domenica 19 marzo 2017

Avanzata siriana e di Hezbollah a Nord di Palmyra estende controllo-fuoco sulle creste di Al-Hurm!

Mentre un grosso contingente di forze mobili muove verso Est in direzione di Arak e T-3, altre truppe siriane, rafforzate da operativi specializzati di Hezbollah, continuano l'avanzata a Nord di Palmyra, procedendo oltre nell'allargare il "buffer" difensivo attorno alla storica cittadina.

Anche nelle prime ore di oggi una cresta montuosa a settentrione del Jabal al-Mazar é stata raggiunta e occupata da Siriani e alleati.

Questo porta il raggio di cannoni e mortai governativi a comprendere nella sua area di tiro l'intera vicina catena dei Monti di Al-Hurm.



Queste notizie sono state diffuse dall'ala media di Hezbollah e in seguito confermate da altre agenzie locali e internazionali siriane ed arabe.

L'estensione del perimetro di sicurezza a Nord di Palmyra rende ancora più improbabile un ritorno controffensivo dell'ISIS.

6 commenti:

  1. stanno scappando da tutte le loro tane...il vento è cambiato!poco petrolio da vendere,pochi aiuti dai turchi in quanto i vecchi percorsi sono ormai tutti sotto tiro dei siriani e degli aerei russi,molta gente finita nelle fosse dei morti!
    Non so se il flusso di stranieri si è inaridito,ma penso sia più difficile ora che ISIS non è più "invincibile" ed il loro capo è in fuga!
    Gente che diserta perchè malpagata e ormai senza la prospettiva di ottenere le 72 vergini in paradiso!

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    1. potrebbero consolarsi con la meretrice babilonia dell'Apocalisse cap. 17 ecc. Informazioni da
      mullah Ferrarini....

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  2. Mi sembra la miglior risposta all'attacco aereo israeliano di ieri.

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  3. Siamo alla follia. Il ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman ha minacciato di distruggere le unità di difesa aerea siriane se apriranno di nuovo il fuoco contro gli aerei dello Stato ebraico.

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  4. Che EBREO DI MERDA sto ministro, spero che per loro torni un nuovo incubo deportazione. Hanno fatto più male che bene nei secoli, dio ne è testimone.

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  5. Tra poco ne vedremo delle belle.

    Ultime notizie. Israele inquieto per l’appoggio della Russia ad Hezbollah in Siria
    L’appoggio della Russia alle azioni del Movimento della Resistenza del Libano (Hezbollah) in Siria si è trasformato in un dilemma strategico per Israele.
    Il portale israeliano Debka File ha pubblicato Sabato una informativa in cui ha analizzato il conflitto tra il regime di Israele ed Hezbollah in Siria ed il ruolo della Russia nelle tensioni tra entrambe le parti.
    L’informativa fa riferimento ai movimenti di un convoglio militare appartenente ad Hezbollah che si muove dalla città sud occidentale di Al-Zabadani fino al monte Hermon, nella regione che, assieme alle alture del Golan –occupate da Israele dal 1967 – furono annesse dal regime israeliano nel 1981, senza avere il riconoscimento internazionale.

    Il primo ministro di Israele, Benyamin Netanyahu, aveva espresso ripetutamente la sua speranza che il presidente russo, Vlady Putin, provvedesse ad arrestare il convoglio di Hezbollah, ostacolando lo schieramento delle forze del movimento libanese vicino a dette zone annesse da Israele.
    Nonostante questo, si legge nel rapporto che, non solo la Russia non ha fatto niente per restringere i movimenti di Hezbollah, ma ha anche cercato di persuadere i ribelli siriani perchè si arrendessero alle forze del movimento libanese nei pressi del monte di Hermon e sulle alture del Golan.

    Forze blindate di Hezbollah
    Davanti all’avanzata di Hezbollah in tali zone ed al rifiuto della Russia di soddisfare gli interessi di Israele, il regime di Tel Aviv ha attaccato il Venerdì una posizione dell’Esercito siriano nelle vicinanze di Palmira (zona centrale) con l’obiettivo/pretesto di impedire la fornitura di armi al movimento libanese, secondo quanto ha ammesso lo stesso Netanyahu nelle sue dichiarazioni.
    Occorre dire che, a causa dell’attaco dell’aviazione israeliana, la Cancelleria russa ha convocato l’ambasciatore israeliano a Mosca, Gary Coren.
    L’informativa della Debka File si inquadra nelle dichiarazioni del portavoce della Presidenza russa, Dmitri Peskov, il quale giorni prima aveva assicurato che Mosca non permetterà al regime di Israele di attaccare Hezbollah dal territorio siriano

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