni simulate riguardano soprattutto scenari anti-terrorismo ma, sulla scorta delle esperienze iraniane in Siria e in Irak in questi ultimi anni, esse vengono declinate in modo da mettere in gioco forze e modalità d'impiego che una volta sarebbero state considerate 'esclusive' della guerra convenzionale.
In particolare molto ampio é l'uso di droni e velivoli senza pilota, di cui, come sappiamo benissimo, l'Iran é abilissimo costruttore e operatore, nonché generoso fornitore a stati e organizzazioni amici ed alleati.
Le esercitazioni continueranno fino al 30 dicembre.

Riyadh paga lo scotto della sottomissione a Obama: il diktat Usa sul petrolio costa a Casa Saoud quasi 40 miliardi di $!!

Trentotto miliardi e 600 milioni di dollari Usa; questo il deficit proiettato sul bilancio 2015 delle casse reali saudite con l'attuale, disastrosamente basso, prezzo del petrolio. Ovviamente gli sclerotici regnanti di Casa Saoud devono solamente incolpare loro stessi e la loro miope e imbecille politica di sottomissione ai voleri americani visto che come già detto é su ordine dell'inquilino nero della Casa Bianca che la produzione di greggio del reame é salita a livelli tali da far precipitare il prezzo medio del barile.

A Obama il barile 'svenduto' serve (a costo di sacrificare alla manovra la ridicola 'bolla' speculativa del fracking) per tentare di indebolire Russia, Venezuela, Iran e altri paesi del campo anti-imperialista che sono forti esportatori di greggio (vedi qui per come e quanto tale espediente tattico non sia prolungabile indefinitamente e sia perciò destinato a fallire) ed é veramente ironico, di quell'ironia dantesca caratterizzata dal Contrappasso, che i primi a pagarne i costi siano proprio i servi sciocchi degli Usa.

Con quasi 40 miliardi di $ in meno sul bilancio Riyadh sarà costretta a draconiane economia, certo non sulle riserve di Scotch e Gin o sul numero di Rolls-Royce e Ferrari  dei membri della real casa, ma 'ovviamente', i tagli saranno concentrati sul welfare, sui benefit sociali, sui posti di lavoro pubblici e sui loro salari.

I primi a risentirne saranno i giovani impoveriti e irrequieti delle città saudite, specie di quelle più distanti da Riyadh; azzerbinandosi bovinamente ai 'diktat' di Obama i reali sauditi potrebbero stare direttamente contribuendo ad accendere la miccia della rivolta che li farà saltare.

E questa sarebbe davvero l'ironia massima.

Auguri di 'buon natale' alla sionista: pallottola in faccia a un bambino palestinese di appena cinque anni!

Questa foto compare sul nostro blog grazie alla segnalazione del lettore che per primo ci ha indicato (venendo a leggerci nonostante la giornata festiva)  che un piccolo cittadino palestinese, la vigilia di Natale, era stato barbaramente colpito dalle forze militari di occupazione sionista della West Bank.
Muhammad Jamal Ubeid, questo il nome del bambino, era in compagnia della sorella più grande, quattordicenne, e tutti e due stavano scendendo dal loro scuolabus, nel quartiere di Issawiya di Gerusalemme Est, quando un soldato di Tel Aviv, evidentemente annoiato, ha deciso di 'divertirsi' a sparare in faccia al fanciullo.

Le 'munizioni non letali' in dotazione agli sbirri e agli invasori sionisti sono 'non letali' solo quando sparate da determinate distanze contro gli arti dei bersagli, ma i sadici becchini di Tel Aviv hanno imparato (come i loro colleghi britannici in Ulster, i razzisti afrikaans in Sudafrica durante l'Apartheid, la DINA cilena di Pinochet) a mirare alla faccia per provocare anche con queste ferite letali.

Infatti Muhammad é stato colpito sotto l'occhio.

Al momento dello sparo non vi era alcun genere di scontro o di manifestazione, quindi l'usuale ritrita giustificazione sionazista che la vittima 'tirava sassi' non può nemmeno venire usata.


Il controspionaggio di Hezbollah avrebbe scoperto un traditore di alto livello nella Resistenza sciita!

L'Agence France Presse é un outlet informativo imperialista e asservito, quindi é inutile e dannoso prestare fede al 100 per cento alle notizie che esso propaga, nella migliore delle ipotesi esse sono pesantemente parziali e tendenziose, quando non direttamente e completamente false.

Tuttavia esistono casi in cui, pur con tutti i 'caveat' del caso, sarebbe sciocco ignorare certi 'lanci' o reportage, sapendo benissimo che si sta correndo un rischio pur di non 'bucare' quella che potrebbe comunque essere una notizia interessante.

L'AFP ha riportato nella giornata di ieri che un ufficiale di Hezbollah di nome Mohammed Shawraba sarebbe stato arrestato dalla sicurezza interna del movimento sciita e condotto immediatamente di fronte a una corte straordinaria per rispondere dell'accusa di intelligenza col nemico sionista.

A quanto sostengono i reporter francesi Shawraba, membro dell'Unità 910, che si occupa delle operazioni 'esterne' sarebbe stato reclutato dal Mossad e avrebbe svelato dettagli utili a intralciare missioni segrete della Resistenza sciita.

Speriamo che la verità emerga quanto prima, nel caso saremo i primi a congratularci con Hezbollah per il prezioso successo di contro-intelligence

giovedì 25 dicembre 2014

Gli Sciiti dello Yemen vigilano contro il progetto usa-sionista di balcanizzazione del paese!!

Il movimento sciita dello Yemen, Ansarullah, ha lanciato un monito alle autorità di Sanaa, diffidandole dal credere di poter imporre una iniqua spartizione del paese dividendolo in sei 'province' nominalmente federate, aggiungendo che il Governo ha sottoscritto una 'road map' cui deve attenersi, pena la decadenza degli accordi programmatici che hanno portato alla sua nomina.

"Ci sono tentativi di aggirare la struttura dello Stato, imponendo una divisione del paese in sei regioni che tradisce lo spirito e la lettera degli accordi di partnership". Il movimento che controlla i combattenti Houthi, ormai in controllo di più di metà del paese, ha aggiunto che la sua buona volontà sarà messa a dura prova se questi tentativi non cesseranno.

Abbiamo già segnalato in passato come tale "accordo federale" sia uscito direttamente dalle carte del sionista Feierstein, ex-ambasciatore Usa nel paese, che per favorire i disegni egemonici di Tel Aviv in Medio Oriente mira a frantumare ogni possibilità di stati arabi forti, autonomi e coesi.

La meschinità di israhell non conosce soste manco a Natale: solo 500 cristiani di Gaza ammessi a Betlemme!

Come i nostri lettori ben sanno, nel giorno di Natale non manchiamo mai di segnalare come il regime ebraico di occupazione illegale della Palestina non perda occasione di mostrarsi meschino, vile, arido e crudele anche in una giornata dedicata all'amore per il prossimo e alla tolleranza, concetti alieni e sconosciuti alla mentalità del razzismo talmudico su cui é edificata l'entità sionista (anziché sul ben più nobile sistema di pensiero della Torah).

Quest'anno Tel Aviv ha permesso soltanto a cinquecento cristiani abitanti nella Striscia di Gaza di attraversare la porzione di Palestina occupata dal 1948 per entrare in West Bank e prendere parte alle cerimonie natalizie di Betlemme.

Non solo, ma temendo che qualche Palestinese troppo focoso e in forze possa approfittare della 'trasferta' per fare un po' di lotta armata, il transito é stato limitato a ragazzi sotto i 16 anni e adulti sopra i 35.

In una Striscia litoranea che ha la più alta densità abitativa del pianeta, anche una percentuale molto piccola di cristiani (in Cisgiordania sono parecchi di più) vuol dire comunque migliaia e miglaia di cittadini che professano quella fede e che magari avrebbro voluto recarsi alla Chiesa della Natività.

Ali Shirazi: "La Repubblica Islamica é pronta a fornire alla Cisgiordania le armi per la Resistenza!"

"Forniremo il nostro potere militare alla Cisgiordania, anche se questo impegno non prevederà una effettiva presenza di nostri uomini in quel teatro". Queste le inequivoche parole con cui l'Hojatoleslam Ali Shirazi, rappresentante della Guida Suprema presso il Corpo della Guardia Rivoluzionaria Islamica (IRGC) ha ribadito un concetto già più volte espresso negli ultimi mesi.

A luglio scorso, nel pieno del confronto militare tra l'eroica Striscia di Gaza e l'illegale regime ebraico di occupazione della Palestina, fu proprio la Guida Suprema Khamenei ad auspicarsi che presto la Cisgiordania potesse insorgere in armi per dividere la pressione di Tel Aviv sul ghetto palestinese assediato.

In seguito, dopo la fine delle ostilità estive, il Capo della Forza Aerospaziale dell'IRGC, Amir Ali Hajizadeh, ripeté quell'augurio, specificando che l'Iran non si sarebbe tirato indietro dall'imperativo morale di aiutare la Resistenza nella West Bank esattamente come ha fatto da molti anni a questa parte con quella di Gaza.

F-16 giordano precipita su Raqqa; Reuccio Hussein 'regala' un ostaggio agli sgozzatori dell'ISIS!!

Un bruttissimo Natale quello che sta passando Maaz al-Kassasbeh, ventiseienne Tenente della Reale Aeronautica Giordana il cui vecchio F-16, per guasto o incompetenza, é precipitato nei dintorni di Raqqa durante un 'raid' anti-ISIS della pleonastica e svogliata coalizione filoamericana, composta all'80 per cento da aerei sauditi, qatarioti, degli Emirati Arabi e, appunto, anche giordani che non sono mai riusciti a infliggere danni sensibili ai presunti 'bersagli' dei loro bombardamenti.

Kassabeh, lanciatosi con l'eiettore 'zerozero' é caduto in mano ai tagliagole dell'ISIS, che lo hanno catturato esponendolo come trofeo e adesso hanno una bella pedina da 'giocarsi' col Re ascemita di Amman. Il padre dell'ufficiale, Yousuf Kassasbeh, ha rivelato che la famiglia é già stata contattata dall'aviazione e ha lanciato un disperato appello agli sgozzatori del 'califfato' implorandoli di 'usare clemenza' col figlio.

Pensiamo sia più produttivo appellarsi alla clemenza delle scolopendre.

Comunque al contrario di quello che sostengono i propagandisti dell'ISIS possiamo confermare che l'unico motivo della caduta dell'F-16 sta nell'imperizia del suo pilota o in un guasto improvviso, visto che i seguaci del defunto 'califfo' Al-Bagdadi non sono mai riusciti ad abbattere un aereo siriano e mancano del tutto dell'avanzato know-how necessario per usare efficacemente le armi antiaeree.

mercoledì 24 dicembre 2014

Droni iraniani alle milizie sciite in Irak: prova concreta dell'impegno di Teheran contro l'ISIS!!

Queste foto esclusive che siamo lieti di poter offrire in anteprima ai lettori italiani testimoniano eloquentemente come l'organizzazione Harakat al-Nujaba (una delle molte milizie sciite che operano in Irak contro l'ISIS), sia in grado di mettere in gioco uno dei più compatti, silenziosi ed efficienti droni ricognitori di fabbricazione iraniana; in questo caso lo 'Yasir'.
La cosa veramente interessante é che lo Yasir é direttamente derivato dai droni americani "ScanEagle"catturati e immediatamente smontati e studiati dagli ottimi tecnici e ingegneri di Teheran, tanto che poco più di un anno fa l'Iran "offrì" una delle proprie copie migliorate alla Russia.
Le forze dell'Asse della Resistenza che in Irak, in Siria e in Libano lottano contro l'arroganza globale dell'imperialismo anglo-sion-americano hanno a disposizione strumenti sempre più avanzati ed efficaci, che speriamo rendano la loro vittoria ancora più agevole e rapida.

BUON NATALE all'Esercito Siriano, all'NDF, a Hezbollah, ai volontari sciiti, all'IRGC; a tutti coloro che in Siria combattono i terroristi!!

Mentre scriviamo queste righe sappiamo che la maggior parte dei nostri lettori sarà alle prese con i preparativi per il cenone e i festeggiamenti natalizi e auguriamo sinceramente a tutti coloro che tra stanotte e domani si troveranno con parenti e amici a festeggiare il Natale di poter passare veri momenti di affetto e calore umano, rendendo vivo e attuale il vero significato di queste festa.

Altresì vogliamo estendere i nostri auguri a coloro che, molto distante da noi, stanno continuando il loro sforzo, il loro impegno, a volte anche il loro sacrificio per combattere e sconfiggere le forze del Male, dell'intolleranza, dell'avidità, della superbia su questa Terra. Primi fra tutti nei nostri pensieri sono i militari e i miliziani delle forze siriane e dei corpi loro alleati che combattono nel Rif Dimashq, a Nord di Aleppo, a Deir Ezzour, ad Hasakah e in altre località della Repubblica Araba.

Molti di loro, sappiamo, sono musulmani sunniti e sciiti, drusi, o cristiani di denominazioni che non festeggiano il Natale al 25 dicembre (come gli Ortodossi), ma sappiamo che anche tutti costoro accetteranno comunque il nostro augurio, visto che la lotta della Siria é prima e sopra di tutto una lotta per la tolleranza reciproca e la pace interetnica e interconfessionale, quella pace che la Repubblica Baathista ha SEMPRE saputo assicurare ai suoi cittadini e che oggi lotta per ristabilire.
A mò di ispirazione vogliamo segnalarvi queste foto prese a Mhardeh, in provincia di Hama; località finalmente pacificata, dove gli uomini dell'Esercito e della milizia NDF hanno voluto organizzare una festa per i bambini e ragazzi del luogo, per fare loro riassaporare, dopo periodi di paura, di pericolo, di angoscia, il gusto della condivisione, del dono e dell'allegria, che non dovrebbe mai mancare nelle vite dei più piccoli.

A TUTTI VOI AUGURI DA PALAESTINA FELIX!!!

Hezbollah e il partito di Hariri si incontrano per dibattere delle questioni urgenti della politica libanese!

Una sessione di dialogo tra rappresentanti del Movimento sciita di Resistenza Hezbollah e il partito filosaudita e filoamericano del figlio (il Renzo Bossi libanese) di Rafic Hariri, nato a Riyadh, si é tenuta ad Ain Tineh sotto gli auspici di Nabih Berri, Portavoce del Parlamento e leader di Amal.

Hezbollah era rappresentato da Haj Hussein Khalil (assistente politico di Hassan Nasrallah), dal Ministro dell'Agricoltura Hussein Haj Hasan e dal parlamentare Hasan Fadallah; Al-Mustaqbal (il partito sunnita di Hariri) era invece rappresentato da Nader Hariri (Direttore d'Ufficio del suo parente Saad), dal Ministro dell'Interno Nihad Mashnouq e dal deputato Samir al-Jesr.

Gli argomenti toccati dal dialogo tra le due parti sono stati: la minaccia del terrorismo takfiro (in cui il partito Mustaqbal é "casualmente" profondamente coinvolto), la de-escalation di possibili tensioni settarie (che sarebbe facilissima se l'Alleanza 14 Marzo la piantasse una buona volta di usare i terroristi takfiri per cercare di colpire l'Asse della Resistenza...) e il superamento dell'impasse politico che impedisce l'elezione di un nuovo Presidente e il procedere verso nuove elezioni politiche.

Si prepara una nuova offensiva intorno Tal Afar, per consolidare i guadagni dell'ultimo attacco e dare il coup de grace all'ISIS!!

Dopo la liberazione della base aerea e della cittadina di Tal Afar le forze governative irakene si stanno schierando accuratamente per riprendere le operazioni militari e sigillare una volta per tutte l'intera zona nella parte occidentale della Provincia di Ninive.

Infatti i curdi si stanno schierando sulle montagne ad Ovest, dove hanno più facilità a muoversi; i sunniti di clan e tribù locali stanno 'sigillando' il confine con la Siria, in modo che i tagliagole dell'ISIS non possano scappare da quella parte una volta messi in fuga, le milizie sciite si stanno schierando a coprire altre zone con la mole dei loro combattenti e potendo contare sul supporto aereo e di artiglieria delle forze regolari irakene.

Agli eroi della Divisione Dorata, poi, verranno affidati i punti di resistenza più ostici, che saranno presi d'assalto con manovre fulminee e avvolgenti nella classica tradizione dei 'commando', prediligendo come primi bersagli quelli più in profondità e nel retrofronte, in maniera da paralizzare la catena di comando e impedire il ripiegamento e/o l'invio di rinforzi quando verranno investite anche le prime linee.

EXTRA! EXTRA!! Quel CRETINO di Netanyahoo non sa NEMMENO come si accende una Chanukiah correttamente!

Questa foto dimostra come per i sionisti invasori della Palestina, assassini e torturatori e persecutori dei suoi legittimi abitanti, la cosiddetta 'identità ebraica' sia solo una facciata (visto che é arcinoto che il fondatore della setta sionista Theo Herzl fosse un ateo materialista, come poi tutti i suoi seguaci). In questa foto vediamo l'anatroccolo zoppo Benji Netanyahoo, il cui governicchio é recentemente naufragato, alle prese con una Khanike Lomp, o Chanukiah, la menorah speciale per la celebrazione dell'Hanukkah.

Persino una 'bestia da soma' goy come lo scrivente sa benissimo che le candele della Chanukiah vanno accese con lo "Shamash" (l'adiuvatore), cioé la nona candela rialzata (o ribassata, l'importante é che non sia MAI allo stesso livello delle altre otto) posta al centro del candelabro.

Invece, tronfio e sorridente come tutti gli imbecilli Netanyahoo piglia UNA CANDELA A CASO e accende la prima candela delle otto, lasciando lo Shamash inutile e dimenticato al centro dell'accrocchio.

Una simile trascuratezza corrisponde a entrare in chiesa col cappello in testa, o in moschea con le scarpe ai piedi; chiunque pratichi anche distrattamente la fede giudaica sa BENISSIMO che razza di offesa imbarazzante sia accendere in maniera errata le candele dell'Hanukkah.

Ma, come detto, per i sionisti l'ebraicità é solo una scusa con cui arraffare denari dalle tasche di sciocchi goyim americani ed europei...

martedì 23 dicembre 2014

Una forza aerea congiunta per Mosca e gli alleati del CSTO!!

Riportiamo un interessante notizia che mettiamo istintivamente in relazione con il precedente annuncio della "fusione" tra Aviazione russa e Difesa Aerospaziale in un'unica forza armata, di cui abbiamo dato tempestiva sengalazione: con una cerimonia ufficiale tenutasi a Mosca i paesi membri del CSTO (Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva) hanno deliberato di coordinare le loro forze aeree in una struttura multinazionale integrata.

Il CSTO riunisce Russia, Armenia, Bielorussia , Kazakhstan, Kirghizistan e Tagikistan, che hanno deliberato, a partire dal 2015, di tenere una serie di complessi e articolati esercizi operativi che permetteranno ai piloti di Mosca, Minsk, Astana, Erevan, Bishkek e Dushambe di imparare ad agire fianco a fianco come membri di una stessa forza.

Tra l'altro immaginiamo che questo sforzo coordinativo si tradurrà in numerosi ordini di apparecchi avanzati (Generazione 4.5 o più) per le industrie aeronautiche russe; visto che molti dei paesi del CSTO hanno flotte aeree risalenti perlopiù agli anni '90.

E' stata la "Divisione Dorata" a liberare Tal Afar dai tagliagole dell'ISIS!!

Abbiamo il piacere di confermare ai nostri lettori che l'importante vittoria di Tal Afar, che ha visto le forze irakene posizionarsi a Ovest di Mosul, stringendo ormai da tre lati l'ultima grande città irakena rimasta in mano agli sgozzatori dell'ISIS é stata raggiunta soprattutto grazie al contributo della 'Divisione Dorata', la componente di Forze Speciali dell'Esercito di Bagdad, che già in passato ha inflitto colpi durissimi ai barbouze del 'califfato'.

Unità delle truppe regolari, uomini dei clan e delle tribù sunnite e volontari delle milizie sciite (e anche qualche combattente curdo) hanno 'fatto numero', inchiodando alle loro posizioni la maggior parte dei militanti takfiri, ma gli specialisti della Divisione Dorata hanno colpito i punti nevralgici del loro schieramento, in particolare con un attacco eliportato alla base aerea di Tal Afar e con un 'blitz' all'Ospedale della Scuola di Medicina.

Sembra inoltre che lo stesso Comandante della Divisione, Maggior Generale Fadhil Barwari non soltanto abbia personalmente supervisionato ed eseguito il piano d'attacco, ma nella migliore tradizione del 'Comando da Prima Linea', abbia preso parte direttamente all'azione.

L'arzillo ottuagenario Beji Caid Essebsi é il nuovo Presidente tunisino!

Con poco più della metà dei voti espressi da circa il 60 per cento degli aventi diritto Beji Caid Essebsi, figura del passato più e meno recente della politica tunisina, ha sconfitto il Presidente uscente Marzouki nelle prime elezioni dirette del Capo dello Stato (Marzouki infatti era stato nominato alla sua carica dal Parlamento).

La popolazione tunisina ha punito Marzouki che, pur provenendo da una formazione 'laica', aveva deciso con alcune dichiarazioni di somma asineria politico-diplomatica, di cercare di superare "a destra" (se ci passate la metafora) il partito religioso Ennahda, dichiarandosi a favore della 'rivoluzione siriana' e attaccando l'Iran ed Hezbollah per il loro ruolo a sostegno del legittimo Governo di Damasco.

C'é invece da notare che la Repubblica Islamica e i movimenti di Resistenza avevano salutato con favore i rivolgimenti politici in Tunisia.

Essebsi ha ben ottantotto anni e la possibilità che possa morire nel corso del suo mandato é una reale prospettiva politica, che tiene non pochi osservatori di cose politiche tunisine in leggera apprensione.

Il Generale Tohamy 'sacrificato' da Al-Sisi per riconciliarsi con il Qatar!

Dalla stampa egiziana e Mediorientale emergere la teoria che il recentissimo 'giubilamento' del Capo dei Servizi Segreti del Cairo, Generale Mohammed Farid Tohamy sarebbe una mossa di opportunità del Presidente Al-Sisi impegnato (con la mediazione saudita) a ricucire rapporti cordiali con il Qatar.

Grande sponsor del Presidente islamista Mohammed Mursi la corte di Doha aveva subito come un affronto e un atto di guerra indiretta il movimento correttivo guidato da Al-Sisi che aveva portato alla deposizione del rappresentante dell'Ikhwan dalla poltrona di capo dello Stato.

Pur rimanendo profondamente in debito con quello che é stato il suo 'maestro' Al-Sisi lo avrebbe 'sacrificato' per la superiore Ragion di Stato, in maniera da disinnescare un'ostilità potenzialmente pericolosa con quello che rimane comunque un reame molto potente e influente nel panorama arabo e mediorientale.

Haftar in viaggio in Giordania per trovare sponsor e appoggi per la lotta contro gli islamisti!!

Il quotidiano londinese in lingua araba Rai al-Youm ha riportato che la scorsa settimana il Signore della Guerra libico Generale Khalifa Haftar si sarebbe recato in visita in Giordania dove avrebbe incontrato i vertici dell'Esercito e dell'Intelligence di Re Abdullah cercando aiuto e sostegno nella sua campagna anti-milizie, che sta conducendo a fianco delle forze fedeli al Governo internazionalmente riconosciuto.

Pare che durante il suo soggiorno transgiordano Haftar abbia anche incontrato dignitari degli Emirati Arabi Uniti (già sponsor e sostenitori delle sue operazioni militari insieme all'Egitto) e forse anche l'ambasciatore Usa.

Negli ultimi giorni un cargo attraccato a Tobruk avrebbe scaricato sedici veicoli corazzati immediatamente presi in consegna dalla milizia di Haftar, che si preparerebbe a utilizzarli nella difesa della zona petrolifera di Al-Hilal, i cui terminal di Sidra, Ras Lanuf e Mersa el-Brega stanno lavorando al minimo di output a causa della minaccia delle forze di Fajr Libya che li stringono d'assedio.

lunedì 22 dicembre 2014

L'Esercito di Assad abbatte un drone sionista sopra Quneitra! Ancora un centro delle forze siriane!

Un velivolo senza pilota da ricognizione "Skylark" é stato abbattuto dalle forze armate siriane sopra la cittadina di Quneitra, vicino alle Alture del Golan sottoposte a occupazione dal regime sionista.

L'apparecchio di Tel Aviv é stato colpito da unità dell'Esercito Arabo Siriano che evidentemente stanno conducendo pattugliamenti e rastrellamenti alla ricerca di terroristi, gli stessi terroristi che il regime ebraico sostiene e aiuta nella speranza di danneggiare il legittimo Governo siriano.

Già dopo il tentativo di provocazione con bombardamenti sul Rif Dimashq e sulla zona di Al-Dimas le forze siriane avevano colpito e distrutto un drone sionista.

Ebrei razzisti al volante inseguono ragazzi palestinesi: adolescente ferito a Ramallah, ragazzina salva per miracolo ad Al-Khadir!!

Mousa Barhoum, ragazzo diciannovenne della Cisgiordania, é caduto vittima delle ruote di un giudeo razzista degli insediamenti che lo ha scientemente inseguito e travolto col suo potente fuoristrada, nei dintorni di Ramallah, nella Cisgiordania sottoposta alla cancerosa proliferazione degli insediamenti ebraici illegali.

E' l'ennesimo episodio di questo genere in una sequela di crudeltà ed orrore che sembra uscita da un brutto film distopico degli anni '70 con i privilegiati invasori razzisti della Palestina che in totale impunità imperversano alla guida dei loro veicoli mortali inseguendo e uccidendo e mutilando a volontà.

Poco più fortunata é stata invece ad Al-Khadir la piccola Sedra Muhanad, che deve ancora compiere dieci anni e che grazie ai suoi riflessi si é tolta all'ultimo istante dalla traiettoria di un altro potenziale assassino ebreo che la stava puntando con la sua automobile.

L'Egitto "silura" il capo dei Servizi e condanna una spia israeliana presso il Canale di Suez!!

Importante sviluppo nella situazione interna egiziana quello avvenuto nella giornata di ieri quando, con uno scarno comunicato che chiamava in causa non meglio specificate "ragioni di salute" lo 'Zar' dei Servizi Segreti egiziani, Generale Mohammed Farid Tohamy, é stato messo a riposo venendo sostituito dal suo Vice, Khaled Fawzy.

Tohamy era salito sulla poltrona più alta della sicurezza interna del Cairo subito dopo il movimento correttivo con cui l'allora Generale Al-Sisi (ora Presidente) aveva deposto il fantoccio dell'Ikhwan e dell'Emiro del Qatar, Mohammed Mursi, che rischiava di trasformare l'Egitto in un nido di terroristi takfiri da inviare in Libia e in Siria secondo i desideri dei suoi padroni di Doha.

Tohamy aveva fama di essere il "mentore" del Generale Al-Sisi; la sua giubilazione potrebbe essere legata al bisogno, per l'attuale Presidente, di distanziarsi dal suo passato militare, o derivare dalla convinzione che una fase delicata della politica interna egiziana sia venuta a concludersi.
Intanto a Port Said un manager dell'Agenzia di gestione del Canale di Suez, tale Mohamed Ali Abdel Baki, é stato condannato a dieci anni di detenzione per spionaggio a favore del regime sionista di occupazione della Palestina. Con la complicità di due sionisti di nome Benjamin Shaul e David Meir, Baki passava a Tel Aviv notizie sul transito di navi militari egiziane attraverso il Canale di Suez, più ogni dettaglio riservato di cui veniva a conoscenza tramite il suo lavoro.

La scoperta dell'attività spionistica di Baki é un nuovo grande successo del controspionaggio egiziano, che si conferma molto attivo ed efficiente, anche in questi tempi turbolenti per il paese nordafricano.

Base militare a Ovest di Mosul riconquistata dalle forze irakene! Si stringe il cappio attorno all'ultimo bastione dell'ISIS!!

Ormai le forze del Governo di Bagdad stanno sloggiando i takfiri del 'Califfato' da posizioni e località che essi avevano occupato ininterrottamente fin dalla loro fortunata offensiva di inizio estate, nella seconda metà di giugno 2014, stringendosi sempre più dappresso al capoluogo settentrionale di Mosul, ormai ultima città rimasta in loro possesso.

Ormai Mosul é praticamente circondata visto che, oltre che da Est (lato curdo) e da Sud (da dove preme l'Esercito irakeno sostenuto dalle milizie sciite) ormai le forze governative sono riuscite a serrarsi anche da Ovest, dove é stata strappata ai tagliagole dell'ISIS l'importante base militare di Tal Afar.

Questa operazione é un po' il simbolo della ritrovata concordia nazionale irakena (in barba ai piani di Balcanizzazione e disgregazione etnico-settaria covati da Washington che all'uopo ha scatenato i suoi burattini-ISIS) visto che per ottenere la vittoria hanno cooperato truppe regolari, volontari sciiti, sunniti dei clan e delle tribù locali e anche qualche curdo.

Speriamo che i preparativi per una vasta offensiva concentrica verso Mosul siano completati presto, magari per poter festeggiare l'incombente 2015 con un'altra grande vittoria!

Larijani a Damasco accusa Obama e Sauditi per il terrorismo in Siria, assicura Assad che il sostegno di Teheran "E' eterno"!

"Saremo sempre al vostro fianco"; con queste chiare e inequivocabili parole il portavoce del Parlamento iraniano Ali Larijani ha riaffermato l'impegno di Teheran a sostenere e supportare il Governo e la nazione siriana nei difficili momenti che sta passando da tre anni a questa parte, aiutandola a raggiungere quanto prima una soluzione definitiva.

Larijani, partito da Teheran insieme al Segretario della Commissione Parlamentare per la Sicurezza Nazionale (Alaeddin Boroujerdi) e al Viceministro degli Esteri con delega per gli Affari Mediorientali (Amir Abdollahian) ha dapprima incontrato la sua controparte siriana Jihad al-Laham e poi si é intrattenuto a discutere col Presidente Assad.

Larijani nelle dichiarazioni rilasciate ha esplicitamente accusato gli Usa e i loro alleati regionali (Arabia Saudita in primis, ma anche Turchia e Qatar) di continuare direttamente o indirettamente a soffiare sul fuoco del terrorismo estremista per portare avanti le loro agende basate sulla destabilizzazione e l'indebolimento dei paesi dediti alla Resistenza anti-imperialista.

Appena la settimana scorsa il Primo Ministro siriano era stato in visita a Teheran in compagnia di alcuni Ministri 'tecnici' proprio allo scopo di suscitare interesse e impegno della Repubblica Islamica per i progetti di ricostruzione delle infrastrutture e dell'economia siriana, ambedue duramente provate dai lunghi mesi di guerra.

Il mini-tour diplomatico di Larijani proseguirà in Libano.

Nuovi scontri ad Arhab tra Ansarullah e terroristi takfiri; nuova vittoria per i combattenti sciiti dello Yemen!!

A meno di una settimana dalla cacciata dei terroristi takfiri da Arhab, a Nord della capitale yemenita Sanaa un tentativo degli stessi di tornare a infiltrarsi nella zona e preparare un'ipotetica 'revanche' é stato sventato dall'efficace vigilanza dei militanti sciiti Houthi.

In particolare nel vicino villaggio di Darb Obaid la residenza di un leader tribale sunnita da tempo sospettato di avere rapporti coi terroristi legati al partito filo-qatariota Islah (la cui sede di Arhab é stata distrutta nei combattimenti della settimana scorsa) é stata presa d'assalto dai militanti Ansarullah che vi hanno trovato armi, esplosivi, munizioni e materiale takfiro e wahabita.

Yehia Taqi Markoub, il personaggio in questione, é tuttavia riuscito a fuggire presso i suoi alleati terroristi, forse avvertito in anticipo dell'avvicinarsi dei combattenti sciiti. Comunque ogni ulteriore minaccia ad Arhab e dintorni (e perciò anche agli accessi settentrionali alla capitale Sanaa) é stata esorcizzata e sventata: gli Houthi si rivelano ancora una volta la forza suprema nell'Ex-Arabia Felix.

Il 'pogrom' di Casa Saoud non spaventa i coraggiosi sciiti di Qatif che scendono in piazza a protestare!!

La crudele e feroce offensiva militare condotta dagli sgherri del regime saudita contro la cittadina sciita di Awamiyah non ha spaventato gli abitanti del vicino centro di Qatif che, pur sapendo benissimo di poter essere i prossimi sulla lista delle vendette del corrotto e crudele Re Saoud, sono tuttavia scesi in strada a migliaia per protestare contro le violenze di Riyadh e per chiedere la scarcerazione del coraggioso Sceicco Nimr al-Nimr.

Come i nostri lettori ben ricorderanno Nimr al-Nimr venne aggredito, ferito con un colpo di arma da fuoco e quindi rapito dagli scherani dei Saoud  per essere poi sottoposto a un processo-farsa in seguito al quale a suo carico é stata emessa una assurda condanna a morte.

Lo Sceicco Al-Nimr ha fatto appello contro l'enorme e inaudita condanna, senza tuttavia chiedere 'grazie' o 'amnistie' di sorta, visto che farlo vorrebbe dire ammettere di aver commesso qualche crimine; durante la sua prigionia l'amatissima anziana moglie é venita a mancare per il dolore e lo struggimento.

domenica 21 dicembre 2014

Clamoroso! L'ISIS in Siria ammazza cento "dei suoi" che si erano stufati della 'jihad' e volevano tornare a casa!

A Raqqa, ultimo centro abitato maggiore della Siria ancora sotto il controllo dell'ISIS dopo che Deir Ezzour é stata per oltre metà liberata dalle truppe di Assad, il 'califfato' ha molti problemi a mantenere la disciplina, visto che negli ultimi giorni é stato costretto a giustiziare oltre cento militanti riottosi.

Gli uccisi, per la maggior parte provenienti dall'Europa, erano stati reclutati nelle moschee e nelle sale di preghiera sorte nella Banlieu parigina, a Londra, a Birmingham, a Milano, come frutto avvelenato dell'immigrazionismo buonista più miope e sregolato ma, una volta arrivati in Siria avevano visto che la realtà della 'jihad' era affatto come gliel'avevano figurata i mullah pagati da Riyadh e da Doha e volevano tornare a casa.

Il fenomeno é talmente vasto che l'ISIS ha dovuto creare una "forza speciale" per inseguire e catturare i disertori. Le esecuzioni sono state pubbliche, per dare un esempio e scoraggiare altri possibili scontenti.

Speriamo che simili episodi si ripetano e che il flusso di cretini aspiranti miliziani dall'Europa, se non si prosciughi, quantomeno si restringa fortemente,

Iran e Indonesia pronti a collaborare nella produzione di due diversi tipi di radar militari per l'aviazione di Giacarta!!

"Iran e Indonesia coopereranno nello sviluppo e nella produzione di due sistemi radar in una joint-venture che fornirà alle TNI (le forze armate di Giacarta) un sistema radar a ricerca attiva e uno invece passivo". Con questa dichiarazione Mashury Wahab, capo del settore telecomunicazioni dell'Istituto Indonesiano per la Scienza (LIPI) ha annunciato al quotidiano 'Jakarta Post' la prossima collaborazione con le Iran Electronic Industries (IEI) per due progetti militari.

La dichiarazione é avvenuta nel corso dello svolgimento a Batam, Isole Riau, della Terza Conferenza Internazionale ICRAMET (International Conference on Radar, Antenna, M-wave, Electronics and Telecom).

Questo accordo conferma l'alto livello di sviluppo raggiunto dall'elettronica per la Difesa della Repubblica Islamica, che in 30 anni di Jihad per l'Autosufficienza Militare é riuscita a diventare un credibile competitore per i player più affermati del settore, in particolare rivelandosi scelta ideale per quei paesi che temono di mettersi sotto il giogo dell'imperialismo occidentale accettando la sua tecnologia militare.

La collaborazione tra Teheran e Giacarta é sempre più fitta e intensa.

Pogrom militare saudita contro gli sciiti di Awamiyah! Quattro morti, decine feriti e sequestrati!!

Il criminale e corrottissimo regime di Casa Saoud, non contento di foraggiare e sostenere i peggiori elementi terroristi takfiri del Medio Oriente e di prostituire persino i propri interessi prestandosi su ordine degli Usa a tenere bassi i prezzi internazionali del petrolio per cercare (invano) di danneggiare Russia e Venezuela agendo irrazionalmente come un cane idrofobo, ha scatenato le orde dei suoi lanzichenecchi (tra cui molti mercenari pachistani addestrati alle scuole di intolleranza e bigottismo wahabita) contro la città sciita di Awamiyah, centro dell'opposizione a Riyadh sulla costa Occidentale del Golfo Persico.
 Già molte volte in passato la provincia sciita del regno dei Saoud era stata teatro di assassinii, intimidazioni, violenze da parte degli sgherri del regime, ma mai con una tale ampiezza, intensità e violenza. 
Le immagini (come sempre esclusive) che siamo riusciti a ricevere, possono rendere, pur nella loro intensa drammaticità, solo una parte dello shock, del dolore, inflitto in queste ore di martirio alla coraggiosa popolazione sciita della città. Si hanno notizie di bombardamenti con artiglieria, elicotteri e mezzi corazzati; evidentemente i Saoud, traditori e onta dell'Umma musulmana, hanno appreso bene la lezione dei 'pogrom' contro civili disarmati dai loro amici ed alleati sionisti!

Finora si contano quattro morti, dodici feriti e almeno venti cittadini sequestrati e portati chissà dove dagli scherani di Al-Saoud.

Forze irakene respingono un attacco dell'ISIS alla cittadina sunnita di Al-Bagdadi!

Una fonte irakena subito confermata e ripresa dall'agenzia stampa cinese Xinhua ha riportato che nella gionrata di ieri forze armate irakene e miliziani tribali sunniti hanno difeso con successo la cittadina di Al-Bagdadi (200 Km a Nordovest della capitale) nella Provincia di Anbar da un intenso attacco dei terroristi dell'ISIS.

Il fatto che i sunniti, un tempo se non proprio alleati certamente non ostili ai gruppi estremisti takfiri, siano ormai da mesi saldamente schierati a fianco delle truppe e delle forze di sicurezza di Bagdad rappresenta un importante sviluppo della situazione interna irakena, come dimostra anche il programmato viaggio in Iran di leader tribali proprio dell'Anbar che chiederanno di ricevere armi e strumenti adeguati alla difesa delle loro comunità.

La cittadina di Al-Bagdadi é sottoposta a intermittenti attacchi dell'ISIS ormai da settimane, ma é sempre riuscita a respingerli, infliggendo agli aggressori gravi perdite. Nei combattimenti, purtroppo, ha perso la vita un ufficiale delle forze speciali irakene.

Il Fronte Democratico di Liberazione della Palestina critica aspramente l'Anp per la formulazione dello 'statehood bid' all'ONU!!

Il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina, in una conferenza stampa tenuta dal suo stesso leader, il Segretario Generale Qais Abdul-Kareem, ha dichiarato tutte le sue riserve e le sue aspre critiche riguardo alla strategia seguita dall'Anp per ottenere un improbabile 'riconoscimento internazionale' dello Stato di Palestina in sede ONU (nonostante il già scontato veto Usa).

La maggior parte delle critiche riguardano lo status di Al-Quds, che, anche nel caso che la mozione di riconoscimento venisse approvata, stante la formulazione nebulosa ed oscura dei paragrafi rilevanti, verrebbe praticamente abbandonata agli occupanti sionisti, o quantomeno non vedrebbe interrotto il circolo vizioso di insediamento illegale di coloni razzisti ebrei e non potrebbe svolgere il suo ruolo storico di capitale dello Stato di Palestina.

Visto che nella formulazione attuale della richiesta di riconoscimento l'Anp non specifica chiaramente che lo Stato palestinese debba sorgere nei confini del 4 giugno 1967 questi timori sono ampiamente giustificati; inoltre la mancanza di una posizione chiara sul proliferare canceroso degli insediamenti ebraici illegali lascia aperta la possibilità di un grave 'vulnus' alla contiguità territoriale dello Stato palestinese e potrebbe risultare nella sopravvivenza di questi 'funghi velenosi' in seno al territorio cisgiordano.