domenica 22 gennaio 2017

A Deir Ezzour la situazione va ribaltandosi: forze siriane al contrattacco respingono indietro l'ISIS!

Con enorme piacere comunichiamo ai nostri fedeli e affezionati lettori che nonostante gli ultimi tentativi dell'ISIS di tornare ad attaccare l'aeroporto militare di Deir Ezzour, l'andamento della battaglia sulle rive dell'Eufrate sembra ormai rovesciato.

Le forze siriane (Esercito e Guardia Repubblicana, milizia NDF e Brigate Baath, più i volontari locali del clan sunnita Shaytat) hanno strappato al 'califfato' diverse posizioni intorno al cimitero, grazie anche al copioso e intenso intervento delle aviazioni siriana e russa.


 Vi é ancora molto da fare, ma la strada per un ritorno alla situazione di normalità relativa che esisteva prima di queste improvvise offensive takfire, sembra ormai tracciata; oltre alla totalità del cimitero sarà anche necessario riconquistare l'abitato di Jaraya e le alture di Al-Amal e di Harabish.

6 commenti:

  1. Certi clan tribali che vivono sull'eufrate, particolarmente inclini alla vendetta e allo scuoiamento degli zozzoni barbuti, potrebbero impegnarsi un po' di più ;-)

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  2. SIG. SULEIMAN ho provato a proporle un'articolo che ho letto stamane sull'edizione de il Giornale on line, purtroppo supera il limite dei caratteri consentito se riesce a leggerlo vorrei porle qualche domanda Quanto c'è di vero nell'articolo C'è spranza che gli eroici difensori di Deir Ezzour resistano? Riusciranno a ricevere aiuti grazie al controllo dell'aereoporto? Come dice l'aricolista basterà l'aviazione a respingere i cibattari drogati? Scusi il disturbo spero abbia la compiacenza di rispondermi, un'ultima domanda da come è immpostato l'articolo quest'azione sembra l'ultimo, disperato, tentativo dei sostenitori del premio IGNOBEL Obama e di KIllary Clinton per dimostrare di contare ancora qualcosa sul tavolo della geopolitica, è solo la mia impressione?

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    1. sembra che ormai Deir Ezzour sia salva

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    2. Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco. Ancora brucia la perdita di Palmira sempre in mano del Daesh

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  3. I trogloditi obanananiani si tanno giocando le ultime disperate cartucce, ma le polveri sembrano bagnate, vi è quasi l'idea di una vendetta postuma del frocio fratello mussulmano obanana piuttosto che qualche, ancorchè vaga, idea militare, in quest'ottica le ultime offensive su Palmyra e Deir Ezzor appaiono indirizzate contro il Popolo e lo Stato Syriano al pari della distruzione gratuita delle infrastrutture, a Deir Ezzor pare che gli unici ponti rimasti intatti sull'Eufrate siano quelli che consentono il collegamento tra le due sponde solo alla zona occupata dall'isis, e non è possibile davvero parlare di casualità quanto piuttosto di complicità ed oltre tra la coalizione internazionale obaniana ed i barbari di daesh.

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  4. A mio parere non lo chiamerei ancora ISIS ma coalizione di tagliagole Saudita-Occindentale.Mi pare evidente da dove provengono armi e denaro.

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