lunedì 21 marzo 2016

Attacco dell'ISIS contro Babinnis e Kafr Saghir finisce in un totale disastro; takfiri tornano in rotta nella Piana di Al-Bab!

Un'intera giornata di combattimento risultata in una perdita netta di almeno sessanta militanti rimasti uccisi sul campo e importanti porzioni di armi, munizioni ed equipaggiamenti consumati senza alcun costrutto, ecco come é terminata la tentata offensiva del 'califfato' scatenata ieri mattina contro le posizioni di Babinnis e Kafr Saghir, nel Nord-Est della periferia di Aleppo, con cui i terroristi del Daash cercavano di aprirsi una via verso la zona industriale di Sheikh Najjar.

Inizialmente sembrava che l'attacco dell'ISIS procedesse bene, ma era solo illusione; i comandanti delle forze siriane e alleate che presidiavano le zone assaltate avevano 'colto' l'attimo esatto per 'accompagnare' l'impulso nemico e dare l'illusione di un suo esito positivo, quando in realtà stavano incanalandone lo sforzo verse precise "zone-mattatoio".

I miliziani dell'NDF, i combattenti irakeni delle Brigate Badr e della milizia Al-Nujaba hanno trattenuto fino all'ultimo il loro fuoco prima di iniziare a prendere d'infilata i loro bersagli accumulando cadaveri sul terreno con impressionante rapidità.

Di fronte a quell'inatteso tasso di perdite i comandanti takfiri hanno perso la lucidità e la freddezza, ordinando una massiccia e caotica ritirata che ha rapidamente riportato le loro orde nel profondo del Pianoro di Al-Bab, abbandonando ogni metro di terreno temporaneamente conquistato.

6 commenti:

  1. Secondo voi come verrà gestita in futuro la questione del territorio siriano controllato dai curdi? E' possibile che si arrivi allo scontro? Oppure si accetterà una qualche forma federativa (o altro?)?

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    1. Per forza di cose, la Siria con l'Iraq e i curdi dovranno unirsi in una federazione per eliminare Turchia ed Arabia saudita.

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  2. Chi maggiormente è interessato alla federalizzazione è Israele, che ha ottimi rapporti con il kurdistan irakeno e il suo caporione barzani...la strategia del divide et imper per frammentare e indebolire i paesi arabi è un classico della politica israeliana

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    1. Divide et impera

      Spero di aver citato bene il moto latino.

      Israele ha interesse che gli arabi siano divisi, sunniti contro sciiti, ecc.

      L'ideale per Israele e Turchia è l'implosione della Siria ... consente a loro di ammettere una parte ... ci hanno già tentato appena è iniziato l'intervento russo ... ma gli Usa hanno ribadito che i confini non si toccano.

      Uno stato federale che riesca a tenere in equilibrio le tre anime sia siriane che irachene è la cosa peggiore per Israele. E si sa che un chiaro nemico esterno cementifica il fronte interno (vedi isis che ha unito governo e sdf)

      On

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  3. I kurdi siriani hanno una impostazione politica ben precisa, quando parlano di Federazione. Il loro obiettivo è quello, su insegnamento di Bookchin e di Ocalan, di fare una Federazione tra Comunità, dunque una Regione autonoma interna allo Stato Siriano. Non riservata ai soli curdi ma aperta anche alle comunità yazzire, assire, cristiane ed arabe.

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