lunedì 12 dicembre 2016

Rinforzi siriani affluiscono nell'Est della Provincia di Homs; le opzioni in campo.

Stante il fatto che una controffensiva immediata avrebbe anche potuto espellere l'ISIS dall'area urbana di Palmyra è probabile che i comandi siriani e russi, insieme ai loro alleati consiglieri iraniani, abbiano scelto altre opzioni.

Innanzi tutto, l'ISIS a Tadmur/Palmyra "adesso" é molto diverso da quello che ne prese il controllo a maggio 2015, trincerandosi pesantemente e disseminando il circondario di campi minati: la supremazia aerea siriana e russa è totale e i terroristi possono venire colpiti (e lo stanno venendo anche in questo momento) appena si azzardano a uscire dalle aree costruite.



Inoltre il corridoio logistico che permette loro di ricevere vettovagliamenti ed armi é estremamente sottile e lungo, un sinuoso budello, ed é costantemente esposto a sua volta all'offesa aerea. Il soggiorno a Palmyra sarà dunque estremamente penoso e scomodo per i ciabattari.

Probabilmente assisteremo a un progressivo "build-up" di rinforzi (che sono già in marcia e in molti casi già arrivati nelle aree di concentramento assegnate) e poi a una battaglia a vasto raggio condotta soprattutto contro le posizioni "circostanti" all'area della storica cittadina, in maniera da danneggiarla il meno possibile e da forzare il nemico ad abbandonarla senza combattere...facendola cadere per così dire "di risulta".

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